(Patrizia
Tomaselli,
Segretario-Sandro
Anelli,
Coordinatore)
Perdita
dell'autonomia e militarizzazione del corpo dei vigili del fuoco, i
cui servizi saranno coordinati, in condizione subalterna, dai
prefetti. Questo è quanto trapela della bozza di riforma che il
Dipartimento sta elaborando: una riforma che stravolge il Corpo dei
vigili del fuoco, trasformandone natura e funzioni.
Il
progetto, predisposto proprio nei giorni in cui tutta la nazione
acclamava all'impegno e alla dedizione dei vigili del fuoco, in
servizio a Rigopiano, sarebbe contenuto nella bozza condivisa dal
Sottosegretario agli Interni Giampietro Bocci e dal Capo Dipartimento
Prefetto Bruno Frattasi.
Il
testo dovrebbe tradursi in uno dei decreti legislativi della delega
più generale c.d. Madia, che tra i suoi obiettivi ha appunto la
modifica dell’Ordinamento del Corpo dei Vigili del Fuoco.
Di
fatto, il Corpo Nazionale perderebbe del tutto la propria autonomia
per essere assoggettato al potere dei prefetti.
Attualmente
il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, inserito in uno dei
Dipartimenti del Ministero dell’Interno, ha una guida a due teste,
paritaria: il Capo del Corpo, un tecnico, oggi ing. Gioacchino Giomi
e il Capo Dipartimento, un Prefetto, oggi Frattasi, figura che
verrebbe superata dalla riforma.
La
riforma in bozza, per altro, è stata perfezionata solo riguardo la
parte prefettizia, con la collaborazione del Sottosegretario Bocci,
senza alcun apporto dei vertici tecnici del Corpo dei Vigili del
Fuoco, a conferma della condizione di subalternità a cui si vuole
ridurre il Corpo.
La
riforma su cui si sta lavorando dunque toglierebbe definitivamente
l'autonomia ai vigili del fuoco, determinando la perfetta
militarizzazione del Corpo.
La
Fp CGIL rigetta completamente l’intero impianto del decreto che
riduce le lavoratrici e i lavoratori a bassa manovalanza nelle mani
dei Prefetti e che pone gli operatori del soccorso in una posizione
di subalternità intollerabile.
Tutto
l’Ordinamento appare un insieme confuso di norme che nulla hanno a
che vedere con il fine ultimo del lavoro dei Vigili, che è, e
rimane, il soccorso alle popolazioni in un sistema di protezione
civile integrato e all’avanguardia e l'assistenza alla collettività
su tutto il territorio nazionale in caso di emergenza o per il
soccorso tecnico urgente.
Respingendo
al mittente la nuova bozza, i Vigili del Fuoco chiedono di essere
ascoltati dal Governo. La FP CGIL lancia inoltre un appello a tutti i
parlamentari pugliesi affinché la politica si riappropri di un ruolo
di mediazione ottimale tra le istanze dei lavoratori e i bisogni dei
cittadini.
Affinche’
questo grido di allarme non rimanga inascoltato, in nome della
sicurezza dei cittadini e della tutela dell’autonomia del Corpo.
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