MONTARULI:
“LA REGIONE CONTINUA A COMMETTERE ERRORI. LA QUESTIONE SALDI,
ULTIMA BEFFA DELL’ANNO. L’ASSESSORE CAPONE NON PUO’ CONTINUARE
A DIALOGARE SOLO CON CHI LE FA COMODO”.
In
Puglia l’anno non poteva che finire con le polemiche e questa volta
al centro del contenzioso c’è la questione saldi invernali 2017.
La Regione Puglia, infatti, ha inteso modificare la previgente
disposizione regolamentare pubblicando sul B.U.R.P. n. 119 del
19-10-2016 l’ennesimo REGOLAMENTO REGIONALE, il n. 10 del 18
ottobre 2016.
In
particolare la questione riguarda le vendite di fine stagione o saldi
di cui all’Art. 4 del medesimo Regolamento il quale prevede che per
l’inverno 2017 essi comincino il primo giorno feriale antecedente
l’Epifania (dunque il giorno giovedì 5 gennaio 2017) e durino per
la durata di trenta giorni quindi non più saldi fino al 28 febbraio,
come da tradizione, ma solo per trenta giorni quindi fino a venerdì
3 febbraio 2017.
Una
decisione unilaterale della Regione che non trova spiegazione alcuna
posto che si è levata altissima la protesta dei commercianti i quali
non condividono questa scelta di modificare in modo così radicale la
disposizione normativa stabilendo un periodo per nulla condiviso,
senza alcuna consultazione né da parte della medesima Regione Puglia
né tantomeno da parte di chi assurge al ruolo di voler rappresentare
gli interessi diffusi degli esercenti che evidentemente negano tale
rappresentanza prendendone apertamente le distanze ormai da anni.
Al
coro dei NO si aggiunge la voce autorevole dell’Associazione di
Categoria UNIMPRESA, esclusa ingiustificatamente dal tavolo di
concertazione regionale per il sol fatto di avere opinioni diverse e
di voler affermare i principi di condivisione e di concertazione
diffusa. Proprio il presidente dell’Associazione di Categoria e
Rappresentante di Settore Bari e Bat, Savino Montaruli, ha commentato
la decisione della Regione affermando: “dopo il pastrocchio fatto
con il Codice del Commercio giudicato addirittura illegittimo dalla
Corte Costituzionale; dopo l’altro pastrocchio con la Direttiva
Bolkestein mediante il recepimento di disposizioni giudicate
illegittime dal Garante della Concorrenza la Regione persevera nel
voler a tutti i costi distinguersi per provvedimenti non condivisi.
Come Associazione di Categoria abbiamo sollecitato da anni la
liberalizzazione della disciplina dei saldi o comunque la loro
rimodulazione secondo esigenze ed aspettative dei commercianti ma
anche dei consumatori che sono l’esatto opposto delle decisioni
regionali. Spero che l’Assessore Capone la capisca una volta per
tutte che così non può continuare ad andare avanti e che prima o
poi dovrà aprirsi al confronto negato. La Regione Puglia chiarisca
immediatamente la situazione e affermi i principi sanciti dalla legge
e dalla Costituzione italiana facendo si che un minimo di certezze
venga affermato anche nei confronti dei comuni disorientati.”
AREA
COMUNICAZIONE UNIBAT
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