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News dalle Città della BAT

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venerdì 19 maggio 2017

BARLETTA : UNA LETTERA DEL SINDACO CASCELLA E DEI RAPPRESENTANTI DEL CONSIGLIO COMUNALE PER LA FERMATA DEL “FRECCIAROSSA”

"La città di Barletta vuole credere nelle potenzialità e nella prospettiva del più vasto territorio per avere fiducia nel domani. Per questo ci permettiamo di chiedere un incontro nel più breve tempo possibile con tutti i soggetti coinvolti per affrontare in modo convergente le problematiche aperte e individuare adeguate soluzioni".
È quanto si legge nella lettera che con il sindaco Pasquale Cascella è stata sottoscritta dal presidente del Consiglio comunale Carmela Peschechera, dai vice presidenti e dai capigruppo consiliari in occasione dell’ultimo Consiglio comunale, dando seguito a quanto già definito nella stessa sede lo scorso 24 marzo nella discussione su una interpellanza del consigliere Giuseppe Losappio. Questa volta, dunque, è l’intero Consiglio comunale a farsi carico della vicenda della fermata a Barletta dei “Frecciarossa” della linea “Milano – Bari”. La comunicazione, nella quale si tirano le fila delle iniziative già avviate dal primo cittadino, è indirizzata ai Presidenti della Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato e della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, Altero Matteoli e Ermete Realacci, al Sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Umberto Del Basso De Caro, all’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia Barbara Morgante, all’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Giovanni Giannini, ai parlamentari, ai consiglieri regionali e ai sindaci del territorio della Provincia di Barletta Andria Trani. "Quali rappresentanti dell’Amministrazione e di tutti i gruppi del Consiglio comunale – si legge nella lettera – sentiamo il dovere di dare conto dell’aspirazione della comunità cittadina e dell’attenzione del più vasto territorio rispetto all’esigenza essenziale della fermata dei “Frecciarossa” sulla linea Milano – Bari per la ripresa della crescita di un’area vitale del Paese".
Nel rimarcare l’importanza strategica dei convogli dell’alta velocità Cnella città d’origine di Pietro Mennea, a cui pure è stato intitolato l’ETR 1000", si richiamano le incoraggianti risultanze emerse nel documento di Puglia Promozione “Il turismo in Puglia nei primi mesi del 2016”, che evidenziano risultati al di sopra delle aspettative per i flussi turistici verso il territorio, con incrementi riguardanti arrivi e presenze di visitatori, offerta di strutture ricettive, e i pernottamenti che nella sola città di Barletta hanno registrato livelli di crescita pari alle realtà a grande vocazione turistica della regione.


VQueste opportunità – aggiunge Cascella nella lettera sottoscritta con i rappresentanti del Consiglio comunale – avrebbero bisogno di essere sostenute da una rete infrastrutturale moderna, analoga a quella di altre realtà territoriali dell’Adriatico". Altrimenti, c’è da temere che "si disincentivino gli investimenti, si avvilisca l’economia e si mortifichino le speranze di tanti giovani che desiderano restare e contribuire a far sviluppare la propria terra".
Nella lettera condivisa si sottolinea il ruolo determinante della mobilità sostenibile e il costante interesse, da parte dell’utenza locale, per il trasporto ferroviario che legittimano la prospettiva per Barletta di una consistente domanda in grado di rendere vantaggioso, per Trenitalia, il servizio di Frecciarossa.

Si rileva, inoltre, che "Il nostro territorio non solo combatte strenuamente i problemi connessi ai ritardi dell’alta velocità sia sulla linea Adriatica sia sulla direttrice per Napoli (del tutto assente come città di arrivo diretto) e per Roma, ma è quotidianamente costretto ad affrontare le difficoltà del trasporto pendolare. In particolare lungo la tratta Foggia – Bari i pendolari sono costretti ad affrontare difficoltà accresciute dal disastro sulla linea della Ferrotramviaria del luglio scorso". Per i firmatari della lettera "la dicotomia infrastrutturale tra Nord e Sud è uno strappo da ricucire se vogliamo pensare al domani in modo costruttivo non solo in termini di economia, ma anche di rispetto ambientale, come le strategie dell’Unione Europea ci impongono". 

mercoledì 24 agosto 2016

BAT : IL FRECCIAROSSA? DAPPERTUTTO, ANCHE A POTENZA TRANNE CHE NELLA BAT.

PARTIRÀ DA TARANTO PER GIUNGERE IN POCHISSIMO TEMPO A POTENZA E DI QUI VIA DI CORSA VERSO LA CAPITALE CHE SARÀ RAGGIUNGIBILE IN SOLE TRE ORE.

