I dati relativi all’aumento del
livello di tassazione per imprese e cittadini sono drammatici e non lasciano
molto spazio alla speranza che il nostro Paese possa vedere all’orizzonte un
cambiamento di rotta e i continui incontri dove si sollecita la
delocalizzazione verso altri Stati, dove i livelli di tassazione sono
decisamente inferiori ai nostri e dove il sistema degli incentivi funziona
realmente, è un dato di fatto e deve far riflettere. L’acquisizione continua
del Brand Italia da parte di investitori stranieri deve far altrettanto
riflettere e se a livello centrale questa è la condizione cui è stato portato
quello che era il più bel Paese del Mondo, a livello locale la situazione non
cambia e i nostri continui interventi su scala regionale sono la dimostrazione
di un malcontento diffuso che sta esasperando i cittadini ed i consumatori.
Dai massimi sistemi alle cose di
tutti i giorni e tra le cose di tutti i giorni registriamo la fortissima preoccupazione
da parte dei cittadini andriesi rispetto alla decisione di aumentare il numero
dei posti auto a pagamento in città con un aumento dei costi che devono
sostenere gli utenti.
A fronte della lodevole entrata in
funzione dei parchimetri quindi di un sistema automatizzato che dovrebbe
portare ad una riduzione dei costi si registra, invece, una paradossale
negativa ripercussione sugli utenti.
Apprendiamo di iniziative di alcune
importanti Associazioni Civiche che operano da anni con sensibilità e professionalità
in città e non possiamo non condividere tutte quelle iniziative a carattere
democratico e libero che mettano al centro i legittimi interessi dei
consumatori quindi il nostro appello affinché si eviti questo ulteriore
inasprimento della pressione perché le conseguenze del tirare troppo la corda
potrebbero essere immediate ma anche a lungo termine.
Nell’immediatezza è già evidente un
aumento della desertificazione urbana e dalle immagini che proprio oggi sono
state diffuse sui social appare evidente questo dato che in alcune aree del
Paese sta portando ad una politica di incentivazione per il ripopolamento delle
città che anche a causa di questi tipi di interventi diventano sempre più
monotone e soprattutto più insicure ed a rischio.
Anche rispetto alla situazione
occupazionale drammatica che si vive in quel territorio ci si aspettano
politiche di sostegno e non di ulteriore inasprimento della critica situazione
di crisi persistente da almeno un decennio ed oltre.
Crediamo che anche a lungo termine
questo potrebbe significare un aumento dei già enormi flussi di abbandono delle
città da parte dei giovani che non solo scappano via ma, ancor più grave, non
ci fanno più ritorno.
Armonizzare gli interventi
soprassedendo ad impeti e ad improvvisazioni significa mettere al centro il
cittadino, il consumatore e l’utente e la politica deve guardare soprattutto a
questo altrimenti avrà fallito nei suoi primari scopi che sono soprattutto
sociali e non solo economico-finanziari di cassa.
La nostra solidarietà a quanti in
questi giorni ad Andria stanno manifestando il loro legittimo dissenso rispetto
a decisioni ed interventi vessatori, soprattutto alle Associazioni dei
Consumatori che siamo certi, anche a livello locale, saranno attente sentinelle
per riportare la situazione ad una condizione di normalità, sollecitando
interventi sociali che siano a favore degli utenti e dei consumatori e non
contro di essi.
Co.di.cons
Comitato
Difesa Consumatori
Puglia
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