#altamurgiaora. E' questo l'hashtag scelto per la campagna di raccolta firme online che i Sindaci dei comuni di Minervino Murge, Poggiorsini e Spinazzola, assieme al GAL Murgia Più, hanno lanciato, chiedendo ai cittadini, murgiani e non, di sposare una battaglia territoriale importante.
Obiettivo da raggiungere in pochi giorni, quello di convincere, con il supporto dal basso di tutta la popolazione, la Regione Puglia a scegliere l'area interna dell'Alta Murgia per applicare la Strategia Nazionale per le Aree Interne.
Nei prossimi giorni la Regione dovrà difatti selezionare un'area del proprio territorio nella quale investire le risorse pubbliche destinate alle località più distanti dai centri urbani in cui si concentra l’offerta di servizi essenziali (scuole, salute, trasporto pubblico).
Un comitato tecnico nazionale ha già prodotto una mappa delle aree interne dell’Italia, rilevando in Puglia la presenza di quattro aree che rispondono ai criteri di perifericità scelti per la selezione: l’Alta Murgia (Comuni di Minervino Murge, Poggiorsini e Spinazzola), i Monti Dauni, il Salento ed il Gargano.
Tuttavia, spetta alle regioni selezionare le aree alle quali destinare effettivamente i fondi della strategia.
Dopo aver scelto, nel 2015, l’area interna dei Monti Dauni, a breve la Regione Puglia dovrà selezionare la seconda area alla quale destinare i fondi della Strategia Nazionale per le Aree Interne.
Perché selezionare l’area interna dell’Alta Murgia?
Tra il 2011 e il 2015, i comuni dell’area interna dell’Alta Murgia hanno perso ben 250 abitanti. La perdita di popolazione di quest’area è stata incessante da sessant’anni a questa parte. La densità di popolazione di quest’area, pari a circa 31 abitanti per kmq, è molto più bassa in confronto alle altre aree interne pugliesi candidate.
Le aree interne del Gargano e del Salento registrano un sostanziale incremento di popolazione negli ultimi anni. Segnale che il solido settore del turismo balneare, religioso e culturale, che caratterizza queste aree, è stato capace di creare le condizioni per la permanenza dei giovani e per lo sviluppo dell’economia locale.
Al contrario, l’Alta Murgia non possiede un settore economico trainante, pur avendo un grande potenziale agricolo, ambientale e culturale. Questo porta alla continua emigrazione, alla riduzione della popolazione residente e, di conseguenza, al progressivo disfacimento dell’offerta di servizi essenziali: un circuito vizioso che sembra non avere soluzione!
Dobbiamo agire subito con un insieme di interventi finalizzati a garantire i servizi essenziali in forma innovativa ed efficiente, sviluppare nuovi circuiti di economia locale, cogliere le opportunità che deriveranno dalla vicinissima Matera, Capitale Europea della Cultura 2019.
Che fare?
Alla Regione Puglia, i Sindaci e il GAL Murgia Più chiedono di selezionare l’Alta Murgia come seconda area su cui applicare la Strategia Nazionale per le Aree Interne, per far si che l’Alta Murgia non sia più un luogo di emigrazione, ma una terra fertile ed ospitale, in cui i giovani possano pianificare il proprio futuro.
Per sostenere la raccolta firme ora, basta cliccare sul link e sottoscrivere la petizione: https://www.change.org/p/regione-all-alta-murgia-i-fondi-della-strategia-nazionale-per-le-aree-interne
Un comitato tecnico nazionale ha già prodotto una mappa delle aree interne dell’Italia, rilevando in Puglia la presenza di quattro aree che rispondono ai criteri di perifericità scelti per la selezione: l’Alta Murgia (Comuni di Minervino Murge, Poggiorsini e Spinazzola), i Monti Dauni, il Salento ed il Gargano.
Tuttavia, spetta alle regioni selezionare le aree alle quali destinare effettivamente i fondi della strategia.
Dopo aver scelto, nel 2015, l’area interna dei Monti Dauni, a breve la Regione Puglia dovrà selezionare la seconda area alla quale destinare i fondi della Strategia Nazionale per le Aree Interne.
Perché selezionare l’area interna dell’Alta Murgia?
Tra il 2011 e il 2015, i comuni dell’area interna dell’Alta Murgia hanno perso ben 250 abitanti. La perdita di popolazione di quest’area è stata incessante da sessant’anni a questa parte. La densità di popolazione di quest’area, pari a circa 31 abitanti per kmq, è molto più bassa in confronto alle altre aree interne pugliesi candidate.
Le aree interne del Gargano e del Salento registrano un sostanziale incremento di popolazione negli ultimi anni. Segnale che il solido settore del turismo balneare, religioso e culturale, che caratterizza queste aree, è stato capace di creare le condizioni per la permanenza dei giovani e per lo sviluppo dell’economia locale.
Al contrario, l’Alta Murgia non possiede un settore economico trainante, pur avendo un grande potenziale agricolo, ambientale e culturale. Questo porta alla continua emigrazione, alla riduzione della popolazione residente e, di conseguenza, al progressivo disfacimento dell’offerta di servizi essenziali: un circuito vizioso che sembra non avere soluzione!
Dobbiamo agire subito con un insieme di interventi finalizzati a garantire i servizi essenziali in forma innovativa ed efficiente, sviluppare nuovi circuiti di economia locale, cogliere le opportunità che deriveranno dalla vicinissima Matera, Capitale Europea della Cultura 2019.
Che fare?
Alla Regione Puglia, i Sindaci e il GAL Murgia Più chiedono di selezionare l’Alta Murgia come seconda area su cui applicare la Strategia Nazionale per le Aree Interne, per far si che l’Alta Murgia non sia più un luogo di emigrazione, ma una terra fertile ed ospitale, in cui i giovani possano pianificare il proprio futuro.
Per sostenere la raccolta firme ora, basta cliccare sul link e sottoscrivere la petizione: https://www.change.org/p/regione-all-alta-murgia-i-fondi-della-strategia-nazionale-per-le-aree-interne
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