In queste ore a Trinitapoli si è aperto un grosso dibattito on-line per un post del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Francesco Marrone il quale recita : "Le prostitute della politica casalina in visita a Roma, probabilmente a rendere conto al loro pappone per i voti comprati per lui.
P.s. naturalmente si sta parlando di prostitute intellettuali, anche perché per fare quella classica devi essere bella."
Desideriamo esprimere la nostra piena solidarietà a Maria Andriano, Anna Maria Tarantino e Filomena Bruno. Siamo di fronte ad una questione morale ormai alla deriva che lede l'onore e la dignità anche delle Istituzioni e a cui bisogna mettere freno. Il consigliere Marrone non è degno di essere seduto su quei banchi...DIMETTITI!"
P.s. naturalmente si sta parlando di prostitute intellettuali, anche perché per fare quella classica devi essere bella."
Subito la risposta di una parte del PD tramite l'acount Facebook nel quale si legge : "Sdegno per il post su facebook del consigliere comunale del movimento 5 stelle Francesco Marrone che con una volgarità inaudita offende le donne impegnate in politica. Il riferimento è chiarissimo alle nostre Maria Andriano, Anna Maria Tarantino e Filomena Bruno che si sono recate a Roma proprio due giorni fa, dopo le votazioni per le Primarie PD. Mai un rappresentante eletto dai cittadini di Trinitapoli ha toccato un livello così basso e non ci possono essere giustificazioni. Questa è la politica del portavoce del movimento 5 stelle? D'altronde il linguaggio del capo è quello.
Tutti coloro che condividono e commentano a favore del post sono complici di questa gravissima vergogna sessista!Desideriamo esprimere la nostra piena solidarietà a Maria Andriano, Anna Maria Tarantino e Filomena Bruno. Siamo di fronte ad una questione morale ormai alla deriva che lede l'onore e la dignità anche delle Istituzioni e a cui bisogna mettere freno. Il consigliere Marrone non è degno di essere seduto su quei banchi...DIMETTITI!"
In pratica chi scrive il post dell'account del PD identifica nelle persone di Maria Andriano, Anna Maria Tarantino e Filomena Bruno i destinatari del post.
Al momento ci si divide tra chi sostiene che Marrone parlava di prostituzione intellettuale come Mourinho e chi invece ritiene che Marrone si riferisse al vero senso della parola.
Ma si può affermare con certezza che la vera questione rispetto all'accaduto è un'altra. Come sempre a Trinitapoli (anche quando le offese arrivavano da altre sponde) si ragiona tirando in ballo la parola “solidarietà” per far leva sull’emotività del momento. Come sempre - e questo impedisce la ricerca reale di una soluzione - si propongono ricette inattuabili e che hanno un retrogusto amaro, quando non pericoloso. Infatti chiedere le dimissioni di Marrone a che serve ? Lui ha già spiegato che si riferiva a prostituzione intellettuale.
A volte la volontà di alzare i toni è necessaria perché la gara è a chi la spara più grossa, a chi fa più proselitismo e ovviamente il proposito finale non è trovare una soluzione ai problemi dei cittadini, ma lasciare tutto com’è. Ché, detto tra noi, quando le cose vanno male sono in molti a stare bene. Ed ecco la nuova reale e pressante urgenza ed emergenza democratica: Gli insulti su internet tramite social alle donne impegnate in politica. Non fraintendete il mio tono, è effettivamente un problema che esiste e non va sottovalutato, ma la sua risoluzione non si chiama solidarietà.
L’ho presa larga, per dire che non ci si può indignare solo a volte, non si può difendere le buone maniere una volta si e una no. Si deve trovare, insieme un modo per dire basta a questo modo di fare politica. Certo è difficile di questi tempi, ma con i contenuti queste cose non troverebbero spazio. Senza contenuti la politica si riduce a questo, un nulla mischiato con niente. Infatti è di niente che stiamo parlando. Il vero modo per oscurare certa gente e sbatterla fuori dalla politica è occuparsi dei problemi della gente, in maniera costante e altruistica. Tutto qui...........se si produce risultati politici per la gente, agli avversari possiamo lasciare il gusto dell'insulto gratuito.
Michele Uva
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