Una stretta di mano, il dono di un libro sulla storia di Margherita di Savoia e l’invito a trascorrere gratuitamente, a spese del primo cittadino, una vacanza a Margherita di Savoia. Si è chiusa, in maniera cordiale, l’incresciosa vicenda che ha visto protagonisti, loro malgrado, due coniugi italo-cubani, rifiutati dai proprietari di una casa vacanza che avevano già prenotato. Episodio stigmatizzato dal sindaco Paolo Marrano che, lunedì mattina ha voluto incontrare personalmente Cristobal Rojas e sua moglie Josephine per porgere le scuse personali e quelle dell’intera comunità margheritana.
“Quanto accaduto – ha ribadito il sindaco – è un episodio che mai si era registrato nella storia del nostro paese che, voglio sottolinearlo con forze, non è razzista”. Durante il colloquio, al quale ha preso parte anche l’assessore alle Attività produttive Michele Damato, è stato ribadito che proprio l’ospitalità e l’accoglienza sono due punti di forza sui quali Margherita di Savoia fonda la sua vocazione turistica. Il sindaco ha assicurato che saranno avviate tutte le procedure per verificare se i titolari della casa vacanza abbiano rispettato le norme che regolano il settore ma anche invitato i coniugi italo-cubani a trascorrere una settimana di vacanza gratuita: “Saranno miei ospiti a Margherita di Savoia” ha sottolineato Marrano. L’assessore Damato ha annunciato che, nel caso in cui la coppia di turisti deciderà di citare in giudizio i titolari della casa vacanza, l’Amministrazione comunale si costituirà parte civile “per il danno di immagine subito da questa vicenda nel pieno della stagione estiva”. Per i coniugi Rojas il caso è chiuso: “Quando ci hanno detto che non ci avrebbero affittato la casa vacanza, dopo aver pagato la cauzione, pensavano si trattasse di uno scherzo” ha raccontato il signor Cristobal. “Nonostante quello che ci è successo per noi Margherita di Savoia è una città bella e accogliente, dove continueremo a venire in vacanza”.
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