La classifica stilata dal Sole 24ore
Il Comune federiciano finisce nella mappa delle P.A. che tardano parecchio nei pagamenti alle imprese. Lo si evince dall’ultima classifica stilata dal Sole 24ore.
Le imprese per essere pagate dal Comune di Andria devono aspettare 323 giorni in media, insomma quasi un anno di ritardo. Nel quotidiano di lunedì 20 aprile ’15 viene resa pubblica la classifica delle velocità “diverse” nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni: un primato altroché positivo colpisce la nostra città che si piazza al 5° posto in Italia tra i peggiori pagatori nei confronti delle aziende, al contrario di Trento dove il Comune batte cassa con quasi un mese d'anticipo rispetto alla scadenza della fattura.
La classifica è stata stilata in base all'«Indicatore di tempestività dei pagamenti». Un indice ufficiale che, ricordiamo, tutti gli enti da quest’anno sono tenuti a calcolare e pubblicare nella sezione "Amministrazione trasparente" del proprio sito istituzionale. Si tratta di dati da pubblicare così come prevede il decreto Irpef (Dl 66/2014) e da aggiornare ogni tre mesi. Un valore che, se superiore ai 90 giorni, fa scattare sanzioni: tutti gli enti locali che nel 2014 hanno un indice superiore ai 90 giorni (comunque 60 in più rispetto ai termini di legge), subiranno il blocco delle assunzioni e rischiano ulteriori tagli alla spesa per beni e servizi.
Il Comune di Andria fa parte di quel 14% dei Comuni capoluogo troppo “lenti” che rischiano grosso. Ricordiamo anche i ritardi nei pagamenti alle numerose cooperative sociali che, malgrado tutto, continuano a garantire i servizi sociali fondamentali all’intera comunità.
Bisogna fermare questo declino a cui la gestione spregiudicata di questi ultimi cinque anni di amministrazione del centrodestra ci ha condotti. Oltretutto, da quest’anno la soglia limite scenderà a 60 giorni. Non vorremo mica peggiorare la situazione già precaria che contraddistingue le casse comunali?
Purtroppo questo stato di cose è la conferma dei rilievi critici della Corte dei Conti sulla grave situazione di illiquidità del nostro Comune, cui sino ad ora la Giunta Giorgino è riuscita a mettere la sordina, senza neppure una mezza convocazione del Consiglio comunale per discutere della questione.
L’amministrazione uscente ha il dovere di giustificare ai cittadini questa cattiva condotta. Non è plausibile che anche questa volta se la cavi facendo il gioco delle tre scimmiette: tappandosi la bocca, gli occhi e le orecchie. #Andrianonsiferma. Precipita.
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