MARTEDI’
SARANNO IN MIGLIAIA A PRESIDIARE MONTECITORIO DOVE SI DECIDERA’
DELLA PROROGA E BLOCCO DEI BANDI.
I
pullman che porteranno centinaia di ambulanti delle province Bari e
Bat, in partenza da Bari,
Bitonto, Bisceglie ed Andria
verso Roma, si rimettono in moto. L’organizzazione
è la stessa del 28 settembre, data storica che ha segnato un momento
di transizione fondamentale con la caduta della millantata
rappresentanza che, senza delega né contezza si è appropriata delle
facoltà vitali di un’intera categoria che rischia di svanire nel
nulla nel giro di pochissimo tempo, con la perdita di tutti i diritti
acquisiti nel corso degli anni grazie all’acquisto di rami
d’azienda da esercitarsi sui relativi posteggi che si vorrebbero
mettere a bando per poi riassegnarli in modo del tutto inopportuno o
addirittura sopprimere, con il risultato di un’autodistruzione dei
mercati tradizionali cittadini, con ripercussioni sui consumi,
sull’economia nazionale e sulla storia culturale del nostro Paese.
Dopo
sei lunghissimi anni di silenzio da parte di chi ha preteso di
appropriarsi della rappresentanza e di portarla sui tavoli di
concertazione nazionali dove, nel contesto malvagio di una strategica
architettata ad hoc in Europa, si stavano per demolire diritti e
principi inviolabili perché riconosciuti dalla legge, Martedì
14 febbraio
prossimo, a
Roma
si voterà il provvedimento di conversione in legge del decreto-legge
30 dicembre 2016, n. 244 (Milleproroghe)
recante proroga e definizione dei di termini. Un decreto già firmato
dal Governo
italiano
e dal Presidente
Mattarella
che, su sollecitazioni delle Organizzazioni del 28 settembre, è
intervenuto sul tema appena in tempo per stabilire una proroga della
scadenza delle concessioni di due anni, in modo da consentire gli
approfondimenti che mai sinora erano stati fatti con colpevole
leggerezza e gravissime conseguenze che con il Milleproroghe
sarebbero evitate per poi addivenire alla definitiva estromissione
del commercio sulle aree pubbliche dalla Direttiva, esattamente come
hanno fatto tutti gli altri Stati europei, in primis l’Olanda,
quella del signor
Bolkestein.
Gli
Ambulanti dunque si organizzano ancora e lo fanno i più organizzati
ed i più attivi ed operativi cioè gli aderenti a CasAmbulanti
Italia
le cui delegazioni, in centinaia, partiranno la notte di lunedì per
essere puntuali Martedì
mattina
a Montecitorio
per farsi sentire e per seguire il lavori della Commissione che dovrà
semplicemente recepire la proroga così come inserita nel decreto
Milleproroghe, rigettando qualunque ipotesi di modifica. Una nutrita
Delegazione sarà a Roma già nel pomeriggio di Lunedì
13 febbraio
al raduno programmato nell’area antistante il Pantheon.
Il
Presidente CasAmbulanti Italia, Donato
Gala,
caricatissimo, ha ringraziato anticipatamente i fratelli soci
CasAmbulanti che hanno aderito all’iniziativa e che partiranno per
Roma a manifestare per la propria dignità e per la difesa del
Diritto al Lavoro e alla Titolarità aziendale che altri hanno
tentato e stanno ancora tentando di demolire per consegnare il
settore nelle mani delle multinazionali e dei policollusi già in
odore di grandissimi affari. Gli fanno eco i Presidenti delle
Delegazioni CasAmbulanti Bisceglie, Vincenzo
Todisco
e quella di Andria, Nicola
Cannone
i quali ribadiscono il loro orgoglio di aver contribuito a costruire
un sodalizio la cui sostanza, rappresentatività e aggregazione sono
elementi unici nella storia della Categoria e che non si riscontrano
né mai si sono riscontrati altrove.
Unitamente
agli Ambulanti di CasAmbulanti si sposteranno in pullman ed in auto
private anche le delegazioni delle Associazioni
Batcommercio2010/C.N.A.
Puglia,
Unimpresa
Bari e Bat
e A.C.A.B.
(Associazione
Commercianti Ambulanti Bat), guidate dai Presidenti Vincenzo
Berardino,
Savino
Montaruli e Giacinto Capogna.
Intanto
continuano a giungere ai senatori impegnati nel vicenda le mail
contenenti i seguenti messaggi:
“I piccoli commercianti ambulanti sono stati inseriti erroneamente nella Direttiva Servizi Bolkestein. Per dar modo di far uscire definitivamente la Categoria da questa normativa che precarizza il lavoro senza reciprocità con il resto di Europa, Le chiediamo di confermare il testo del 30 dicembre 2016, senza alcuna modifica. Stop a tutte le procedure selettive, anche l'Anci lo chiede per non rischiare il caos amministrativo in tutto il Paese. Il lavoro non può essere una ruota della fortuna. Grazie per il suo contributo che sarà reclamizzato e diffuso anche via social, a tutte le oltre 200 mila imprese e famiglie interessate.”
F.to
Federazioni e Associazioni 28
settembre.
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