Storia
di una grande occasione persa? Serve un tavolo con il Prefetto per
salvare la ricerca in agricoltura ed i lavoratori
Quella
del Centro ricerche Bonomo è la storia di una grande occasione per
la ricerca in agricoltura nella provincia di Barletta – Andria –
Trani orami persa, o quasi. Ma noi a questa idea non ci rassegniamo e
pensiamo invece al centro come ad una grande scommessa per il futuro,
esattamente come era nella volontà dei fondatori del ‘Bonomo’.
Mentre tutti tentano di minimizzare o di voltare la testa dall’altra
parte, noi continuiamo da un lato ad assistere a questo “spettacolo”
ma dall’altro a sollecitare le istituzioni affinché si intervenga.
“Sappiano
bene – commenta Gaetano Riglietti, segretario generale Flai Cgil
Bat – che stiamo parlando di un tema certamente complesso che deve
essere affrontato sotto tutti gli aspetti e da tutti gli attori, in
particolar modo dalle istituzioni più volte incalzati da questo
sindacato, non solo nell’ambito del dialogo, ma soprattutto al fine
di rilanciare con concretezza e lungimiranza una grande risorsa come
quella del Centro ricerche Bonomo che, ormai, l’incertezza politica
delle istituzioni mette fuori gioco; non solo i lavoratori dipendenti
ma anche la stessa struttura che ormai è abbandonata a se stessa”.
Quello
che sta succedendo al centro di ricerca nel settore agricolo di
Castel del Monte “è una sconfitta per un pezzo importante della
nostra economia, perché il settore dell’ortofrutta nella Bat,
rappresenta la punta più avanzata per la qualità dei suoi prodotti
e per le sue eccellenze nel comparto ortofrutticolo: dalle ciliegie
alle pesche, dalle cipolle alle carote e patate così come per le
diverse produzioni ortofrutticole della zona. Un indotto che genera
naturalmente n ritorno non solo in termini economici e di risorse ma
anche sul piano occupazionale, una grande valvola di sfogo per i
tanti e tantissimi operai agricoli presenti in questo settore
strategico. A fronte di tutto questo è delle tante aziende che
producono creando lavoro e indotto, pronte a scommettere
nell’innovazione, purtroppo non si assiste alla stessa volontà di
investire nella ricerca, e questo non agevola un percorso di rilancio
piuttosto porta dell’impoverimento del settore”.
“Ci
spiace constatare che ravvisiamo un atteggiamento di inconsapevolezza
delle istituzioni: puntare sulla ricerca, attività svolta dal
‘Bonomo’ negli anni significa puntare alla competitività. Per
questo riteniamo che il progetto di elaborazione già messo in atto
ma ancora a tutt’oggi bloccato non va nella giusta direzione,
perché pur rappresentando l’organizzazione del lavoro e
l’esperienza ventennale acquisita dai dipendenti del Centro
ricerche Bonomo sembra che non ci siano alternative per valorizzare e
garantire il rientro e l’occupazione dei lavoratori. Pensiamo –
conclude Riglietti - che sia giunto il momento, considerata
l’importanza della questione, di convocare un tavolo con il
Prefetto e con le istituzioni pubbliche, dal Presidente della
provincia al coinvolgimento dell’Assessore regionale
all’agricoltura e alle attività produttive per riprendere e
rilanciare l’elaborazione di una progettualità del Centro ricerche
Bonomo mirata alla valorizzazione della ricerca e al rientro dei
dipendenti considerato il notevole potenziale degli stessi”.
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