Tavola
rotonda organizzata dalla Funzione pubblica Cgil Bat in programma
mercoledì 19 ottobre 2016, a partire dalle ore 16.30, presso la Sala
Rossa del Castello Svevo di Barletta.
La
pubblica amministrazione al centro di una forte trasformazione: la
riforma del ministro Marianna Madia tende ad una generale
riorganizzazione dei servizi pubblici locali. Il corposo pacchetto di
norme prevede misure che dovrebbero valorizzare il lavoro pubblico al
servizio dei cittadini e dei loro diritti. Via libera, per esempio,
al rinnovo dei contratti dei dipendenti per il quale il governo
avrebbe stanziato 900 milioni circa. Una cifra importante ma
nettamente inferiore ai 7 miliardi in tre anni che i sindacati di
categoria avevano chiesto.
Anche
di questo si parlerà nella tavola rotonda su “La
pubblica amministrazione: esercizio dei diritti di cittadinanza”
organizzata dalla Funzione pubblica Cgil Bat ed in programma
mercoledì 19 ottobre
2016, a partire dalle
ore 16.30,
presso la Sala Rossa
del Castello Svevo di
Barletta.
Ad
introdurre i lavori sarà il segretario generale della Fp Cgil Bat,
Luigi Marzano.
Seguirà l’intervento ed i saluto del neo segretario generale della
Cgil Bat, Giuseppe
Deleonardis.
Animeranno il dibattito i contributi di Biagio
D’Alberto,
segretario generale Fp Cgil Puglia; Pasquale
Cascella, sindaco di
Barletta; Luigi
Fruscio, presidente
della Bar.Sa. di Barletta; Franco
Monopoli, dirigente
Inps Bat; Giuseppe
Pasqualone, direttore
generale Asl di Brindisi. Coordinerà la discussione Elvira
Zaccagnino,
direttrice edizioni “La Meridiana”. La discussione sarà conclusa
da Federico Bozzanca,
segretario Fp Cgil nazionale.
Sono stati, inoltre, invitati ai lavori il presidente della Puglia,
Michele Emiliano;
l’assessore regionale all’ambiente, Domenico
Santorsola; il neo
presidente della Bat, Nicola
Giorgino ed i sindaci
del territorio.
“Siamo
convinti – spiega Luigi Marzano, segretario generale Fp Cgil Bat –
che il rinnovo del contratto del pubblico impiego sia un fatto non
più rinviabile, unico strumento per garantire l’esercizio dei
diritti di cittadinanza e cioè servizi di qualità, più avanzati e
più vicini ai bisogni delle persone. L’intera categoria attende
ormai da troppo tempo”.
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