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lunedì 24 agosto 2015

ANDRIA: PERCHE' SANTA CROCE E' CHIUSA?

A pochi passi da Piazza Caduti sul lavoro. Rione Croci. Giù in un fossato profondo di quasi tre metri, giace la LAURA BASILIANA DI SANTA CROCE (sec.X-XIV). Insieme alle altre quattro chiese rupestri (Madonna dell'Altomare, Gesù di Misericordia, S. Maria dei Miracoli o Madonna d'Andria, SS. Salvatore) fu eretta all'epoca dell'epoca dell'iconoclastia religiosa, allorchè i monaci basiliani furono costretti alla fuga dall'Asia minore. La laura basiliana di Santa Croce di Andria fu definita “la cappella sistina” di tutte le chiese rupestri dell'Italia meridionale per la dovizia dei suoi splendidi affreschi.
Appena otto mesi fa, il 1° Novembre 2014, si svolse la cerimonia di riapertura di Santa Croce alla presenza di un folto pubblico di autorità civili, politiche, militari e religiose. Un avvenimento di grande importanza sul piano artistico, culturale e religioso, qui in Andria.
Si chiudeva finalmente una vicenda intricatissima e pluridecennale fatta di lavori di recupero e di restauro prima approvati, finanziati, iniziati, poi sospesi, ripresi nuovamente e poi ancora interrotti a causa di una macchina burocratica molto farroginosa e complicatissima.
Il 1° Novembre 2014 resta una data immemorabile: Santa Croce tornava ad essere fruibile da tutti i cittadini, molti dei quali non avevano mai visto e ammirato i suoi splendidi affreschi (sec.X-XIV).
Ma dopo otto mesi la laura basiliana di Santa Croce è stata chiusa nuovamente! Proprio nei mesi estivi quando il flusso turistico è maggiore.
È un fatto molto grave. Nessuno ne ha parlato, neanche la stampa più attenta e più sensibile.
La gestione di Santa Croce fu affidata dal parroco della Parrocchia Maria Addolorata alle Croci, don Riccardo Agresti, all'Assessorato comunale della pubblica istruzione, della cultura e del turismo di Andria. Probabilmente la Parrocchia non era in grado di gestirla in proprio, oberata com'è di infiniti impegni e attività pastorali.
Per otto mesi, ogni lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 10,00 alle 12,00, Santa Croce era aperta alle visite guidate. L'Assessorato alla cultura del comune di Andria diede l'incarico a una apposita guida per illustrare Santa Croce e i suoi magnifici affreschi.
So che negli otto mesi il numero dei visitatori è cresciuto, specialmente di studenti andriesi di ogni ordine e grado. (Sarebbe molto interessante e doveroso pubblicare i dati delle visite guidate).
Purtroppo dal 1° Luglio 2015 il servizio non esiste più. Santa Croce è tornata ad essere chiusa, silenziosa, deserta.
Forse la sua chiusura è collegata ai risultati delle ultime elezioni comunali di maggio scorso?
Sappiamo che l'Assessore alla cultura non è stato confermato. Decaduto lui, è decaduta anche la sua guida turistica? Che sia saltato anche il patto di collaborazione tra Parrocchia e Comune di Andria?
Ora, io mi chiedo: si può legare le sorti della laura basiliana di Santa Croce alle sorti politico-elettoralistiche dell'Assessorato alla cultura? Un bene culturale è perenne, gli Assessori alla cultura no! Cambiano nel tempo secondo gli umori e i capricci del popolo. Guai se capitasse la stessa cosa a Castel del Monte! Guai se dipendesse dalla fortuna di un uomo politico! Guai se seguisse lo stesso andamento della politica! Sarebbe una rovina, un disastro, un fallimento. Questo vale anche per la splendida chiesa rupestre di Santa Croce di Andria!


In fede
Riccardo Suriano

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