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News dalle Città della BAT

giovedì 25 giugno 2015

ANDRIA : Andriesi (e meridionali) a Pontida.

Andriesi (e meridionali) a Pontida. Ovvero: una grande festa di popolo, che per la prima volta ha messo fianco a fianco Nord e Sud, nel nome di un ideale che dovrebbe accomunare tutti gli italiani.
Un improvvisato commentatore che si atteggia a notista politico si è lanciato in una delirante ricostruzione della giornata trascorsa dalla delegazione di Andria in mezzo a “un popolo che non li vuole”.
L’intento di questo giornalista abusivo era forse quello di risultare simpatico, buttandola sull’ironia e, magari, facendo sarcasmo. Il risultato – ahimè – è stato semplicemente patetico.
Non ci sembra il caso di scomodare Umberto Eco, con le sue considerazioni sui “social” (quindi, per estensione, sul web) e sulla varia umanità che lo frequenta abitualmente, ma appare di tutta evidenza che le opinioni espresse – legittime, per carità, ma molto discutibili – assomiglino molto più a elucubrazioni di maniera che a un efficace ritratto – sia pure canzonatorio – di un fatto di cronaca.
Ci dispiace per l’autore dell’articolo, che per colazione, evidentemente, preferisce qualcosa di molto più inebriante all’innocuo e banale caffelatte e che forse utilizza – lui sì – un barcone per andare a fare la spesa al supermercato dietro l’angolo.
Siamo davvero incuriositi da questo personaggio che ha perfino il coraggio di firmare le castronerie che scrive. Non foss’altro per renderci conto se anche lui era a Pontida a prendere nota di quello che accadeva, confuso tra la folla che applaudiva e scherniva i nostri interventi sul palco.
Gli vorremmo chiedere, anche, sulla base di quale accurata indagine demoscopica ha accertato che “tutti i meridionali” hanno provato dapprima un senso di ribrezzo vedendoci su quel palco, poi vergogna e infine compassione.
La interpretazione superficiale e approssimativa dei fatti di Pontida emerge in tutto il suo squallore nella citazione delle dichiarazioni di Calderoli e di Bossi: il primo ha ampiamente chiarito che il suo sostegno alla linea politica di Salvini è fermo e convinto;
De André cantava: «Si sa che la gente dà buoni consigli, se non può più dare il cattivo esempio». Noi non abbiamo bisogno dei consigli di questo nuovo “guru” della politica da tastiera: la nostra dignità è integra e i burattinai – ne siamo convinti – muovono i fili di chi scrive per denigrare e irridere l’unica vera novità del panorama politico cittadino e regionale.


Il coordinatore provinciale BAT Antonio CAMPANA.

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