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News dalle Città della BAT

venerdì 9 giugno 2017

TRINITAPOLI : La democrazia chiede risposte e non insulti

Leggendo le dichiarazioni del sig. Piticchio segretario di Forza Italia e Vincenzo Brandi segretario di Direzione Possibile, rimaniamo basiti e preoccupati sia dai toni che dai contenuti aspri e gratuiti nei confronti dei due dirigenti del PD – Uva Michele e Giacinto Capodivento.
Il Pd di Trinitapoli vive un momento difficilissimo da tempo, come testimoniano diverse esternazioni di militanti storici. Prendiamo uno per tutti il Professor Donato Maggio. Il quale scriveva poco tempo fa, in una missiva inviata al segretario regionale Marco Lacarra così : “ Il partito è muto, spento desolato, sostituito da comitati elettorali di parte, nessun gazebo in piazza”.
Questa è la sintesi della situazione attuale in cui i nostri iscritti sono costretti a fare politica. I due responsabili di mozione Uva per Emiliano e Capodivento per Renzi , sotto nostro impulso hanno provato a scrivere alla segretaria Maria Andriano per cercar di far convocare un assemblea di partito urgente. La segretaria nonostante il documento è stato inviato da diversi giorni non ha risposto. Ma inspiegabilmente rispondono il sig. Piticchio e il sig. Brandi, con frasi sconclusionate e prive di fondamento sia politico che reale. Infatti ne il Dott. Uva ne il Sig. Capodivento sono stati candidati alle scorse elezioni comunali. Vogliamo chiarire che la consigliera Tarantino non è al centro di nessun dibattito interno al PD, anche perchè dal suo ingresso ad oggi non ha mai partecipato attivamente alla vita del partito. Anzi cogliamo l'occasione per invitarla all'assemblea che indiremo di imperio, oramai tramite una umiliante raccolta firme ( visto il silenzio della segretaria), a essere presente per contribuire anche lei a costruire una opposizione ferma e civile a questa maggioranza che tanto sta danneggindo la città. In conclusione riscontriamo con tristezza che i partiti non fanno più politica e sono degenerati in macchine del fango gratuite : questa è l'origine dei malanni di Trinitapoli.
Per noi iscritti al Partito Democratico la passione non è finita. Ma per gli altri, non vogliamo dar giudizi e mettere il piede in casa altrui, ma i fatti ci sono e sono sotto gli occhi di tutti. I partiti locali di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l'iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un "boss" e dei "sotto-boss".  Molti trinitapolesi, secondo noi, si accorgono benissimo del mercimonio che viene fatto, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Ma gran parte di loro è sotto ricatto. Hanno ricevuto vantaggi (magari dovuti, ma ottenuti solo attraverso i canali dei partiti e delle loro correnti) o sperano di riceverne, o temono di non riceverne più. Questa è la nostra visione della società locale. Ricordiamo inoltre che chi ricopre incarichi politici non deve solo apparire onesto, deve anche esserlo è viceversa. Chi è stato coinvolto in scandali di interesse pubblico, dovrebbe essere emarginato dalla vita pubblica e non premiato con incarichi di rappresentanza, che risultano umilianti per i rappresentati, che sappiamo essere brave persone. Speriamo che il Partito Democratico a Trinitapoli possa essere una faro per far riemergere la politica fatta da persone per bene.





Iscritti al Partito Democratico

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