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News dalle Città della BAT

lunedì 1 dicembre 2014

ANDRIA : In città la politica se ne frega del messaggio di Papa Francesco che invita ad essere attenti alle periferie.

Anche Papa Francesco si è speso a favore nostro quindi il suo messaggio è chiaro e l’invito è rivolto non solo alla Chiesa ma anche alla Politica affinché guardi con attenzione alle periferie, anche in funzione di quanto accaduto e sta accadendo a Roma, Milano, Palermo, Napoli, Bari e anche ad Andria ed in altre zone del Paese. Periferie che continuano a vivere isolate ed assolutamente trascurate e ad Andria i casi sono lampanti ed eclatanti. Io sono uomo di periferia ma fortunatamente vivo anche la città ed il centro cittadino quindi avverto ancor di più il dolore e il tradimento, anche come contribuente ed elettore, quando vedo uno scempio e spreco in opere superflue, futili ed effimere come quelle che si stanno realizzando in via Regina Margherita per quanto riguarda la pavimentazione con una schiera di operai che lavorano a tempo pieno come se stessero elevando il ponte di New York. Eppure quella strada aveva già avuto  il privilegio di un asfalto nuovissimo. Perché sprecare tanti soldi pubblici per quelle opere effimere che sono anche molto delicate e durano poco visto che già sono ricettacolo di rifiuti e mozziconi di sigarette? E in corso Cavour cosa sta accadendo a causa del posizionamento di quei manufatti molto pericolosi che sono le piste ciclabili? Ma qualcuno si rende conto che siamo in corso Cavour e non sulla strada in contrada Zagara? Si rende conto che nei periodi di maggiore afflusso di autovetture o durante le festività quei cordoli sono degli attentati alla vita delle persone, come aculei nascosti?
In entrambi i casi, sia in via Regina Margherita che in Corso Cavour il diavolo continua a fare le pentole ma si scorda dei coperchi tanto è vero che per via Regina Margherita continua il malcontento e la moria di tanti negozi, nonostante quella parvenza di novità che è solo apparenza mentre in Corso Cavour quei cordoli in cemento hanno già fatto, in soli pochi giorni, le prime vittime i cui danni non si sa chi ora dovrà pagarli, forse di nuovo noi contribuenti. E quando e se malauguratamente dovessero cadere i ciclisti percorrendo proprio quegli spazi pericolosi, magari rovinando contro qualche autoveicolo in corsa che sopraggiunge, cosa succederebbe; chi pagherebbe? Immaginatevelo solamente quindi le soluzioni erano e devono essere diverse da quei cordoni che fanno tanta scenografia ma anche tanti danni.
Noi a quelle pentole piene di acqua ghiacciata e di olio extravergine esausto i coperchi vogliamo metterli per evitare che l’apparenza prevalga sulla concretezza affinché il ghiaccio si sciolga e diventi acqua potabile mentre per quanto riguarda l’olio resterà sempre esausto visto come stanno andando le cose e come il settore e l’oliva sia diventata business per qualche scribacchino e qualche ristoratore da strapazzo senza alcun risultato per il prodotto che continua ad essere sfruttato altrove.
La mia periferia è un’altra cosa e lì il mondo cambia e cambiano anche i personaggi che mentre sulle belle vie cittadine vi strusciano continuamente per farsi notare nella loro eleganza e soprattutto per mostrare il segno del potere fatto di tanti accodati portanonsoché in attesa di sistemazione, da noi non si fanno mai vedere, neanche più nelle parrocchie che amano tanto nel periodo dei voti, cioè fra poco o già oggi.
Asfalto nuovo? Marciapiedi? Piste ciclabili? Arredo urbano? Pulizia ed igiene pubblica? Salvaguardia dei beni pubblici? Sicurezza? Controllo della viabilità? Direzione del traffico? Segnaletica stradale? Dissuasori? Servizi e uffici pubblici periferici decentrati? MA DOVE SONO? CHI LI HA MAI VISTI?
Si continua a parlare di prevenzione del cancro e di altre malattie ma gli amministratori sanno cosa è la prevenzione e come la si fa? Il traffico inquina? Ammazza? Inquina solo nelle periferie e non nelle zone pedonali? Ammazza solo i poveracci che vivono lontani dalla movida? Noi siamo quelle vittime innocenti di questo sistema arcano e spudorato che non guarda i problemi veri ma si rinchiude nella sua cerchia di privilegi e di lobbismo.
A febbraio scorso ho protocollato l’ennesima istanza per ottenere dei servizi minimi in una periferia abbandonata di Andria e sto attendendo che quel famoso personaggio politico che sa a cosa mi riferisco venga a dirmi quando si risolverà il problema che riguarda anche il resto delle periferie cittadine e mi riferisco alle condizioni disagiate del manto stradale, marciapiedi, illuminazione pubblica ed altro cioè tutti quei servizi per i quali ci hanno pure chiesto di pagare la Tasi.
La Tasi? E a cosa serve? Perché prima quei soldi da dove li prendevano? Li stanno prendendo due volte? Con quali risultati? E’ colpa del Governo? Ma al Governo non stanno lì a mangiare insieme? E questi politici locali non appartengono, tutti, a quei partiti di casta che mangiano, insieme, al Governo? Perché non ne prendono le distanze veramente con azioni concrete e non con lavate di faccia?
Quando scenderanno di nuovo in piazza? Verranno a chiederci di nuovo i nostri voti? E chi li voterà!?
La Sardegna, l’Emilia, la Calabria e tutto il mondo che non vota, cioè la maggioranza degli italiani stanno con noi quindi i secchi di certi personaggi resteranno vuoti o sono diventate ceste che fanno acqua da tutte le parti pur contenendo quei viscidi serpenti sempre pronti a mordere gli innocenti.
Tutto questo dimostra che chi ha la pancia piena continua ad essere alimentato con l’imbuto fino a strafocarsi mentre altra gente raccoglie le briciole, come accadeva nel medio Evo quando la povera gente si alimentava dei residui alimentari che i nobili gettavano sotto i tavoli, anche per i cani.
Ad Andria quella è la strada intrapresa. Ma i voti valgono diversamente da chi si abbonda e chi non ha neanche le briciole?
Fate voi.

 Il Presidente L.A.C.

 Santovito Vincenzo

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