Si
è conclusa la
quarta edizione di “Pennelli
e Parole” svoltasi
a Trani con grande affluenza di pubblico e addetti ai lavori del
mondo dell’arte e della cultura che hanno apprezzato le opere di
questa collettiva, tra le quali spiccano quelle della canosina Sabina
Princigalli.
Il
suo percorso artistico comincia da autodidatta con la determinazione
di chi sa ciò che vuole e sa lavorare per ciò in cui crede. Per
vari anni sperimenta cromie, tecniche e materiali, alla ricerca di un
proprio stile personale. In seguito intraprende un percorso di studio
del verismo con l'ineguagliabile maestro d'arte Rocco
Bucci
e in seguito, con il maestro spagnolo Ruben
Belloso Adorna
per la tecnica del pastello.
Arte
molto apprezzata dal noto critico e storico dell’arte Giorgio
Grasso,
nonché braccio destro di Vittorio Sgarbi e coordinatore generale del
Padiglione Italia della 54ma edizione della Biennale di Venezia,
durante l’inaugurazione di “Pennelli
e Parole”.
L’artista
Princigalli trasferisce sulla tela il paesaggio della propria
interiorità, fatto di amore per la bellezza, la natura e la donna in
ogni sfaccettatura. Nei suoi paesaggi e nature morte si intravede uno
studio accurato della forma e della prospettiva, con una sapiente
mescolanza di colori dai quali le sue opere prendono corpo e forma,
divenendo arte.
Tra
i premi e le menzioni più importanti di Sabina Princigalli,
ricordiamo, il primo premio al concorso "Sinfonie d'Autunno"
promosso dall'Arsensum di Trani, nel 2012 e la selezione al concorso
"Notti d'Arte" di Bari con l'opera "Cuore affamato",
che le ha permesso di partecipare di diritto alla prima Biennale di
Bari e area Metropolitana, che vedrà tanti nomi illustri.
Maria
Teresa Alicino
Ufficio
Stampa
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