Dal nostro inviato Pocchione Luca.
In Puglia, spending review anche per gli interminabili matrimoni cui tutti erano abituati.
Passa infatti senza colpo ferire, la norma che finalmente pone rimedio ad uno spettacolo indecoroso per quanto riguarda la moralità ed il rispetto delle condizioni economiche altrui.
In Puglia, come in altre regioni meridionali, era in vigore dal lontano 1954 una regola non scritta.
I futuri sposi provvedevano ad invitare al loro matrimonio, non solo la stretta cerchia familiare, ma una infinità di conoscenti o perfetti sconosciuti.
Il fine?
Ricevere la famosa “busta”, con qualche banconota all’interno.
Con il trascorrere degli anni, la tecnica si è affinata.
L’invito alla festa nuziale, era esteso a chiunque avesse scambiato una parola con la coppia di sposi, e recapitato via posta.
Anche qui, la regola di rispondere comunque all’invito anche solo per comunicare la non partecipazione.
I destinatari dell’invito venivano così colti da una sorta di fastidio-vergogna che, induceva loro in qualche modo a contribuire economicamente o con l’acquisto di regali, alla soddisfazione della coppia.
Altro particolare molto diffuso.
Partecipare ad un matrimonio obbligava, (pena l’interrompersi di ogni rapporto), la coppia di sposi ad accettare automaticamente l’invito futuro dello stesso invitato.
Insomma, un circolo vizioso che considerare folle è poco.
Negli anni poi le feste nuziali sono passate dal mega-banchetto al banchetto-festa, con ospiti d’eccezione (regolarmente pagati).
Un esempio?
I vari sosia di personaggi famosi; il cantante neomelodico partenopeo; la ballerina brasiliana stile Carnevale di Rio; gruppi di danza del ventre e balli latino-americani.
Le sale ricevimenti, dal canto loro hanno approfittato della pacchiana usanza, con menù a persona degni del miglior ristorante ultratitolato.
Quindi, considerato il prezzo di un menù a persona (circa €.150,00), si era “obbligati” a depositare nella busta almeno il costo del menù cadauno.
Con l’avvento della crisi economica tuttavia, si è notato un calo di presenze.
Dai malanni che hanno puntualmente colpito gli invitati, ai lutti improvvisati, passando per attacchi istantanei di gonorrea.
Il Ministero dell’Economia in collaborazione con l’associazione nazionale “Stop ai falsi inviti”, ha promulgato la seguente norma:
“A partire dal 1° Gennaio 2015, sarà dichiarata fuorilegge la tanto discussa “busta” donata alle coppie appena sposate. Comprendendo però la necessità di reperire fondi per poter pagare il ricevimento nuziale, gli invitati potranno facoltativamente versare l’importo di €.50,00 quale unico contributo possibile. La somma si intende non dovuta in caso di ricevimento dell’invito e mancata partecipazione.”
Il testo completo delle disposizioni in materia di regalie in denaro potete consultarlo qui:
Disposizioni
Dunque da Gennaio, se dovesse arrivarvi un invito per un matrimonio cui siete obbligati a partecipare, dovete spendere soltanto €.50,00 a cranio.
Inoltre a partire dal 1° Gennaio saranno introdotte le seguenti regole per i matrimoni:
- Durata massima del ricevimento nuziale di ore 2;
- Non sarà più possibile ospitare spettacoli e/o personaggi;
- La bomboniera verrà consegnata automaticamente a tutti coloro che hanno già versato l’importo di €.50,00
Fonte : corriereserale
Nessun commento:
Posta un commento