Proprio nei giorni in cui si riaccende il caso di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, i cui corpi furono rinvenuti privi di vita nel bagno della ragazza nel maggio del 1988, un libro riaccende i riflettori e la speranza che si possa far luce su quanto realmente accaduto quella notte.
“Aspettando… Giustizia” (ed. Secop): è il titolo dell’ultima opera di Angelo Jannone, ex colonnello dei Carabinieri del ROS protagonista di delicate e pericolose indagini sul patrimonio di Totò Riina e da infiltrato tra i narcos. Di Jannone e del suo libro autobiografico “Eroi silenziosi”, in chiara polemica con un certo stile di “antimafia”, hanno parlato molte note trasmissioni nazionali.
Oggi l’ex ufficiale dei Carabinieri torna alla carica con un nuovo lavoro che, pur tra romanzo e fiction, in quanto a stile, preannuncia molte sorprese sulla storia di una verità negata.
Per il suo passato, per “Eroi silenziosi” e anche per “Aspettando… Giustizia” Jannone ha ricevuto a Catania, alcuni giorni fa, il Premio Livatino 2015, dedicato alla memoria del Giudice Rosario Livatino, trucidato dalla mafia nel 1990.
“Aspettando… Giustizia” è un libro intrigante, perché sullo sfondo si raccontano le indagini dei Carabinieri che, agli ordini dell’allora capitano Paternò, portarono alla disarticolazione del clan Scarcia di Policoro e anche della nascente quinta mafia, nota come “I Basilischi”.
Dopo la presentazione del libro in anteprima nazionale a Matera, con gli interventi dell’autore e di Olimpia Orioli (madre di Gianluca), che non ha mai smesso di battersi per conoscere la verità, del colonnello Paternò e del giornalista del Corriere della Sera Carlo Vulpio, che si occupò del caso, nuove presentazioni sono in programma a Trani, domenica 7 giugno (inizio alle 11.30), con aperitivo presso la libreria/bar Luna di Sabbia (via Mario Pagano, 193), e ad Andria, sempre domenica 7 giugno (inizio alle 19.30), nello Spazio Eventi della Libreria 2000-Mondadori (via Bologna 1).
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