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News dalle Città della BAT

mercoledì 8 giugno 2016

TRINITAPOLI : L'impegno politico e civico dei Cavalli è appena iniziato.

A pochi giorni dalle elezioni comunali una verità è uscita allo scoperto : Il centro sinistra che si è presentato agli elettori sotto forma di loghi di partito ha perso, in maniera netta, contribuendo alla vittoria di Francesco Di Feo. Le responsabilità di candidare la consigliera Tarantino al di là di ogni ragione politica ha prodotto il 20 % dei consensi. La segreteria del PD come è auspicabile dovrebbe non attendere oltre è prendere le giuste decisioni, chiudendo definitivamente una diatriba politica che si è dimostrata volutamente suicida. Il PD poteva e doveva ascoltare la maggioranza dei propri elettori e cittadini che vedevano il nemico in Francesco De Feo e non in Lillino Barisciano.

Il segretario provinciale si auspica che ne tiri le conseguenti decisioni, come anche gli onorevoli e consiglieri regionali. Infatti alle prossime politiche, come alle regionali, si vota con la preferenza e la preferenza si conquista con il lavoro sul territorio e a Trinitapoli il partito va rifondato, escludendo gli elementi di contrasto che hanno portato all'abbraccio mortale con SEL.

Oggi è chiaro, numeri alla mano, che le uniche risorse da recuperare nell'attuale PD, sono quei giovani che nonostante i numeri risicati della lista della Tarantino, hanno riscosso un risultato ottimo. Su questi giovani bisogna puntare per costruire la nuova classe dirigente. Le premesse ci sono tutte, infatti il lavoro del gruppo consigliare esperto e nutrito dei Cavalli, guidati da Lillino Barisciano, con Piccinino e Marcellino garantisce un opposizione seria, costruttiva e propositiva, anni luce lontana dagli eccessi di pignoleria politica, che nulla hanno prodotto negli anni passati. 
C'è bisogno della buona politica per Trinitapoli e non di prime donne.

Per quanto riguarda l'appello del sindaco al lavoro fianco a finaco è una proposta ragionevole e sensata. L'attuazione di una pace socio-politica, dipende solo da lui, Infatti il suo impegno dovrebbe essere di non consentire a nessuno dei suoi sostenitori di elevare il confronto all'insulto, partendo dai suoi fedelissimi. Questo perchè il Movimento dei Cavalli non consentirà attacchi di nessun tipo ai nostri amici e compagni. Quindi l'appello di sobrietà va accolto con la condizione che si rinunci agli insulti, altrimenti le conseguenze le pagherà la città. 
La campagna elettorale è finita, ma il Movimento dei Cavalli come gruppo civico continuerà unito e compatto. Di fatto si è creata una rete di relazioni forte e duratura, dove chiunque abbia voglia di lavorare per il paese può aggregarsi. All'interno del Movimento dei Cavalli ci sono professionisti , commercianti, agricoltori , imprese che insieme formano un valore aggiunto per chiunque si voglia aggregare. Con l'aiuto di referenti politici che amano il territorio e non solo i voti del territorio, si può andare molto lontano, L'obbiettivo principale deve essere quello di emarginare i facinorosi e portatori di odi, dalla vita politica e sociale del centro sinistra. 

La sfida del Movimento è quella di saper rendere duraturi e saldi i rapporti tra i singoli appartenenti per farli diventare rete di relazioni prima umane e poi politiche. 
Le idee differenti creano discussione, nella discussione si approfondisce il ragionamento che porta a scelte produttive. Questa è la partecipazione democratica. I capi bastone vanno del tutto emarginati dalla buona politica. Anche perchè di loro non rischiano niente, lasciando ai giovani tutte le conseguenze.

Mai più si dovrà consentire, che gli odi personali, di gente lontana dai bisogni dei cittadini, portino a divisioni. Si comprende bene che almeno il 64 % dei cittadini riteneva fallimentare l'amministrazione uscente e di conseguenza il 20 % degli elettori, non doveva essere chiamato a bocciare Barisciano e il suo gruppo, ma a giudicare l'amministrazione uscente.

Ecco perchè è indispensabile parlare con i cittadini, che hanno votato le altre due liste e coinvolgerli in un progetto più ampio, dove si spieghi che l'odio personale era da una sola parte, dall'altra c'era solo volontà di cambiare.

Il Movimento dei Cavalli non rispondendo agli insulti, non cedendo ai ricatti e sopratutto non facendo compromessi è libero. E questa libertà va conservata. 
La figura di padre nobile del Movimento spetta a Lillino Barisciano. A lui il compito di far crescere una nuova classe dirigente, partendo dai suoi ragazzi che si sono candidati, con l'obbiettivo di recuperare anche quei giovani validi che ingannati da mentitori seriali, si sono sacrificati inutilmente.



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