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News dalle Città della BAT

giovedì 4 dicembre 2014

ANDRIA : L'ARGOMENTO "CANCRO" AL CENTRO DELL'ATTENZIONE DI POLITICI, ASSOCIAZIONI E SCIENZIATI.

ASSOCIAZIONI E SCIENZIATI. PREOCCUPANTI I COMPORTAMENTI A RISCHIO DEI GIOVANI: ALCOL, SESSO E DROGHE ALLARMANO LA COMUNITA’ LOCALE.

Ormai le sale pubbliche, in assenza di un teatro che Andria meriterebbe molto più di altre piccole città che, avendoli, ne fanno largo e pubblico uso, sono sempre stracolme quando si tratta di un tema che ad Andria, dopo lunghissimi anni di silenzi oggi, grazie all’opera meritoria di alcune associazioni civiche, come la nostra, torna di strettissima attualità quindi seppur scomodo l’argomento non può più essere sottaciuto quindi deve essere affrontato con palese evidenza e questo per fortuna sta accadendo, nonostante l’attenzione rimane sempre troppo concentrata sulle morti mentre sul piano della prevenzione e dell’informazione si fa ancora troppo poco. Non ci è mai piaciuto il detto “meglio tardi che mai” quindi abbiamo da sempre preferito il motto ”quello che può essere fatto subito va fatto subito, perché se fatto in ritardo rischia di veder svaniti i suoi effetti” quindi non siamo schierati con quelli che saltano sugli sgabelli e che si esaltano per il (quasi) nulla ma restiamo, invece, con piedi saldi per terra e guardiamo alla realtà. Le nostre pagine di storia le abbiamo scritte e sono tutte li per essere lette da chiunque lo voglia quindi se parliamo, come in questi giorni si sta parlando, di antenne e di inquinamento da onde elettromagnetiche (che non sono solo quelle delle antenne della telefonia mobile e basterebbe monitorare i campi che attraversano il sottosuolo, quindi sotto i nostri piedi, per valutarne l’entità ma di questo nessuno ne parla perché in città tutti guardano in alto e puntano lo sguardo alle stelle) non possiamo tacere il fatto che noi, insieme ad altre benemerite associazioni andriesi, abbiamo posto la questione da tantissimi anni, da almeno da due decenni con un assordante silenzio da parte della politica, di tutta la politica che avrebbe potuto far qualcosa a tal proposito, anche in termini propositivi e di proposta, ma non ha fatto nulla per la prevenzione, neanche in applicazione del sacrosanto principio di precauzione e cautela che non è una nostra invenzione ma un principio sancito dalla legge. Proprio relativamente a tali principi è evidente che ad Andria gli interventi omessi e che vanno recuperati sono numerosi e tutti degni di attenzione, specie in un momento storico come questo che vede la cittadinanza fortemente preoccupata per le condizioni ambientali vissute dal territorio e soprattutto per l’aumento dei casi di tumori, di cancro e di vittime di tutte le età, soprattutto di malattie che colpiscono i giovani ed i giovanissimi e non ci riferiamo solo ai casi di cancro ma anche ad altre patologie gravi che sono la diretta conseguenza dell’inquinamento ambientale, dell’alimentazione sbagliata o contaminata e dei comportamenti a rischio. Aumenti di patologie e di casi estremi che vengono denunciati quotidianamente e pubblicamente anche da medici e scienziati andriesi che quindi opportunamente tengono alto, altissimo il livello di attenzione, esattamente come lo stiamo facendo noi. I cittadini stanno apprezzando molto questo interessamento che non ha nulla  a che fare con quello della politica che sull’argomento ha accumulato ritardi storici e basti notare il numero degli accessi alle pagine web sull’argomento trattato ad Andria nel corso degli anni per accorgersi che a fronte delle centinaia di migliaia di visualizzazioni e di condivisioni degli articoli di stampa a firma delle associazioni, tra cui la nostra, quelle rispetto agli intereventi dei politici e degli amministratori sempre a tal riguardo non superano il 7-14 % massimo e ciò significa che le risposte attese da parte della cittadinanza sono tante e tutte degne di attenzione ma è la richiesta non di una risposta politica generica legata alla temporaneità di un mandato politico ma risposte sistematiche e strutturali. Il cancro si combatte con la scienza per la cura ma con i comportamenti e con la precauzione, per la prevenzione. Ad Andria, come in molte altre realtà italiane con profili culturali molto bassi, si continua a registrare un aumento esponenziale di fenomeni fortemente compromettenti come l’abuso di fumo e di alcol, l’abitudine sbagliata alla  sedentarietà, abitudini alimentari sbilanciate ed altri fattori di serio rischio scarsamente se non per nulla contrastate quindi inquinamento ambientale derivante dall’uso improprio dei veicoli a motore; soste prolungate con i motori accesi preso le decine e decine di chiusure giornaliere dei passaggi a livello, senza alcuna forma di contrasto;  mancato intervento sull’organizzazione logistica dei