Un episodio curioso sta avvenendo in queste ore a Trinitapoli, che rischia di far saltare gli equilibri interni alla maggioranza di centro-destra locale e provinciale.
In una nota stampa si legge che : "Cesare Tiritiello è il nuovo coordinatore di Noi con Salvini a Trinitapoli. La nomina è stata conferita ieri pomeriggio, nel corso di un incontro dibattito nella sede della Fabbrica del Futuro, il laboratorio politico del sindaco Francesco di Feo.
Presenti, il coordinatore provinciale del partito di Matteo Salvini nella Bat, Antonio Campana, unitamente al regionale, Rossano Sasso.
Il movimento post-leghista torna così ad organizzarsi, dopo aver sostenuto l’attuale sindaco in campagna elettorale, anche con la presenza in lista (ndr. Giovanna Mazzone)."
In un'altra nota rilasciata dal coordinatore locale (ndr.fino ad ieri) Piero Ivone che appoggiò la lista "Rinascita Trinitapolese 2.0 con la conferma di di Feo a Palazzo di Città” si legge in sintesi che il gruppo locale è totalmente all'oscuro di questa operazione, e che " Noi non accettiamo adesioni imposte dall'alto : altro che Movimento dal basso."
Inoltre la nota continua con toni molto duri arrivando ad affermare che si dissocia da tale operazione prendendone le distanze e mettendo in guardia lo stesso gruppo dirigente provinciale e regionale dalle conseguenze di tale passaggio unitamente alla inverosimile nomina del nuovo responsabile cittadino.
Durissimo l'affondo di Ivone : " Noi, dai giochini politici teleguidati del responsabile provinciale e regionale che ricordiamo hanno agito senza informare me coordinatore del gruppo locale, ne prendiamo le distanze. "
E poi chiude con una domanda : " Cosa c'è dietro questa operazione avvenuta a nostra insaputa ?"
Le ultime considerazioni sono di carattere tecnico-politico. Infatti Ivone lamenta la mancanza di passaggi trasparenti attraverso gli organi provinciali e locali, e si domanda il perchè di tutto questo. Inoltre rimanda la discussione agli ordini nazionali e prendendo le distanze da tale decisione presa sulla sua testa, dagli organi provinciali e regionali. " Che a questo punto dimostrano la propria incoerenza rispetto a quanto vanno predicando" conclude Ivone.
Questa operazione politica lascia molti punti interrogativi a cui non è semplice rispondere, ma sicuramente apre nuovi scenari. Infatti è comprensibile la delusione di Ivone che si sente scavalcato dai dirigenti, dopo aver aiutato il Movimento Noi con Salvini ad emergere a Trinitapoli.
Probabilmente al prossimo coordinamento provinciale tutti i coordinatori che sono nelle medesime condizioni di Ivone (nda senza consiglieri eletti), porranno il problema sul loro futuro. Una giustificazione possibile che i dirigenti potrebbero utilizzare, per chiarire il modus operandi attuato è : dimostrare che da questa operazione il Movimento Noi con Salvini di Trinitapoli ne esce rafforzato, ottenendo l'ingresso in giunta a Trinitapoli. Infatti non è da escludere che dopo questo passaggio doloroso ma obbligato, il Movimento ne ricavi un posto in giunta, magari al posto di Forza Italia. Ma su questo scenario, certezze non ci sono, anche se, con l'avvicinarsi dell'appuntamento elettorale le grandi manovre sono iniziate, e in questa partita a scacchi non è difficile prevedere quale pedina sarà "sacrificata", per ristabilire le gerarchie e gli equilibri.
In una nota stampa si legge che : "Cesare Tiritiello è il nuovo coordinatore di Noi con Salvini a Trinitapoli. La nomina è stata conferita ieri pomeriggio, nel corso di un incontro dibattito nella sede della Fabbrica del Futuro, il laboratorio politico del sindaco Francesco di Feo.
Presenti, il coordinatore provinciale del partito di Matteo Salvini nella Bat, Antonio Campana, unitamente al regionale, Rossano Sasso.
Il movimento post-leghista torna così ad organizzarsi, dopo aver sostenuto l’attuale sindaco in campagna elettorale, anche con la presenza in lista (ndr. Giovanna Mazzone)."
In un'altra nota rilasciata dal coordinatore locale (ndr.fino ad ieri) Piero Ivone che appoggiò la lista "Rinascita Trinitapolese 2.0 con la conferma di di Feo a Palazzo di Città” si legge in sintesi che il gruppo locale è totalmente all'oscuro di questa operazione, e che " Noi non accettiamo adesioni imposte dall'alto : altro che Movimento dal basso."
Inoltre la nota continua con toni molto duri arrivando ad affermare che si dissocia da tale operazione prendendone le distanze e mettendo in guardia lo stesso gruppo dirigente provinciale e regionale dalle conseguenze di tale passaggio unitamente alla inverosimile nomina del nuovo responsabile cittadino.
Durissimo l'affondo di Ivone : " Noi, dai giochini politici teleguidati del responsabile provinciale e regionale che ricordiamo hanno agito senza informare me coordinatore del gruppo locale, ne prendiamo le distanze. "
E poi chiude con una domanda : " Cosa c'è dietro questa operazione avvenuta a nostra insaputa ?"
Le ultime considerazioni sono di carattere tecnico-politico. Infatti Ivone lamenta la mancanza di passaggi trasparenti attraverso gli organi provinciali e locali, e si domanda il perchè di tutto questo. Inoltre rimanda la discussione agli ordini nazionali e prendendo le distanze da tale decisione presa sulla sua testa, dagli organi provinciali e regionali. " Che a questo punto dimostrano la propria incoerenza rispetto a quanto vanno predicando" conclude Ivone.
Questa operazione politica lascia molti punti interrogativi a cui non è semplice rispondere, ma sicuramente apre nuovi scenari. Infatti è comprensibile la delusione di Ivone che si sente scavalcato dai dirigenti, dopo aver aiutato il Movimento Noi con Salvini ad emergere a Trinitapoli.
Probabilmente al prossimo coordinamento provinciale tutti i coordinatori che sono nelle medesime condizioni di Ivone (nda senza consiglieri eletti), porranno il problema sul loro futuro. Una giustificazione possibile che i dirigenti potrebbero utilizzare, per chiarire il modus operandi attuato è : dimostrare che da questa operazione il Movimento Noi con Salvini di Trinitapoli ne esce rafforzato, ottenendo l'ingresso in giunta a Trinitapoli. Infatti non è da escludere che dopo questo passaggio doloroso ma obbligato, il Movimento ne ricavi un posto in giunta, magari al posto di Forza Italia. Ma su questo scenario, certezze non ci sono, anche se, con l'avvicinarsi dell'appuntamento elettorale le grandi manovre sono iniziate, e in questa partita a scacchi non è difficile prevedere quale pedina sarà "sacrificata", per ristabilire le gerarchie e gli equilibri.
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