Non
sembrano poter prendere pace i risparmiatori italiani. Neanche quelli
delle Poste, considerato tradizionalmente fortino di assoluta
sicurezza dei propri risparmi, dopo le drammatiche performance
di quattro fondi immobiliari le cui quote sono state collocate una
decina di anni fa dagli uffici sparsi su tutto il territorio
nazionale.
Dopo
i noti casi bancari:
Etruria, Banca
Apulia, Banca Popolare di Bari, Mps, si apre un altro caso di
“risparmio tradito”.
Ma
quali sono i fondi coinvolti da queste ingenti perdite? Si tratta dei
fondi Invest Real Security, Obelisco, Europa Immobiliare 1 e Alpha
collocati da Poste Italiane fra il 2002
e il 2007.
All’epoca furono collocati
con quote da 2 da 500 euro l’una,
non elevate e
dunque molto appetibili per la clientela tipo di Poste Italiane. In
totale furono raccolti 850 milioni di euro in 340mila quote.
Il
caso emblematico è rappresentato dal fondo Irs che è stato il primo
ad aver chiuso i conti il 31 dicembre 2016 (dopo tre anni di
proroga). Alla chiusura le quote da 2.500 euro si sono quasi
polverizzate: la società
di gestione del fondo,
la Investire Sgr del gruppo Finnat – che
gestisce anche Obelisco – ha
spiegato che distribuirà
agli investitori appena
390 euro.
Quindi attualmente
la perdita si aggira intorno
all’80%
di quanto inizialmente investito.
Quali
i motivi di questo crollo? Facile. La crisi. In particolare del
mercato immobiliare. Infatti questi fondi raccolgono i capitali dai
risparmiatori e comprano immobili per ristrutturarli e affittarli
oppure per rivenderli. Il crollo del settore è stato determinante,
anche perché sono
proprio le case nuove a calare più delle esistenti e dunque a
rendere poco redditizio il principale ambito di rendimento dei fondi,
lasciando quegli edifici invenduti o prossimi alla svendita.
Si
facciano alcuni esempi. Il fondo Irs ha incassato drammatiche
minusvalenze dalle vendite di un centro commerciale di Andria e di
uno di Bologna per 14,2 e 11,9 milioni di incassi in meno.
Ma
chi ci ha guadagnato? Naturalmente le società
di gestione. Per
l’Invest
Real Security e Obelisco la Investire Sgr, società
del gruppo Finnat. Per
Europa Immobiliare 1 la Vegagest Sgr e per Alpha la Fimit Sgr. Queste
società,
a loro volta partecipate da istituti creditizi e società,
hanno incassato commissioni annuali
fra lo 0,8% e l’1,8%
del valore del fondo.
Veniamo
ai rimborsi. La
volontà è quella di avviare nel breve periodo iniziative in favore
dei clienti che hanno sottoscritto al tempo il fondo immobiliare Irs,
scaduto il 31 dicembre 2016, con l’obiettivo
di risaldare, ancora una volta, il
rapporto storico che Poste
Italiane ha con i cittadini, fondato sulla trasparenza, sulla fiducia
e sull’affidabilità.
Insomma, quel fondo dovrebbe essere rimborsato nella misura della
quota di capitale mancante. Ma come quello anche gli altri in
scadenza, se dovessero chiudersi con pessime performance. Intanto
l’ADOC chiede garanzie più chiare e chiamano in causa Consob e
Banca d’Italia.
Marilena
Berardino
Responsabile
Adoc
Andria - Corato - Trani
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