Monta
la rabbia a Trani tra gli imprenditori riuniti in pubblica assemblea.
Il pasticcio derivante dalla mancata realizzazione di una rotatoria
piuttosto che un ponte che consenta la possibilità di evitare di
arrivare fino a Trani o viceversa per poter raggiungere le proprie
aziende quindi percorrere quattordici chilometri per raggiungere
opifici che distano solo qualche chilometro dalle città, che prima
si raggiungevano in qualche minuto.
Unimpresa
Bat ha già affrontato pubblicamente il delicato tema ed anche a
Trani il Presidente Unibat Savino Montaruli si è intrattenuto a
lungo con operatori cogliendone tutte le legittime rimostranze
rispetto ad una penalizzazione che nessuno mai si sarebbe immaginato.
Le
istituzioni presenti nella sala gremita si sballottano responsabilità
che addirittura verrebbero a ricadere sulla vecchia Provincia di Bari
ora Città Metropolitana.
Due
complanari realizzate ed operative che si stanno mostrando
insufficienti al contenimento del traffico pesante anche a causa
delle ridotte dimensioni e molto pericolose.
Da
parte dei politici presenti in sala l’unica risposta giunta ė
stata la “speranza” che si possa ricercare finanziamenti per
realizzare qualcosa già previsto in progetto, stranamente mai
realizzato.
Montaruli
ha dichiarato: “ė impensabile che una progettualità attesa da
trent’anni possa oggi manifestare tali disagi al punto da sollevare
l’ira di centinaia di imprenditori oggi qui presenti. Una
leggerezza imperdonabile, frutto di assoluta mancata considerazione
delle imprese, che addirittura compromette quella stessa sicurezza
che era alla base del progetto costato una miniera di soldi pubblici.
Questa situazione è diventata una fortissima penalizzazione non solo
per le imprese dei vari settori presenti sulla tratta stradale ma per
l’intero territorio che rischia di nuovo oggi di vedere importanti
aziende migrare verso altre aree produttive con gravissime
ripercussioni per l’occupazione e per la nostra economia locale.
Questo è un progetto beffa per le imprese - prosegue Montaruli - e
non ha assolutamente alcun senso posto che i disagi che ne
deriveranno saranno ben superiori a qualsiasi beneficio che non
vediamo. Uno spreco di denaro pubblico ed un’opera indifendibile
costata ben venticinque milioni di euro che andrà solo a peggiorare
la situazione con alcuni chilometri da Andria verso Trani e viceversa
che non saranno mai interessati da questi lavori di allargamento
quindi anche una fortissima discriminazione. Aspettare lo
stanziamento di altro denaro per la costruzione del ponte o di opere
alternative sostitutive può significare l’illusione di qualcosa
che non si avvererà mai o si avvererà fra altri trent’anni quando
le aziende avranno già chiuso. Ė incredibile che non ci sia mai
stata in tutti questi anni alcuna concertazione tra gli Enti
interessati e gli imprenditori così come incredibile è lo stato di
inerzia di associazioni e sodalizi, completamente ignorati.
Un’ulteriore dimostrazione di un territorio scollato e
assolutamente disgregato.” - ha concluso Montaruli.
AREA
COMUNICAZIONE UNIBAT
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