Fortunato e Deleonardis:
“Centrato un obiettivo, andiamo avanti verso un accordo economico collettivo
nazionale”
Busta paga un po’ più pesante per i
collaboratori non subordinati dei call center: cento euro in più al mese a
partire dal nuovo anno, elevando l’indennità dagli attuali 450,00 a 550,00 euro
nelle more che si definisca a livello nazionale un accordo economico collettivo
nazionale ed un nuovo contratto. Il 2018 comincia in maniera positiva per gli
addetti delle aziende che instaurano rapporti di collaborazione coordinata e
continuativa aderenti all’associazione nazionale dei contact center
outsourcing, Assocall.
“Tutto è cominciato con la vertenza dei
lavoratori ADN call center di Bisceglie e Barletta”, spiegano Daniela Fortunato, segretario generale
Nidil Cgil Bat, e Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat. “A
partire dalla prima conferenza stampa fatta a luglio scorso nella nostra sede
di via Guido Rossa ad Andria, la partita che abbiamo giocato in questi mesi tra
sindacato, azienda e associazione di categoria ha portato alla firma di un
accordo molto importante che portiamo a casa consci del fatto che si tratta
solo di un primo obiettivo dal punto di vista economico raggiunto per questi
addetti”.
In data 20 dicembre, presso lo studio
professionale del prof. avv. Domenico Garofalo, firmato un verbale di accordo
finalizzato alla “regolamentazione dei
contratti di collaborazione coordinata e continuativa degli addetti ai call
center in outsourcing associati ad Assocall”. A siglare l’intesa per l’Assocall il presidente Leonardo Papagni,
per la Cgil Bat, Giuseppe Deleonardis e Daniela Fortunato per il Nidil Cgil Bat.
L’accordo segue alcune premesse ovvero che è in fase di avvio la trattativa
nazionale tra Assocall e sindacati per l’adozione di un accordo economico
collettivo nazionale di regolamentazione del rapporto di co.co.co impiegati
presso i call center in outsourcing; che sono stati attivati momenti di
confronto tar le parti finalizzati a concordare una disciplina applicabile
nelle more della stipula di un accordo economico collettivo nazionale e che i
tempi della conclusione della trattative nazionale non sono prevedibili. Detto
ciò, l’intesa avrà decorrenza dal primo gennaio del 2018 e scadrà non appena
sottoscritto l’accordo economico collettivo nazionale.
“Ma se da un punto di vista economico quello
appena siglato è il primo accordo del genere, nei mesi scorsi avevamo incassato
già altri due risultati con il riconoscimento ai lavoratori dei call center che
fanno parte dell’Assocall, delle libertà sindacali, un fatto tutt’altro che
scontato perché allo stato attuale non esistono normative specifiche in materia
di diritti sindacali riguardanti i collaboratori telefonici dei call center e
l’istituzione di un commissione bilaterale per dirimere le eventuali situazioni
di difficoltà che si dovessero creare”, concludono Fortunato e Deleonardis.
Michela
Alicino
Ufficio
stampa Cgil Bat
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