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News dalle Città della BAT

lunedì 17 novembre 2014

ANDRIA : IN ITALIA LE PERIFERIE IN RIVOLTA CONTRO IL DEGRADO. DA NOI LA RIVOLTA C’E’ GIA’ STATA MA NULLA E’ CAMBIATO.

 IL NOVE DICEMBRE 2013 LANCIO’ TANTI MESSAGGI PRECURSORI DI QUELLO CHE STA ACCADENDO OGGI MA NESSUNO CI HA VOLUTO ASCOLTARE.

Per la prima volta nella storia i cittadini senza bandiere, senza partiti, liberi e senza padroni vengono ascoltati, vengono invitati in importanti trasmissioni televisive e persino il Santo Padre ha detto nell’Angelus di domenica che gli amministratori locali ed i cittadini, i comitati di quartiere e le associazioni devono incontrarsi, anche nelle parrocchie.
Cosa sta cambiando in Italia? Dopo il Partito del non voto che è il maggioritario, i politici forse si stanno accorgendo che non sono più loro i padroni dei destini del Popolo?
Noi andriesi tutto quello che sta accadendo oggi lo abbiamo già vissuto in due film. Il primo andato in onda il 21 luglio 2011 sotto Palazzo di Città e l’altro il 9 dicembre 2013, in tuta la città di Andria. In entrambi i film hanno sfilato decine di migliaia di cittadini stanchi di essere trattati da sudditi e lo hanno fatto per protestare contro gli amenti della tassazione locale e poi per il gravissimo disagio sociale che attanaglia la città. In entrambi quei film c’erano tanti protagonisti e molte comparse. Tra i protagonisti gli amministratori della città che furono palesemente ed apertamente spettatori passivi, sfiduciati ed umiliati dal popolo ma hanno fatto finto di niente e continuano a far finta che non sia a loro, un  po’ come la barzelletta del grande Totò e Pasquale.
Oggi l’Italia è in rivolta contro il degrado urbano generato da un immane spreco di denaro pubblico che ha arricchito tutto quel sistema che ruota attorno alla politica e foraggiato iniziative strumentali ed utili solo a chi ne ha tratto vantaggi personali, populistici ed elettoralistici.
Ma questa protesta collettiva nazionale non interessa forse anche gli andriesi? Noi crediamo di si e il terzo film in produzione sarà presto sui mega schermi delle piazze cittadine e questo avverrà poco prima delle nuove elezioni per rinnovare la casta dei privilegiati, degli sciupasoldi e sanguisughe.
L’attuale Ministro dei Lavori Pubblici ha detto che quello che sta accadendo in seguito al maltempo sia causato dai troppi condoni che ci sono stati in Italia ma quel Ministro della Repubblica Italiana dov’era quando noi abbiamo chiesto che si applicasse alla lettera la legge 47/85, la legge 724/94 che prevedevano l’assoluto divieto di edificazione abusiva e l’immediato abbattimento dei manufatti fuorilegge a spese dei costruttori? Invece di applicare quelle norme è accaduto che lo Stato si è preoccupato di fare cassa senza pensare ai danni ambientali e alle conseguenze che sono quelle che oggi vediamo e che stanno distruggendo mezzo territorio con tutte le vittime annesse.
Andria è una città che finora è stata salvata dalla sorte quindi apprezziamo la sollecitazione del Prefetto della Bat affinché i comuni si dotino dei Piani di Emergenza ma lo stesso Prefetto farebbe bene ad invitare i Sindaci a far pulire più frequentemente le strade ed evitare gli accumuli di cartoni e cartacce sopra i tombini di scolo delle acque piovane con enorme rischio di allagamenti. Anche questo è degrado urbano e qualsiasi calamità, alla fine, si riversa sempre sui cittadini perché quando la frittata è fatta comincia lo scaricabarile delle responsabilità quindi nessun colpevole ma noi che facciamo vera prevenzione sappiamo che i responsabili invece ci sono sempre e sono responsabili anche coloro che non vogliono ascoltarci o tentano di snobbarci.
Chi aspira ad essere amato deve avere la mano leggera. Il potere che suscita odio non si può conservare mai a lungo, deve essere vietato ciò che è lecito a tutti e chi è più in alto di tutti deve dare di più a chi esige di più: il Popolo.
Gli amministratori non possono avere poteri in più quando il Popolo ha un grande potere. Chi governa non deve dire sagge parole ma essere saggio. A volte si ha più paura quando da questi bisogna liberarsi piuttosto dalle minacce reali.
Un’ultima considerazione: non bisogna allontanarsi dalle prime file della Repubblica perchè se l’uomo si realizza nello Stato allora deve combattere per il Diritto Umano.

Andria, 17 novembre 2014

                                                                                                                      Il Presidente
                                                                                                   Libera Associazione Civica Andriese
                                                                                                                 Santovito Vincenzo

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