Caro
Sindaco, se lunedì 25 settembre abbiamo inscenato una protesta in occasione
della presentazione dei risultati della seconda fase del monitoraggio, è perché
sappiamo bene che il tempo gioca a favore delle aziende insalubri, le quali
continuano indisturbate ad inquinare.
L’esposizione
dello striscione con su scritto “E’ troppo tardi per monitorare, è tempo di
bonificare” è stata chiaramente una provocazione per mettere in risalto il
fatto che ci sono voluti 4 mesi per presentare i risultati della seconda fase
del monitoraggio e che dopo quasi due anni dalla firma del protocollo da parte
di Regione, Provincia, Comune, Arpa e CNR non sono stati individuati i
responsabili del disastro ambientale che incombe sulla nostra città.
Durante
la presentazione nella sala rossa del Castello dei dati emersi, sia lei che gli
altri rappresentanti delle istituzioni avete volutamente sorvolato sul fatto
che, nella relazione che accompagna il monitoraggio, i responsabili delle
emissioni di alcuni agenti inquinanti presenti sono già stati individuati.
Ci
riferiamo ai nitrati, ai solfiti e alla presenza del cromo esavalente; per
questi agenti inquinanti la relazione punta il dito contro la Timac e la
Cementeria.
Infatti
non bisogna essere degli scienziati per comprendere che il cromo esavalente
viene prodotto dai cementifici; anche un ragazzino di scuola media potrebbe
venire a conoscenza di questo elemento; non a caso digitando la parola “cromo
esavalente” su google, vengono fuori link che affermano quanto già scritto.
Ma voi da questo punto di vista continuate a far finta di
nulla, anzi arrivate ad affermare che ci vorranno altri 2 anni per individuare
i responsabili, dimenticando un passaggio fondamentale, cioè che le aziende
insalubri l’anno prossimo inizieranno il loro iter per il rinnovo delle
autorizzazioni.
Sembra quasi che si voglia continuare a prendere tempo per
ritrovarci tra pochi mesi con i
giochi già chiusi, con le aziende che
avranno oramai fatto i loro investimenti e avranno ottenuto il rinnovo delle
autorizzazioni con il bene placet degli amministratori.
A quel punto i risultati finali del protocollo sul
monitoraggio sembreranno un ulteriore schiaffo in faccia ai barlettani, che
hanno pagato e continuano a pagare un prezzo altissimo fra discariche,
trattamento rifiuti e inquinamento industriale.
Lei, signor Sindaco,
nel suo intervento afferma che la protesta diventa sterile, strumentale e
demagogica se non si accompagna con la proposta.
Ha perso secondo noi
una grande occasione per rimanere in silenzio, visto che come Forum Salute
Ambiente abbiamo promosso due delibere di iniziativa popolare(con 1200 firme
raccolte) sulla strategia Rifiuti Zero e sul monitoraggio ambientale delle
aziende insalubri.
Le vogliamo
ricordare che lo scorso marzo il Consiglio Comunale ha stanziato 100.000 euro
per far partire il nostro monitoraggio, ma ad oggi non si è visto assolutamente
nulla; evidentemente lei percepisce le decisioni del Consiglio Comunale con
fastidio e sufficienza, sminuendo la centralità delle sue decisioni nella vita
politica cittadina.
Con la strategia
rifiuti zero chiusa in un cassetto e l’impossibilità di introdurre al posto
della tari la tariffa puntuale per far risparmiare i cittadini che fanno la
differenziata.
Dalle sue parole si
evince che tutti noi dovremmo dormire sonni tranquilli e fidarci di quello che
le istituzioni stanno mettendo in campo per tutelare l’ambiente e la salute dei
cittadini.
Ma di chi dovremmo
fidarci, di lei che non spende i 100.000 euro stanziati dal Consiglio Comunale?
Del direttore dell’Arpa Puglia l’ingegner Bruno che da dirigente della
Provincia Bat ha rilasciato alla Buzzi Unicem la VIA(Valutazione Impatto
Ambientale) per bruciare 65.000 tonnellate di rifiuti all’anno? Oppure del neo
Assessore all’ambiente della Regione Puglia Caracciolo che fino a due anni fa
negava l’esistenza di un’emergenza ambientale a Barletta, brillando per assenza
in Consiglio Comunale quando si è discusso di temi ambientali e che oggi ritroviamo alla testa di “manifestazioni
ambientaliste”.
Non ci
interessano le passerelle pre-elettorali, né le contrapposizioni sterili e fini
a sé stesse. Se protestiamo lo facciamo perché crediamo ancora, nonostante
tutto, nel conflitto e nella partecipazione democratica. Caro Sindaco, alla
fine del suo mandato lei tornerà a Roma, ma i responsabili materiali e
istituzionali dell’inquinamento saranno ancora qui, e dovranno rendere conto
prima o poi delle loro scelte scellerate.
Sandra Parente- Forum Salute Ambiente Barletta
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