Circa un’ora fa in
via Regina Margherita (più o meno all’altezza di via De Nicola)
una signora si è letteralmente buttata sotto una macchina. Ero nella
macchina dietro quella che ha “investito” la signora e ho seguito
molto bene il comportamento di quest’ultima. Il pedone camminava
sul marciapiede nella stessa nostra direzione e senza fermarsi né
guardare il traffico, con il viso coperto da un grosso cappuccio, ha
sceso il marciapiede nello stesso istante in cui la macchina dinanzi
a me riprendeva a muoversi dopo pochi secondi di sosta dovuti al
traffico. La macchina ha investito la signora che è caduta
ritrovandosi a terra con il corpo fra il davanti della macchina e lo
spazio fra la macchina ed il marciapiede. A quel punto il traffico si
è bloccato: il conducente della prima auto che procedeva in senso
opposto è sceso dall’auto per soccorrere la signora insieme ad un
altro paio di uomini accorsi immediatamente, mentre il conducente
dell’auto investitrice ha compiuto una manovra volta ad allargarsi
per evitare la signora e creare spazio. Invece di scendere dall’auto
e prestare soccorso (credo abbia accennato ad aprire lo sportello) ha
superato lentamente la signora e, cogliendo tutti di sorpresa, è
scappato, costringendo un signore a rincorrerlo. Non so se
quest’ultimo sia riuscito a memorizzare o meno targa e modello, io
posso dire che mi è sembrata un’utilitaria di colore blu modello
Matiz o qualcosa del genere. Non sto a discutere il comportamento
dell’investitore, ahimè senza colpa, che, se rintracciato, sarà
giustamente accusato di omissione di soccorso ma denunciare e aprire
una riflessione sulle reiterate e impunite violazioni del codice
della strada da parte dei pedoni a Barletta.
I pedoni per attraversare la carreggiata devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei soprapassaggi. Quando questi non esistono, o distano più di cento metri dal punto di attraversamento, i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con l’attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sè o per altri (art. 190 codice della strada). Chiunque viola le disposizioni dell’articolo citato è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25 a euro 100. A Barletta la stragrande maggioranza dei pedoni si sente in diritto di far tutto ciò che vuole così come la stragrande maggioranza dei conducenti perché siamo tutti sia pedoni che conducenti e la mancanza di rispetto e senso civico quando presente lo è in entrambi i ruoli. Questa forma di inciviltà viene ampiamente tollerata dal pedone quando per esempio un conducente accosta o parcheggia sulle strisce pedonali e dal conducente che tollera chi attraversa dove meglio crede, magari diagonalmente. Però se in pochi casi i conducenti sono “costretti” dai vigili urbani a porre fine alla violazione, i pedoni sono esenti da qualsiasi sanzione e vagano per le nostre strade come anime in preda ad allucinazioni. Mi rammarica molto il comportamento del conducente dell’auto investitrice soprattutto per la disumana e criminale azione di mancato soccorso ma anche per aver perso un’occasione utile a creare nella nostra città un importante precedente sulle responsabilità dei pedoni, del quale sarei stata volentieri partecipe.
I pedoni per attraversare la carreggiata devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei soprapassaggi. Quando questi non esistono, o distano più di cento metri dal punto di attraversamento, i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con l’attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sè o per altri (art. 190 codice della strada). Chiunque viola le disposizioni dell’articolo citato è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25 a euro 100. A Barletta la stragrande maggioranza dei pedoni si sente in diritto di far tutto ciò che vuole così come la stragrande maggioranza dei conducenti perché siamo tutti sia pedoni che conducenti e la mancanza di rispetto e senso civico quando presente lo è in entrambi i ruoli. Questa forma di inciviltà viene ampiamente tollerata dal pedone quando per esempio un conducente accosta o parcheggia sulle strisce pedonali e dal conducente che tollera chi attraversa dove meglio crede, magari diagonalmente. Però se in pochi casi i conducenti sono “costretti” dai vigili urbani a porre fine alla violazione, i pedoni sono esenti da qualsiasi sanzione e vagano per le nostre strade come anime in preda ad allucinazioni. Mi rammarica molto il comportamento del conducente dell’auto investitrice soprattutto per la disumana e criminale azione di mancato soccorso ma anche per aver perso un’occasione utile a creare nella nostra città un importante precedente sulle responsabilità dei pedoni, del quale sarei stata volentieri partecipe.
Sabrina Salerno
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