Castel del Monte: scrigno
di misteri, intrighi e storia.
Il Distretto 2120 del
Rotary International, che comprende Puglia e Basilicata, non poteva scegliere
location più suggestiva per chiudere il progetto biennale denominato “Il Rotary
per i Castelli”.
L’iniziativa era finalizzata alla scoperta e alla valorizzazione del nostro territorio, della sua storia, del patrimonio
storico – artistico, delle
genti, dei paesaggi, dei prodotti tipici, delle tradizioni,
dell’enogastronomia, attraverso i Castelli, edifici simbolo di Puglia e Basilicata, luoghi di identità collettiva e volano di sviluppo
culturale e socio – economico.
Lungo le antiche “Vie dei Castelli”, oltre a
rinsaldare vecchie e nuove amicizie tra rotariani, radicare nel territorio l’immagine e la storia del Rotary, il Progetto ha consentito di produrre idee e proposte, ma
anche risorse che l’associazione
destina da sempre e con assiduità a ulteriori interventi di natura umanitaria o
sociale che ne caratterizzano e qualificano su scala mondiale l’essenza: su
tutti, l’impegno determinante nella lotta alla polio, malattia che sta per
essere definitivamente sconfitta.
Prima del momento clou
della giornata (vale a dire la visita guidata al maniero federiciano) Franco
Facecchia, responsabile distrettuale del Progetto, si è soffermato sulle 28
tappe che hanno preceduto quella di Castel del Monte.
«Ovunque – ha rimarcato
il delegato del Governatore al “Rotary per i Castelli” – il nostro progetto è
stato accolto con curiosità e attenzione da parte delle amministrazioni locali,
degli enti che hanno in gestione questi edifici e anche dagli stessi cittadini.
Siamo fermamente convinti che la cultura e la storia siano straordinari veicoli
per produrre sviluppo e creare occupazione. Pertanto, il Rotary ha cercato di
fornire il proprio contributo per sensibilizzare gli enti pubblici e
incoraggiare gli imprenditori privati a investire maggiormente in questo
comparto dell’economia nazionale».
Giuseppe Guglielmi,
presidente del Rotary Club “Andria Castelli Svevi”, non ha nascosto la propria
soddisfazione per la scelta di celebrare ad Andria l’ultima tappa del progetto
distrettuale: «Castel del Monte si fregia del prestigioso titolo di “Patrimonio
dell’Umanità” decretato dall’Unesco: chiudere l’iniziativa nell’Ottagono più
famoso del mondo credo sia il logico compimento di un percorso di ampio respiro
e sicuro spessore».
Gli aspetti
architettonici e il riferimento ai diversi interventi di restauro che hanno
interessato il Castello andriese nell’ultimo secolo sono stati approfonditi
dall’ingegner Giambattista De Tommasi, Past Governor del Distretto, che ha poi
guidato un centinaio di rotariani provenienti da Puglia e Basilicata nella
visita all’Ottagono.
###
Contatto: Vittorio
Massaro
Nessun commento:
Posta un commento