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News dalle Città della BAT

mercoledì 3 maggio 2017

BARLETTA : SULL’AREA DELL’EX-CARTIERA IMPORRE IL VINCOLO DI INEDIFICABILITA’

Solo nella città di Barletta può avvenire che per accertare la strage di ulivi (ben 646 ulivi tagliati con oltre 80 anni di vita) avvenuta sull'area della ex cartiera ci vogliano da parte degli organi competenti ben 73 giorni, con il risultato finale di aver sanzionato i proprietari dell'area con una multa ridicola di 32.000€.
A questo punto sorge spontanea una domanda: come mai la Polizia Municipale, la Forestale, allertati dai cittadini durante le operazioni di taglio non hanno bloccato i lavori per accertare eventuali illeciti, invece di far completare quello scempio ambientale?
La risposta a questa domanda sta nei soggetti proprietari dell'area e nella loro capacità di influenzare e dettare l'agenda politica locale.
Altrimenti non assisteremmo al completo silenzio su questa vicenda dell'amministrazione  Cascella e di quasi tutta la classe politica, compresi quei consiglieri di centro-destra che sono solo buoni a dare la caccia al "negro" quando questi commette un reato come qualsiasi altro cittadino, e girarsi dall'altro lato quando i reati vengono commessi dai cosiddetti "colletti bianchi".
E' una vecchia storia su cui ormai centro-destra e centro-sinistra hanno fatto le loro fortune politiche, essere forti con i deboli e deboli con i forti.
Dopo questa sanzione ridicola i proprietari potrebbero decidere di spianare completamente l'intera area cancellando qualsiasi presenza di essenza arborea, trasformando completamente lo Sky-line di quel tratto di costa.
Avevamo già scritto in un precedente comunicato che l'abbattimento degli ulivi sull'area dell'ex cartiera da parte di una classe padronale sempre più avida di mettere a profitto pezzi importanti di territorio era un messaggio alla popolazione per prepararli ad una nuova ondata di cemento a pochi metri dal mare.
La sanzione di 32.000€ comminata dai carabinieri e' stato un "incidente di percorso" già previsto dagli interessati.
La partita importante ora si gioca sul terreno della cosiddetta riqualificazione di quell'area anche in virtù dell'approvazione del nuovo PUG dove, nonostante le smentite del Sindaco Cascella e dell'assessore Pelle, si prevedono nuove ondate di cemento.
Per questo oggi e' necessario portare avanti una battaglia per impedire una nuova speculazione sull'area della ex cartiera, partendo dalla necessità che i movimenti, i cittadini debbano proporre alla classe politica di tutelarla come bene comune, attraverso l'imposizione di un vincolo di inedificabilità.
Questo percorso permetterebbe ai cittadini di potersi esprimere su questioni che riguardano la spoliazione e la privatizzazione delle città, dove la ricchezza sociale detenuta dai comuni(territorio, patrimonio pubblico, beni comuni e servizi) è nel mirino ormai da tempo degli interessi finanziari e immobiliari.
Basti pensare che la Deutsche Bank ha quantificato questa ricchezza in 571 miliardi di euro, da mettere sul mercato e subito disponibile nelle mani dei privati per il loro tornaconto personale, con i cittadini che in futuro non avranno nessun controllo e nessuna voce in capitolo sugli asset strategici delle loro città.


Alessandro Zagaria -Collettivo EXIT

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