flussi veicolari in città ed assenza di un piano traffico adeguato e  soprattutto che rimuova i nodi  ed i punti di criticità che coprono quasi il 68% del territorio; mancato adeguamento delle strutture pubbliche comunali alle minime norme di salvaguardia reale della salute dei consumatori; mancati interventi reali sulla rimozione dell’emergenza ambientale derivante da abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi sul territorio urbano, extraurbano e nel sottosuolo; mancata azione di sensibilizzazione sul campo con contatti diretti con il mondo giovanile e con soggetti attuatori di comportamenti scorretti. Di fronte a tutte queste carenze ed omissioni la preoccupazione di cittadini ed utenti aumenta in modo esponenziale quindi opportunamente, ci si chiede anche:
- di fronte al fatto che oggi, ad Andria, ci si ammala molto di più rispetto a soli quindici/venti anni fa, per varie forme di tumore, con un abbassamento drammatico dell'età di insorgenza, come si intende, proprio ad Andria, dare attuazione al fortissimo allarme più volte lanciato dalla comunità scientifica?
Nel XIV Congresso Nazionale dell'Associazione italiana di oncologia medica (AIOM), svoltosi a Roma, è stato dimostrato in modo inconfutabile che giovani sono soggetti sempre più a rischio di ammalarsi di tumore proprio perché  ignorano la prevenzione, a cominciare dai loro cattivi stili di vita, con la conseguenza che nei soli ultimi dieci anni, nei casi in generale, il melanoma è aumentato del 30%, con 7.000 nuovi casi e 1.500 decessi l'anno; un paziente su 4 ha meno di 30 anni, mentre 10 anni fa i malati under 30 erano uno su 20 e questo anche a causa di fenomeni fortemente presenti anche nella nostra città come, ad esempio, la estrema liberalizzazione dei costumi sessuali che ha provocato un aumento, soprattutto nei giovani italiani, dell'insorgenza dei tumori alla cavità orale, che in Italia contano 11-13 mila casi nuovi l'anno. A tal proposito gli interventi che spesso hanno fatto riferimento a forme di prostituzione minorile presenti anche in città non devono continuare ad essere sottovalutati e il dato relativo ai consumi e alla capacità di spesa da parte proprio di questi soggetti che, statisticamente, apparterrebbero alle fasce deboli e ai disoccupati, dovrebbe far riflettere. Un altro dato preoccupante, che rapportato alla nostra comunità locale significa l’assunzione di provvedimenti immediati, è correlato ad una ricerca della Washington Univrsity School of Medicine di St. Louis (USA) secondo la quale è dimostrata una strettissima correlazione tra il consumo eccessivo di alcol e l'aumento dell'insorgenza di tumori alla mammella nelle giovani donne con storia familiare legata a tale patologia. Se è vero quindi, che anche ad Andria un/a ragazzo/a su 4 fuma 20 sigarette al giorno, un diciottenne su 7 si ubriaca nei weekend, il 28% dei giovani è sedentario, il 39% obeso allora è evidente la carenza di interventi preventivi ma anche informativi al punto che proprio i teenagers ignorano che il 40% dei tumori si previene fin da giovani, adottando semplicemente stili di vita più sani.
Oltre alle “misurazioni” e allo studio dei morti, come intervenire in modo seriamente efficace?
Il quadro certamente desolante e drammatico impone scelte precise e tra quelle già sopra enunciate è necessaria un’azione massiccia nelle scuole ma soprattutto per le strade nei luoghi frequentati abitualmente dai giovani, quindi a cominciare nel nostro centro storico incubatore e moltiplicatore di queste problematiche e nelle periferie urbane della città. Sono fondamentali le testimonianze di chi la malattia l’ha provata e magari l’ha anche combattuta e vinta. In altre realtà sono state attuate campagne di sensibilizzazione e di prevenzione altamente efficaci con risultati eccellenti mettendo insieme gli oncologi e facendoli diventare professori per un giorno, insegnando agli adolescenti come seguire stili di vita corretti e questo è avvenuto nelle scuole e nei luoghi di aggregazione; veri e propri tour di prevenzione oncologica in quanto, hanno detto gli stessi oncologici, nelle scuole si parla troppo poco di questi argomenti e che, come nel caso di Andria, pare che soltanto il 13% degli studenti sia informato sui rischi e sui comportamenti corretti da adottare ed è testimoniato che anche coloro che ne sono informati hanno voglia e piacere di saperne di più. Ascoltare i loro bisogni e studiare i loro tanti messaggi di richieste di aiuto, potrebbe servire anche a noi adulti e genitori.

                                                                                                                     Associazione “Io Ci Sono!”

                                                                                                                                    ANDRIA

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