"Se i tempi di attesa in sanità sono
nettamente diversi tra prestazioni istituzionali e attività libero
professionale, il rimedio è la sospensione dell'attività libero
professionale. Questa disposizione è il fulcro di una proposta di legge che ho
depositato oggi per contenere il fenomeno delle lunghe attese per prestazioni
ospedaliere o territoriali. Si tratta di un rimedio che sceglie la
responsabilità competitiva, ponendo il problema a carico di tutto il sistema
sanitario e mettendo in "vetrina" le performance più virtuosa per
generare imitazioni."
Lo
comunica il Presidente della Commissione regionale bilancio Fabiano Amati,
sottoscrittore del Progetto di legge depositato oggi con oggetto "Misure
per la riduzione delle liste d'attesa in sanità. - Primi provvedimenti".
"Oltre
alla sospensione dell'attività libero-professionale nel caso di mancato
allineamento con i tempi dell'attività istituzionale, il progetto di legge
contiene pure l'istituzione per ogni ASL, per il Policlinico e per gli IRCCS,
del Responsabile Unico aziendale per le Liste d'Attesa (RULA), che si vedrà
riconosciuta la retribuzione di risultato solo se sarà in grado di raggiungere
gli obiettivi fissati dal Piano aziendale sulle liste d'attesa.
Si
propone, inoltre, l'istituzione del coordinamento regionale dei RULA, per
assumere iniziative utili a rendere omogenea - sull'intero territorio regionale
- la risposta sui tempi e a promuovere iniziative di supporto reciproco tra le
diverse organizzazioni ospedaliere per contenere fenomeni di particolare
criticità. Tale organismo dovrà essere presieduto dal Presidente della Giunta
regionale, perché è su questo argomento - prevalentemente - che i cittadini
misurano il grado di soddisfazione sull'offerta sanitaria, investendo di critiche
i politici anche quando i problemi non si annidano nelle iniziative di
amministrazione ma di esecuzione.
Infine è prevista l'adozione da parte della Giunta regionale, nel
termine di sessanta giorni, del Piano regionale per il governo delle liste d'attesa,
quale strumento organico per mettere in cantiere una lotta senza quartiere ai
tempi lunghi, che spesso finiscono per alimentare pregiudizi anche a carico di
ciò che funziona e pure bene."
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