QUESTO AUMENTERA’ LA POSSIBILITA’ DI RICAMBIO DEI
VEICOLI IN SOSTA QUINDI PIU’ INQUINAMENTO E PIU’ CAOS. INTANTO NEL NOSTRO
QUARTIERE LE INSTALLAZIONI DEI PARCOMETRI NON RISPETTANO I DIVERSAMENTE ABILI.
INSTALLAZIONI “AMBIGUE” SUI PALI DELLA PUBBLICA
ILLUMINAZIONE.
L’installazione dei parcometri ad Andria, con
tantissimi anni di ritardo accumulato ingiustificatamente se non a causa
dell’incapacità di soggetti nati per fare altro, invece di rappresentare
quell’attesa rivoluzione tecnologica che deve avere la finalità principale di
ridurre i costi per la collettività e contribuire alla salvaguardia ambientale,
si sta rivelando una grande penalizzazione per i cittadini ma anche per i
commercianti, per i pedoni e per la città nel suo insieme. Come 4^ Consulta
Comunale dobbiamo constatare che questo è l’ennesimo e forse uno degli ultimi
provvedimenti che ci ha visti completamente estraniati, estromessi ed ignorati
con l’ennesima, ripetuta violazione della legge comunale cioè il suo Statuto.
Aumentare il costo della sosta è un fortissimo incentivo al ricambio dei
veicoli quindi un aumento esponenziale di quelli in circolazione con
aspettativa di parcheggiare e un aumento dell’inquinamento ambientale da smog e
scarichi dannosissimi per la salute dei cittadini che ben ne conoscono le
conseguenze a causa dell’inquinamento dell’intero territorio e i dati dei
malati e dei morti parlano chiarissimo. Se è vero come è vero, quindi, che si
sta agevolando la rotazione frequente della sosta privilegiando le sosta breve
delle autovetture allora l’aumento dell’incentivazione all’uso dell’automobile
è lampante e quindi dannosissimo ed inconcepibile. Nel nostro Quartiere Europa
di Andria le installazioni dei parcometri, installati in ogni buco disponibile
finanche su marciapiedi stretti, con impedimenti per il passaggio dei pedoni,
non rispettano neanche i diversamente abili che vedono in quelle orribili
colonnine scure un’altra minaccia alla già mortificata libertà di movimento in
una zona che dovrebbe essere moderna e all’avanguardia ma portata allo stremo
in pochi anni con una trascuratezza indicibile e basta camminare e guardarsi
attorno per averne dimostrazione assoluta.
Oltre a tutti i problemi del quartiere, quindi, ora se
ne aggiunge anche questo.
Intanto apprendiamo dal Laboratorio Urbano del Verde
che il quartiere dovrà assistere inerme e soccombere nel vedere praticamente
distrutti i marciapiedi a causa delle radici ingombranti ed esplosive della
palme che non subiranno alcun intervento visto che, dicono, servirebbero molti
soldi per poterlo fare e pare che quei soldi, per questi interventi, non ce ne
siano. La preoccupazione quindi continua ad aumentare anche rispetto ad un problema
sempre più allarmante cioè l’inquinamento da elettrosmog che ora, oltre alle
gigantesche e sempre più “imponenti” installazioni di antenne sui palazzi, è
rappresentato anche da alcune installazioni ben visibili poste sui pali
dell’illuminazione pubblica. Non sappiamo chi oltre a noi in questa città
guardi o osservi ciò che accade attorno ad essa ma sarebbe curioso sapere se
quegli aggeggi installati sui pali della luce pubblica siano in regola oppure
no. Le telecamere a noi risulta non funzionino nonostante le inaugurazioni con
tanto di Prefetto e Corti Celeste ma altri oggettini seminascosti destano il
dubbio e la preoccupazione dei residenti e del Comitato di Quartiere. Saranno
altri diabolici sistemi di propagazione di onde elettromagnetiche o altre diavolerie
i cui benefici sono ancora tutti da dimostrare mentre le emissioni sono certe?
Se esiste qualcuno capace di guardare oltre il proprio
naso e che voglia una volta tanto essere sincero con se stesso, si faccia
avanti, lo stiamo aspettando da alcuni decenni.
Comitato Quartiere Europa
Componente 4^ Consulta Ambientale della città di
Andria
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