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News dalle Città della BAT

giovedì 2 luglio 2015

ANDRIA : LA GIUNTA TECNICA SIA UN REALE SEGNALE DI DISCONTINUITA’.

SALUTIAMO IL NEO ASSESSORE AL COMMERCIO, LATTANZIO.

Bisogna recuperare anni di ritardi e di omissioni e se per cominciare a cambiare passo e programmare presente e futuro della città ci sia stato bisogno di una cosiddetta G.T. – Giunta Tecnica, allora potrebbe anche andar bene, purché rappresenti un reale segnale di discontinuità rispetto ad un recente passato che ha visto prevalere personalismi, interdipendenze e finanche il clientelismo rispetto al bisogno di valorizzazione dei Progetti, delle Idee, delle capacità operative e di azione pur espresse in più circostanze da chi ha voluto dare un contributo reale e costruttivo per lo sviluppo e la crescita della città ma emarginato forse addirittura per questo eccesso di proposizione che evidentemente, dall’altra parte, ha trovato preclusioni culturali ed ostacoli preventivi.
In questo scenario chiarissimo ed acclarato uno dei Settori più penalizzati è sicuramente stato quello dello Sviluppo Economico e Marketing Territoriale e le tantissime occasioni perdute con i fortissimi ritardi accumulati ne sono esemplare dimostrazione.
Al neo assessore dott. Silvio Lattanzio, quindi, vada il nostro auspicio affinché abbia tutto il tempo necessario, ce ne vorrà tanto, per partire a costruire la pianificazione dello Sviluppo Commerciale di Andria.
Il Presidente di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, è intervenuto all’indomani della nomina del dott. Lattanzio, affermando: “sul piano della programmazione Andria sconta ritardi eccessivi ed ancora oggi non si è ancora dotata del previsto Piano del Commercio, tranne che di quello su Aree Pubbliche che comunque va assolutamente adeguato alle nuove direttive comunitarie e al nuovo Codice del Commercio regionale. Le occasioni perdute sono numerose e non si può non citare la vanificazione di una grande opportunità qual è stata la Zona Franca Urbana ridottasi all’elargizione a pioggia di pochi fondi senza una spinta occupazionale e senza la preventiva razionalizzazione delle aree interessate, che il comune doveva prevedere, quindi tradendo i principi alla base dello spirito di quella misura di intervento. Anche per il Centro Storico manca un Piano di Sviluppo Territoriale ed ecco che quell’area urbana vede uno sviluppo disorganizzato e disomogeneo affidato alla casualità e quindi non programmato, con grave preclusione a futuri insediamenti che avrebbero dovuto, invece, essere inseriti in un vero e proprio percorso commerciale e sociale capace di sviluppare processi virtuosi. Per quanto riguarda le aree mercatali siamo all’anno zero posto che la rete di mercatini rionali più volte proposta e pianificata dalle Associazioni di Categoria non ha ma visto alcun tipo di impegno istituzionale e l’abusivismo dilagante è la dimostrazione di quanto il territorio sia stato preso d’assalto e lasciato alla mercè di chiunque abbia voluto farlo, senza alcuna regola. I Farmer’s Market, le Fiere specializzate e tematiche, la riqualificazione della Fiera di Aprile, l’uso appropriato del Marchio comunale, la trattativa negoziata e la concertazione strutturata, insieme ad altre fonti di sviluppo sono tutto’oggi inutilizzate se non inesistenti e queste penalizzazioni hanno visto vanificare altre opportunità quali i Distretti Produttivi ed oggi anche i D.U.C. – Distretti Urbani del Commercio che vedrebbero Andria completamente estromessa dal processo di utilizzo dei fondi. Proprio a proposito dei D.U.C. ormai risale ad oltre due anni fa la Manifestazione d’Interesse delle Associazioni di Categoria ma dopo una singola riunione preliminare il comune di Andria ha completamente trascurato quella opportunità al punto che oggi Bisceglie, Ruvo di Puglia e Corato “rischiano” di fare man bassa ed utilizzare con Bisceglie, Ruvo e Corato milioni di euro di fondi disponibili e a bando destinati proprio ai D.U.C. Per quanto riguarda l’area mercatale tanto desiderata dai politici per liberare la villa comunale, i tempi si sono dilatati enormemente ed ecco che quei 18 mesi programmati dal 2010 sono diventati anni con una situazione commerciale di Settore profondamente mutata e trasformata quindi con interventi che vanno completamente ripensati considerato che un’unica area mercatale periferica e non contestualizzata in un circuito di carattere polifunzionale oggi non avrebbe alcun senso e non sarebbe neanche gradita agli Operatori, ai Consumatori, ai Cittadini ed alle stesse Associazioni.
In merito alle risorse pubbliche disponibili nel corso degli anni esse sono state praticamente inutilizzate o addirittura sprecate in manifestazioni che nulla hanno portato e lasciato dietro di sé, né in termini economici, né di promozione del territorio e neanche in termini occupazionali, che è il dramma più sentito anche ad Andria come in tutta la Bat. Sul Turismo e le conseguenze della mancata attivazione dei circuiti turistici a rete ne parleremo in un prossimo intervento ad hoc, non appena sarà nominato il nuovo Assessore Tecnico al ramo. Tutto allora è perduto? No, siamo convinti che non sia tutto perduto ma il cambio di passo è necessario. Non sappiamo quanto tempo abbia a disposizione il neo assessore Lattanzio per cominciare a far qualcosa di importante ma sicuramente di tempo ne serve parecchio e dovrà essere tutto tempo operativo da dedicare con competenza, con abnegazione, senza condizionamenti e senza dar conto ad influenze esterne, al recupero ma anche alla revisione profonda della regolamentazione comunale che, se non adeguata, rischia di mettere in crisi, da un momento all’altro, l’intero Sistema Commerciale locale ed in materia igienico-sanitaria questo pericolo è reale e preoccupante perché potrebbe addirittura significare la chiusura, ex abrupto, di centinaia di piccole imprese. Come Presidente di Unimpresa Bat, Coordinatore dell’Area di Rappresentanza Locale e Provinciale e come Vice-Presidente della 3^ Consulta comunale delle Attività Produttive, Professioni, Consumatori ed Utenti della città di Andria, mi aspetto la convocazione immediata da parte del dott. Lattanzio con tutte le forze sociali ed economiche del territorio per decidere insieme quale debba essere il “Punto di Ripartenza” e soprattutto per conoscere sin da ora quale sia e quando si giungerà al “Punto di Arrivo” perché a questo punto le verifiche saranno parte fondamentale di qualunque iniziativa, al contrario di quanto accaduto sinora perché senza tali verifiche si continuerebbe a produrre il (quasi) nulla e magari anche a premiare ciò e chi non merita alcun premio, anzi!” – ha concluso il leader sindacale andriese.


                                                                                                        Area Comunicazione

                                                                                                        UNIMPRESA BAT

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