Il sito di Grottelline di Spinazzola a confine con la piccola città di Poggiorsini di enorme interesse storico, archeologico, monumentale, paesaggistico e naturalistico dopo millenni dall’uso troglodita da parte dell’uomo, tanto a scopo abitativo sin dal neolitico ed epoche successive, religioso con i Templari, documentato sin dal 1197, è a rischio collasso strutturale.
Prossima a crollare dopo gli enormi blocchi di tufo venuti giù nei mesi scorsi dall’argine della lama che caratterizza la località, con ogni probabilità, anche la parete antistante la chiesa rupestre.
Il vistoso distacco stante l’ultimo sopralluogo, come documentato fotograficamente, non lascia molta speranza. Tranne se lasciata ogni ambizione per fare a pochi metri una discarica e impianti per il trattamento dei rifiuti non si decreti di intervenire immediatamente con opere di salvaguardia e consolidamento.
Le cause dei cedimenti, ferite insanabili, che si stanno verificando a Grottelline sono tutte da stabilire e andrebbero analizzate tanto per i motivi di composizione geologica dell’area che per il mancato indirizzo di tutela dei luoghi.
Certo tutto appare davvero paradossale, anche la tempistica della casualità, perché dopo dodici anni di diatribe tra Regione Puglia, Comune di Spinazzola e Poggiorsini schierati, la prima a favore i secondi contro la realizzazione dell’immondezzaio a Grottelline, finalmente a garanzia dei luoghi lo scorso 7 luglio 2016 è arrivata una comunicazione di interesse culturale, con tanto di preavviso di avvio di procedimento di tutela di tutta l’area a firma dell’arch. Carlo Birrozzi del Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, soprintendente Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Foggia-Bat-Bari.
Infatti, oltre al sito Neolitico scoperto dall’Università di Pisa nel 2004-2005, già sottoposto a vincolo archeologico, il Ministero ha posto in atto i presupposti di difesa sul complesso di Masseria Grottelline, Masseria Salomone e Insediamento rupestre dove si stanno verificando i crolli.
Fossero questi crolli successi a Pompei di certo i riflettori dei media nazionali e mondiali si sarebbero precipitati per documentare la cancellazione di un tratto di storia gridando alla scandalo. Fossero successi a Bari si avrebbe avuta reazione immediata come avvenuto per il piccolo cedimento della Muraglia, la cinta aragonese che contraddistingue quella città, realizzata a partire dal '400, per cui si è parlato, giustamente, di “Sfregio alla Storia”.
Qui però siamo a Spinazzola e di Grottelline che documenta la presenza dell’uomo in forma stanziale per 8000 anni, si proprio ottomila anni, pare non “freghi” proprio nulla a nessuno.
Di questi crolli come anche delle osservazioni contro la realizzazione della discarica concessa da Nicola Vendola all’Ati Tradeco-Cogeam (Gruppo Columella per la Tradeco, 51 per cento Marcegaglia SpA e 49 per cento Cisa Spa) avrebbe dovuto occuparsi la V commissione permanente regionale guidata dal presidente Filippo Caracciolo chiamata dal gruppo dei consiglieri del M5S (Conca, Casilli, Di Bari e Trevisi) ad udire su Grottelline il sindaco Michele Patruno di Spinazzola, Michele Armienti sindaco di Poggiorsini, il giornalista Cosimo Forina, insieme con il presidente Michele Emiliano, l’assessore alla Qualità dell’Ambiente Domenico Santorsola, l’assessore Loredana Capone con delega al Turismo e Beni Culturali, nonché i dirigenti e loro strutture. Audizione fissata il 14 luglio ed il giorno prima annullata con una laconica comunicazione a data da destinarsi.
Sono trascorsi quaranta giorni da quella circospetta e-mail partita dalla Regione, e mentre per altre emergenze la V commissione pur con la canicola agostana è stata convocata, per Grottelline tutto resta nel limbo. Mentre una parte della Storia di Puglia potrebbe sparire in parte o del tutto. Uno scempio e uno scippo per il territorio di Spinazzola e Poggiorsini che potrebbe invece essere rilanciato attraverso la sua valenza storica, offrendosi anche come punto di interesse con l’appuntamento di Matera 2019.
Ma fa caldo, meglio restare ancora un po’ sulle rive del mare o al fresco della montagna. Tranne se a scuotere questa volta l’apatia della politica non intervenga ancora una volta la magistratura come successo già in passato in difesa dell’area archeologica neolitica o direttamente la Sovrintendenza decisa a estendere la tutela su tutta l’area, richiamando chi proposto a garantire la tutela del patrimonio nazionale. Dovesse succedere anche questo per Grottelline dopo quanto già documentato in questi anni, sarebbe un ennesimo capitolo della sua sempre più intricata Storia.
Cosimo Forina
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