INAUGURATA LA CASERMA PRESSO L’EX
MERCATO ITTICO
È realtà
la nuova sede della Capitaneria di Porto. Le note dell’inno nazionale hanno
suggellato la cerimonia inaugurale – organizzata nel giorno del 74°
anniversario della resistenza che il presidio militare di Barletta oppose alle
truppe naziste, in un ideale collegamento tra il passato, il presente e il
futuro – con la consegna del tricolore al Comandante Pierpaolo Pallotti, e il
simbolico taglio del nastro da parte del vice Prefetto Vicario di Barletta
Andria Trani Rossana Riflesso, e di Antonio Fraddosio, figlio di Oberdan, che
aveva assunto il comando dell’Ufficio circondariale marittimo di Barletta dal
1950 al 1954. L’evento ha preso avvio con gli interventi del sottosegretario
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Umberto Del Basso De Caro,
del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio
ispettore Capo Vincenzo Melone, del sindaco Pasquale Cascella, del Presidente
della Provincia Barletta Andria Trani, Nicola Giorgino, e dell’assessore
regionale ai Lavori Pubblici, Annamaria Curcuruto, alla presenza di altre
personalità regionali, assessori e consiglieri comunali, operatori delle
attività marittime, rappresentanti di associazioni e cittadini.
I lavori di riqualificazione e
adeguamento per attrezzare l’ex mercato ittico a uffici della Capitaneria, sono
stati avviati nell’estate del 2015, finanziati dalla Provincia di Barletta
Andria Trani e dall’Amministrazione comunale che ne ha elaborato il progetto in
collaborazione con la Direzione Marittima di Bari del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti. La manutenzione ha interessato la struttura
interna ed esterna con la rifunzionalizzazione degli ambienti, dei servizi e
l’installazione di impianti tecnologici innovativi. Lo scorso luglio, è stato
siglato un protocollo tra l’Ente e la Capitaneria di Porto al fine di
“intensificare in ambito portuale e nelle zone di demanio marittimo i controlli
di polizia marittima, diporto nautico, tutela e difesa del mare, vigilanza,
pesca, protezione civile”, formalizzare la concessione in comodato gratuito
dell’immobile e “conferire, compatibilmente con le esigenze istituzionali,
ulteriore valore aggiunto alle proiezioni operative espresse nel più ampio
contesto dell’attività di controllo del territorio”.
Parole di approvazione per la
sinergia e la collaborazione dimostrata dagli enti pubblici sono state espresse
dal Presidente della Provincia Giorgino, che ha riconosciuto altresì
l’importanza del progetto di riqualificazione di un immobile storico della
città destinato alle attività di controllo del territorio della Guardia
Costiera.
Anche l’assessore regionale Curcuruto
ha sottolineato che "si tratta di un momento significativo non solo per
la città di Barletta: questo edificio, sintesi della sua memoria storica,
diventa un presidio a tutela del più vasto territorio valorizzando la risorsa
mare". L’Ammiraglio Ispettore Capo Melone ha richiamato il forte senso
civile dimostrato dal Capitano Fraddosio durante gli anni di comando del Porto
di Barletta e l’impegno profuso per il rilancio dell’economia portuale locale
nel difficile periodo del dopoguerra. Per il Sottosegretario Del Basso De Caro, "la nuova opera restituita a dignità e funzione pubblica, si collega
alle altre strutture organiche ai compiti che la Guardia Costiera svolge
tradizionalmente, fino a distinguersi anche in campo umanitario, e potrà dare
slancio al comparto della portualità italiana che, grazie alle riforme in atto,
punta a cogliere nuove opportunità nel sistema dei traffici
internazionali".
Il sindaco Cascella ha anzitutto
richiamato, nel suo intervento, il senso del dovere di Oberdan Fraddosio,
nonché il valore di tutti gli uomini che hanno contribuito ad elevare l’Ufficio
circondariale a Compartimento marittimo al servizio della risorsa marittima
della nuova provincia Barletta Andria Trani. Naturale è stato il collegamento
con la resistenza della città ai nazisti nel settembre del 1943. "Quando
si è dovuto individuare una scadenza che scandisse il tempo della consegna di
quest'opera alla Capitaneria di porto – ha rilevato il sindaco – è emerso con
prepotenza il significato di questo luogo. E ci ritroviamo qui proprio perché
non concepiamo la ricorrenza del 12 settembre come un rito sterile ma
intendiamo viverla come messaggio di consapevolezza delle difficoltà piccole e
grandi con cui una comunità deve misurarsi. Non è stato semplice recuperare
questo immobile che nella stessa architettura racchiude il tumultuoso divenire
del Novecento: progettato durante il fascismo, chiuso una ventina di anni fa e
lasciato decadere nel degrado, questo edificio oggi ritrova una funzione, un
ruolo, una prospettiva. C'è voluto il concorso di più istituzioni. Si sono
dovute recuperare risorse adeguate per affrontare le problematiche che sono
sempre nascoste dietro l'angolo dei procedimenti amministrativi. Ma oggi
possiamo tutti insieme offrire un buon esempio di cooperazione istituzionale,
di rigenerazione e di riqualificazione urbana, di servizio a una funzione
pubblica essenziale per la stessa crescita economica e sociale".
Corale è stato poi, in piazza
Monumento, l’omaggio delle autorità al monumento dedicato ai militari che hanno
perso la vita e alla lapide che ricorda il sacrificio dei vigili e dei
netturbini nel settembre del 1943. "È giusto dire in giornate come queste
– ha evidenziato il sindaco Cascella – che anche ricostruire qualcosa di utile
alla collettività costituisce una ragione di speranza per un futuro che onori i
valori della memoria".
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