“Il susseguirsi di operazioni delle Forze dell’Ordine sul più vasto territorio a contrasto della criminalità non può che rimandare alla improrogabile necessità di garantire la sicurezza e la legalità nella nostra città. – sostiene in una nota, il candidato sindaco dem Dino Delvecchio – Non si tratta esclusivamente di casi eclatanti, ma anche di tanti piccoli episodi che, nel loro insieme, rappresentano un ostacolo allo sviluppo del civismo.
Occorre quindi non solo reprimere e contrastare ma soprattutto prevenire ed educare.
Ben vengano allora iniziative come quelle dei ‘mini vigili’ promosse dal Comando di Polizia Locale per favorire, sin dalla giovane età il senso civico dei più piccoli, così come tutte le attività formative che si svolgono nelle scuole.
Queste sono le basi da cui non può però prescindere un consolidamento e uno sviluppo organico di sistemi e norme che possano disciplinare il ‘vivere civile’.
Sono stati installati negli ultimi mesi a Barletta apparecchi di videosorveglianza ma, evidentemente, non bastano.
Ogni cittadino deve potersi sentire sicuro nella propria città ecco perché si deve rafforzare questa rete contando anche sull’importante binomio pubblico-privato ovvero, i sistemi di videosorveglianza pubblici a servizio anche del privato e quelli del privato a supporto della collettività. Il tutto, disciplinato da un apposito regolamento.
Solo così ciascuno può sentirsi parte attiva di un cambiamento necessario a favore della sicurezza della comunità cittadina.
A questo, si aggiunga la necessità di rinforzare numericamente il personale della Polizia Locale, affinchè non si debba sempre ricorrere a soluzioni che solo in parte consentono di far fronte alla situazione con assunzioni a tempo determinato di un numero – pur sempre esiguo – di agenti.
E’ un problema certamente connesso alle risorse finanziare, ragion per cui bisogna individuare specifiche misure economiche che ne permettano una definitiva risoluzione. Perché vivere in una città più sicura è un diritto e fornire tutti gli strumenti per renderla tale un dovere”.
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