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giovedì 6 aprile 2017

CANOSA DI PUGLIA : "I cittadini pagano per servizi che non ricevono e l'amministrazione non effettua i controlli"

"L'assessore Piscitelli si vanta del raggiunto accordo tra la Sangalli e la Ecolife, in base al quale alla prima restano in carico gli operai addetti alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti e la seconda continuerà a gestire l'isola ecologica. Si tratta, per chi non lo sapesse, della semplice attuazione di una condizione obbligatoria contenuta nel contratto di appalto: piuttosto che vantarsi, Piscitelli dovrebbe semmai rendere conto ai cittadini del perché tale previsione sia rimasta finora inattuata. E dovrebbe spiegare ai canosini perché le attività della ditta a cui è affidata la pulizia di Canosa non vengono sottoposte ad alcuna verifica. Eppure di verifiche ce ne sarebbero da fare: la maggior parte delle strade non vengono spazzate, la città è sporca, checché ne dica l'assessore, che evidentemente vive in un'altra città, lavorano 10 dipendenti in meno di quelli previsti dal capitolato di appalto, e per le mancate ore erogate per lo spazzamento la Sangalli sta risparmiando circa 42 mila euro al mese. Ma c'è di più: sembra che i lavoratori della Sangalli da gennaio facciano a turno una settimana di ferie forzate al mese e che il lunedì e il venerdì svolgano turni di lavoro di 12 ore. Inoltre, sembra che la ditta utilizzi su altri cantieri alcuni dei dipendenti destinati alle attività di pulizia di Canosa. Ma per l’amministrazione va tutto bene: il sindaco continua a sostenere che la città è pulita e che sul contratto il comune, non essendo parte attiva, non può intervenire. Secondo La Salvia, i canosini dovrebbero solo continuare a pagare per servizi che non ricevono". Così il consigliere e candidato sindaco Cosimo Pellegrino è intervenuto sulla questione dei rifiuti e delle tariffe TARI per il 2017.

"La tassa sui rifuti - ha spiegato Pellegrino - è stata aumentata senza che vi fosse un Piano Economico Finanziario controllato dai revisori dei conti, che noi tutti paghiamo profumatamente proprio per esercitare i controlli e quindi tutelarci, ma l’assessore e il Sindaco La Salvia si fidano a prescindere, a quanto pare. Peraltro, la mancanza di sanzioni per le inadempienze della Sangalli, che sono tantissime, si traduce in un danno economico per i canosini, cui viene però chiesto di pagare di più".

A proposito della Sangalli, Pellegrino ha rilevato anche che "questa amministrazione, nonostante più volte da me sollecitata, non ha verificato a quanto ammontano gli effettivi introiti della Sangalli provenienti dalla vendita della raccolta differenziata: una verifica che servirebbe ad accertare se - come a me risulta - dette entrate siano superiori ai 300 mila euro forfettari che vengono riconosciuti oggi al comune, e che potrebbe indurre l'amministrazione a cambiare la relativa clausola contrattuale a beneficio delle tasche dei cittadini".

"Strano - ha notato Pellegrino - che su argomenti così importanti non ci sia nessun intervento da parte degli altri candidati sindaci: probabilmente non hanno interesse a tutelare i lavoratori e i cittadini. Continuo ad avere la sensazione che ci sia un accordo per creare un'amministrazione di larghe intese, utile solo a spartirsi le poltrone e non a fare gli interessi dei cittadini".

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