AUMENTA LA PERCENTUALE DI
“SCONTENTI” CHE NON ANDRANNO A VOTARE.
Mancano cinquanta giorni
alla data di raccolta dei voti che ad Andria si preannuncia come annata vuota
per i tanti aspiranti a salire le scale di Palazzo San Francesco e restarci per
i prossimi cinque anni ma anche per quanti vogliono vedersi rinnovato il
mandato popolare.
Saranno però cinquanta
giorni duri, granitici per l’esercito di damigelli e damigelle già da tempo in
bella posa e non basteranno né gli slogans, a volte seriamente ridicoli, né
rinnovate promesse e né tantomeno fasulli incantesimi perchè gli elettori,
questa volta, sono stanchi, veramente stanchi di vedere e di sentire
stupidaggini.
La realtà del territorio
è ben diversa da quella degli spot e se ad Andria aumenta a dismisura la disoccupazione,
soprattutto giovanile ma anche quella
professionale; se la situazione dell’ambiente è disastrosa con falde inquinate
nelle città vicine e produzioni alimentari probabilmente compromesse; se ancora
Andria è la capitale dei furti di auto, di spaccio e consumo di sostanze
stupefacenti; se il centro storico non ha un minimo di programmazione e le
strade sono piene di abusivismo commerciale; se le periferie scontano ancora
decenni di ritardi e non sono mai state ricucite con il resto della città, se non
esiste un piano traffico e il bike sharing è ormai un triste ricordo; se i park
& ride sono solo diventati rifugi per coppiette in calore; se la
partecipazione attiva dei cittadini è stata calpestata come cicche di sigarette
sotto i piedi; se la dignità dell’essere cittadino attivo è stata mortificata
dall’elogio delle appartenenze e scorticata fino all’osso e se Andria ha
continuato a fare regali politici alle altre città sacrificando uffici
pubblici, servizi, e punti di eccellenza che prima erano qui localizzati ed
oggi diramati altrove a macchia di leopardo con incrementi di spese per i
cittadini; se non abbiamo ancora strutture ed infrastrutture pubbliche che non
devono mancare in una città civile come teatri, luoghi di socializzazione e di
cultura e se Castel del Monte non appartiene ancora alla città e non è ancora
una risorsa; se il cittadino è solo colui che tiene le mani nell’immondizia per
fare la differenziata ed i premi vanno agli altri e se dopo tanti anni Andria
non è riuscita a diventare una vera città rimanendo un paesone agricolo tutto
questo pensate che debba essere premiato?
Ma veramente gli
aspiranti politici pensano che la gente possa sopportare di tutto?
Il nostro appello “Io non
Voto!” continua a rimanere tale e continua ad attrarre consensi perché i
cittadini hanno capito che un’intera casta formata da nuovi e vecchi volponi è
sempre pronta ad azzannarli come dei capovaccari in una grande masseria dove
ognuno vuole condurre la propria mAndria di pecore per continuare a tosarle per
poi scorticarle vive.
Il tempo delle tosature è
finito perché lana non ce n’è più per nessuno e non rimane che scorticare il
resto della pelle rimasta senza più né muscoli, né carne.
Se si voterà in piena
calura pre-estiva non è un caso perché i potenti vogliono restare da soli anche
nella cabina elettorale per fare i proprio comodi. Saranno in tanti, però, gli
elettori che hanno deciso di alzare la testa e di non svendere il proprio
prezioso voto.
Tutti gli aderenti alla
campagna “Io non Voto!” sono pronti a disertare le urne così come dicono
chiaramente che non c’è prezzo che possa comprare il consenso, neanche se
fossero restituiti tutti i milioni di euro sperperati e sciupati per il nulla
in tutti questi anni, senza risultati e senza aver prodotto niente se non
clientelismo politico di basso profilo.
Cabine elettorali vuote
anche al sicuro ballottaggio e nessuno venga a sventolare percentuali di
consenso che siano rapportate al numero dei votanti perché quelle percentuali
devono essere rapportate al numero degli elettori e come accaduto nelle scorse
elezioni europee anche i partiti che continuano a millantare popolarità e
prestigio dovranno accontentarsi di qualche piccolissima percentuale reale che
spesso non supererà le due cifre mentre la percentuale degli aderenti a “Io non
Voto!” supererà anche questa volta tutte le più rosee aspettative.
La nostra Lista Bianca
del Movimento “Io non Voto!” è pronta e sarà presentata al momento in cui sarà
stabilito il giorno per farlo.
Morte le vacche sono
rimasti i corni buoni solo per soffiarci dentro nella speranza di attrarre
qualche ultima pecorella smarrita e disposta a sottoporsi alla tosatura finale
ed irreversibile.
Noi manteniamo la nostra
dignità ed andiamo avanti.
Gli altri facciano pure
gli attori con le maschere addosso.
Noi abbiamo anche deciso
di non voler fare la fine di Seiano ma se anche gli attori della politica non
vogliono imitarlo, che scendano dalla scale del Municipio. Sono ancora in tempo
per farlo e riacquistare dignità.
Intanto noi, anche per questi
motivi, non votiamo né a destra, né a sinistra. Sono stati la rovina
dell’Italia.
L’Italia vada agli
italiani e Andria agli andriesi che lavorano onestamente.
Il Presidente
Libera Associazione Civica Andriese
Santovito Vincenzo
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