Dopo
la nostra denuncia pubblica dello scorso 10 marzo, non potendo
replicare di fronte ad una realtà talmente evidente e drammatica,
qualcuno ha pensato bene di intervenire tempestivamente e mettere una
toppa, neanche a colore, sul disastro.
Un
esercito di lavoratori è prontamente intervenuto per mascherare il
disastro coprendo le buche di ridicolo con materiale che non si
capisce neanche cosa sia e che siamo certi alla prossima
pioggerellina sarà spazzato via per far tornare tutto come prima, se
non peggio.
La
politica dell’improvvisazione, del maldestro e del pressapochismo
continua a regnare nella città di cartapesta dove la realtà viene
mascherata dal virtuale.
Se
avessero fatto quella ridicola riparazione in una strada del centro
cittadino, magari in piazza Marconi o in Piazza Trieste e Trento cosa
si sarebbe detto? Tutti avrebbero gridato allo scandalo mentre quando
accade nel nostro quartiere emarginato, scucito dalla città,
impoverito, maltrattato, trascurato, dimenticato, sfruttato e
violentato nessuno apre bocca. Tanto non siamo degni di essere
valutati più di quel rattoppo che non fa certo onore a chi vorrebbe
fregiarsi di meriti che non ha e che non ha mai avuto e addirittura
utilizzarli per fare salti della quaglia.
No,
essere presi in giro proprio no. Non ci stiamo e non ci accontentiamo
di essere ridicolizzati, banalizzati o addirittura derisi.
Quei
rattoppi non vanno per niente bene e sono una gravissima offesa alle
migliaia di abitanti del quartiere ed all’intera comunità.
Siamo
certi che dopo di noi saranno in tanti, anche le istituzioni sociali
del quartiere ad indignarsi e a smetterla di giustificare sempre
tutto quello che accade qui.
Ora,
dopo i rattoppi cosa dobbiamo aspettarci? Quale sarà il prossimo
intervento pre-elettorale che è stato predisposto ad hoc per
prenderci di nuovo per i fondelli?
Se
proprio devono fare altri lavori come questi, li facciano di notte,
con i lampioni già spenti, almeno non li vediamo in faccia e
l’invito non è ai lavoratori che eseguono gli ordini ma a chi li
fa eseguire.
Il
Presidente: Pietro Carnicelli
Il
Segretario: Riccardo Anzioso
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