Cerca nel blog

News dalle Città della BAT

sabato 6 dicembre 2014

MARGHERITA DI SAVOIA : "Respingiamo provocazioni su inutile braccio di ferro"

“All’indomani del risultato delle primarie del centro-sinistra per la scelta del candidato alla presidenza della regione Puglia, si ritengono necessarie alcune precisazioni non certo per discutere del risultato, dato oggettivo ed inconfutabile, ma al fine di evitare un’erronea interpretazione che i soliti critici da marciapiede vorrebbero far passare”. La segreteria cittadina del Partito Democratico interviene con una nota in merito alle recenti elezioni primarie per la scelta del candidato di centrosinistra alla Presidenza della Regione Puglia che, ricordiamo, nella città salinara hanno avuto il seguente risultato: Stefano 778 voti, Emiliano 202, Minervini 10.
La segreteria cittadina del PD ha deciso con assoluta serenità di considerare le primarie del 30 novembre per ciò che realmente sono state: primarie del centro-sinistra per la scelta del candidato presidente alla regione, null’altro!
Se qualcuno ha arbitrariamente ritenuto di attribuire al risultato di questa competizione, l’ennesima per noi del PD, un significato diverso da quello originario, sarebbe stato leale palesarlo.
Ci viene, però, spontaneo domandarci, perché si sia deciso di considerare proprio i risultati di queste primarie e non, per esempio, il dato politico delle europee 2014, in cui si è dovuto “scrivere” la preferenza, o perché non considerare anche altre primarie. Diventa legittimo, ce lo consentano gli altri competitors, chiedersi chi ha deciso cosa queste primarie dovessero rappresentare, quando e dove.
Noi ci siamo approcciati anche a queste primarie, come abbiamo sempre fatto con le altre, senza mai perdere di vista ciò che ci veniva chiesto: scegliere un candidato, non un partito, una leadership, o un’eventuale coalizione, ma semplicemente un candidato. Il risultato ottenuto a Margherita di Savoia, del resto, così come già accaduto nel 2005 e nel 2010, ha mostrato preferire un candidato alla presidenza della Puglia di sinistra piuttosto che uno moderato anche con i voti del PD che non sono esclusiva proprietà né della segreteria cittadina, né di quella regionale.
La segreteria cittadina del PD non travisando, scientemente, la ratio istitutiva di questa primarie, ha deciso di non accettare alcuna provocazione finalizzata alla dimostrazione di un inutile, riduttivo, infantile braccio di ferro, che richiedendo la presenza di due soli soggetti avversari, va da sé non essere il “gioco” più adatto ad una coalizione pluralista, plurisoggettiva, pluripersonale.
Anche in corso di votazione, dalle ore 8 alle ore 22.00, abbiamo continuato a restare del nostro principio: non accettare alcuna provocazione preferendo vivere seriamente un momento di democrazia partecipata che le primarie dovrebbero rappresentare. Questa la motivazione per cui non abbiamo fatto ricorso ad alcun voto “drogato”. Non abbiamo “violentato” amici e parenti, notoriamente di centro-destra, per raggiungere un risultato indotto e nient’affatto convinto che nasceva e moriva a Margherita di Savoia il 30 novembre 2014! Non siamo ricorsi a particolari settori economico-lavorativi, abbiamo preferito rispettare la salute e gli impegni domenicali di amici e parenti.
Non abbiamo “investito” su questo voto, né lo abbiamo rimborsato consapevoli che la ricchezza venisse dall’eccezionalità del nostro candidato Michele Emiliano che sinceramente, volontariamente, consapevolmente gli elettori avrebbero preferito.
È per questa valutazione e per la convinzione che Michele Emiliano sarebbe stato percepito come il miglioreche, probabilmente, tutti noi sostenitori di Emiliano (e non ci riferiamo al PD margheritano soltanto, che comunque partecipava con 3 candidati essendo un partito della coalizione, ma, anche e soprattutto, a quei movimenti e comitati ad esclusivo schieramento univoco!) ci siamo sentiti sollevati, agevolati.
Infine, proprio perché trasparenti e leali fino in fondo, non nascondiamo a noi stessi che i risultati straordinari in termini di partecipazione e coinvolgimento delle masse li otteniamo se, e solo se, abbiamo qualcosa da dimostrare a qualcuno, ma se i risultati positivi non hanno paternità o maternità e come tali non sono attribuibili a soggetti ben identificati ci si sente tutti, ma proprio tutti, deresponsabilizzati”.

Nessun commento:

Posta un commento