Sono passati 90 giorni dalla riunione
in Provincia tra gli enti preposti al monitoraggio ambientale in cui
sono state riscontrate presenze nella falda e nel suolo di cromo,
cromo esavalente, nitrati, solfati, arsenico,piombo,berillio,zinco e
alluminio e dinanzi a questo disastro ambientale il neo assessore
all'Ambiente della Regione Puglia Caracciolo con un comunicato
informa la città che i dati saranno presentati con calma il prossimo
25 settembre, annunciando anche la seconda fase del monitoraggio per
individuare i responsabili.
Quindi tutti noi dovremmo aspettare
altri 47 giorni per conoscere finalmente quello che ormai è sotto
gli occhi di tutti, un disastro ambientale conclamato ormai da
anni(da noi denunciato con mobilitazioni e proposte) senza che le
istituzioni abbiano fatto nulla per fermarlo o arginarlo.
Inoltre l'assessore Caracciolo parla di
una seconda fase del monitoraggio per individuare i responsabili;
dobbiamo dedurre che colui che ha promosso queste indagini non ha
letto neanche il verbale visto che l'Arpa per quanto riguarda la
presenza di cromo esavalente afferma che questo viene prodotto nei
cementifici e che per i solfati viene chiamata in causa la Timac;
quindi alcuni elementi ci sono per l'individuazione dei responsabili.
Nulla però viene detto sulle azioni da
mettere in campo per fermare questo scempio; non sappiamo se saranno
mai fatte le bonifiche e soprattutto chi dovrà pagarle.
Senza dimenticare che ad oggi non è
mai partito il monitoraggio delle aziende insalubri( dove è previsto
il monitoraggio dell'aria mai effettuato) così come proposto dalla
delibera di iniziativa popolare promossa dal Forum Salute Ambiente e
approvata dal Consiglio Comunale(con lo stanziamento di 100.000
euro).
Su queste vicende come al solito si
eclissa un'amministrazione comunale a cui sembrano non interessare
questioni legate alla salute e alla salvaguardia del nostro
ecosistema; ma a tutto questo ormai siamo abituati.
Alessandro Zagaria- Collettivo EXIT
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