Il
segretario regionale Cgil, Morga: “Ancora nessuna risposta per i lavoratori,
noi non ci fermiamo”. Antonucci: “Ha prevalso la voglia di esserci sulla paura
del padrone”. Posa: “Così non va, bisogna creare lavoro”.
Non
una mobilitazione come tutte le altre o un “semplice” sciopero generale ma la
dimostrazione di un fallimento, quello del governo guidato da Matteo Renzi e
della sua politica sul lavoro, sul futuro e sull’occupazione. Nonostante le
difficoltà del momento e le numerose iniziative che si sono susseguite negli
ultimi mesi e che hanno visto coinvolti i lavoratori di tutte le categorie,
alta l’adesione allo sciopero nella Provincia di Barletta – Andria – Trani:
partecipazione massiccia nelle aziende monitorate del settore dell’agricoltura
e della trasformazione, chiuse le aziende Spagnoletti Zeuli, Ceci e Rossi.
Adesione pari all’80% alla Barsa con lavoratori in presidio davanti all’azienda
durante la notte, il 50 percento alla Buzzi Unicem e nel servizio del pulimento
delle scuole, hanno incrociato le braccia il 35 percento dei lavoratori
dell’Enel Distribuzione. Adesione oltre il 30 percento al Liceo scientifico
“Cafiero” di Barletta ed all'Atisale di Margherita di Savoia. Sono solo alcuni
dati dello sciopero nella Bat.
Notevoli
anche i numeri di partecipazione alla manifestazione organizzata a Canosa di
Puglia, oltre un migliaio tra lavoratori, pensionati, precari, giovani, cassintegrati
e disoccupati in corteo, molti dei quali incontrati nei giorni scorsi nelle
assemblee sui luoghi di lavoro e nelle CdL comunali. “Abbiamo incrociato –
spiega Luigi Antonucci, segretario generale Cgil Bat – tanti sguardi in queste
due settimane, quelli dei dipendenti pubblici e privati e degli studenti;
abbiamo ascoltato le storie dei giovani precari e dei pensionati, raccolto le
preoccupazioni ma anche le speranze di disoccupati ed inoccupati. Siamo
contenti del fatto che, insieme alle categorie ed a tutti i compagni della
confederazione, siamo riusciti a far capire quanto fosse importante aderire a
questo sciopero ed essere presenti qui stamattina. Siamo felici che sulla paura
nei confronti del padrone abbia prevalso la voglia di partecipare, anche a
scapito della decurtazione in busta paga. Speriamo che i nostro messaggio,
da questa piccola Provincia, da questo lembo di Puglia, arrivi forte e chiaro a
questo governo sempre più nostro nemico: così davvero non va”.
“Non
va innanzitutto l’atteggiamento di questo governo – commenta Vincenzo Posa,
segretario generale Uil Bat – perché prima di creare il benessere nel Paese e
di esprimersi su scelte che producano ricchezza ed occasioni di lavoro e darsi
da fare sugli investimenti in infrastrutture, in innovazione tecnologica e
ricerca pensa al Jobs Act. Riteniamo che ci siano problematiche ben più gravi
di cui occuparsi. C’è bisogno di risanare, per esempio, il debito di questo
Paese e lo si può fare solo creando lavoro, questo ci aspettavamo da Renzi. Senza
parlare poi della questione Mezzogiorno, ormai siamo fuori dall’agenda del
governo. A confermare quest’idea ci sono i dati della disoccupazione della
crescente povertà al sud”.
“Qui
oggi a Canosa di Puglia, così come in più di 50 piazze in Italia, – conclude
Antonella Morga, segretaria Cgil Puglia – c’è la parte sana del Paese, la parte
che vuole lottare che ha conquistato diritti e non vuole vederli messi in
discussione da chi pensa che, come al solito, deve essere la povera gente a
pagare. Noi diciamo basta, si invertano le politiche e si vada nella direzione
di creare lavoro. Ma lavoro buono e non quello precario, schiavizzato e povero
con il quale le persone non si riescono più nemmeno ad arrivare alla terza
settimana del mese. C’è un tasso di povertà spaventoso anche in una regione
come la Puglia dove sono state approvate leggi straordinarie a favore del
welfare e del lavoro nonostante i continui tagli da parte del governo centrale.
Noi con lo sciopero di oggi non ci fermiamo, dobbiamo continuare, lo dobbiamo
fare per le lavoratrici ed i lavoratori, per i disoccupati e per i poveri, noi
non ci fermiamo: questo è il grido di questa giornata”.
Michela Alicino
Ufficio Stampa Cgil Bat
Nessun commento:
Posta un commento