Mentre nella terra dei rifiuti, delle emergenze, dei turisti rispediti indietro perché trovano i siti archeologici chiusi, delle costose mostre che si svolgono dove non si devono svolgere, dei nuovi imperatori che sognano il matrimonio al castello per pochi spiccioli e dei politici che giocano al gioco dell’estate chiamato “… e che so’ Pasquale io?”, ognuno a gestirsi il proprio momento di clamore mediatico facendo ancora anche leva sull’appeal creato dalla Strage del 12 luglio, con Ferrotranviaria che annuncia solo oggi di voler eliminare il cosiddetto blocco telefonico, con una spesa ridicola ma dopo che i morti sono già morti; mentre in questo territorio si consuma questo senso di impotenza, di lassismo e di apatia, nella vicina Basilicata operano in sinergia ed in rete con il vicino territorio tarantino ed ecco che il tanto amato/odiato Frecciarossa, collegherà il Sud Ovest della Puglia e la Basilicata con Roma ed altre importanti città.
Tempi decisamente invidiabili quelli previsti per la percorrenza della tratta ad alta velocità che Trenitalia ha deciso di riservare ai fortunati che raggiungeranno la Capitale in tre sole ore.
Proprio mentre nella Bat si stanno per consumare gli ultimi spettacolini di piazza per addolcire le orecchie e le menti non pensanti di una popolazione soccombente, da alcuni giorni la società ferroviaria sta testando il “Frecciarossa” sul tratto lucano fino a che le prove tecniche decreteranno l’idoneità delle rotaie, della linea elettrica e ponderare al minuto i tempi di percorrenza in modo che già fra qualche settimana si possa partire a razzo.
E mentre tra il Sud della Puglia e la Basilicata si prepara la partenza a razzo, da queste parti si rimane di (r)azzo a guardare ciò che gli altri continuano a “sfilarci” da sotto gli occhi giocando d’astuzia.
Immaginate cosa avrebbe significato questo servizio per il nostro territorio?
Avere due corse a disposizione, una del mattino ed un'altra, di ritorno, di pomeriggio, il tutto con pochissime ore di percorrenza per raggiungere l’ambita meta?
Sicuramente se i politici opinionisti fossero forzatamente costretti a prendere il treno per raggiungere i loro comodi scranni romani invece che avvalersi delle comodissime riservate alternative a costo zero allora forse qualcosa di più si sarebbe mosso e tutti i silenzi o gli inutili interventi stampa sul tema avrebbero avuto ben altro tenore ma le cose stanno diversamente quindi “che fretta c’è?”. Chi si importa se interi flussi turistici ed economici vanno irrimediabilmente perduti a causa della mancata attivazione di quel gioiello di tecnologia e di efficienza anche nella Bat?
Fra qualche settimana da Potenza si potrà comodamente partire alle 8 di mattina giungendo nella città eterna giusto nel tempo che si impiegherebbe per prendere due buoni caffè e leggere la rassegna stampa.
In Basilicata stanno gridando al miracolo per l’arrivo del Frecciarossa mentre a Barletta sono pronti con l’attesa del prossimo passaggio, una tantum, di un altro treno superveloce dedicato al campione Pietro Mennea, con un altro superbanchetto da consumarsi in stazione, pagato con i soldi dei cittadini, alla presenza di tantissime autorità e dei vertici della stessa Società che di questo territorio dimostra di fregarsene altamente, pur avendo al suo interno autorevoli rappresentanti, proprio come accaduto a Barletta venerdì 11 settembre 2015 quando per alcuni minuti nella stazione si fermò il bolide su rotaie. Quei politici opinionisti ci salirono a bordo, ricevettero una copia della rivista patinata, consumarono le loro parole al microfono di fronte alle tante telecamere e, dopo aver distribuito generosamente ai sudditi spettatori, cioè a noi popolino presente all’evento, panini, salumi, mozzarelle, dolcini e salsicciotti salutarono e diedero appuntamento al prossimo passaggio, consapevoli che il Frecciarossa, quello dedicato a Mennea, alla stazione di Barletta non ci sarebbe mai più venuto, almeno fino a quando la virtual society costruita proprio da quei personaggi non avrebbe preso coscienza della drammatica realtà.
Per l’operazione Frecciarossa in Basilicata il servizio è stato cofinanziato con la Puglia, mettendo sul piatto fino ad un massimo di 5 milioni di euro, in relazione al numero di passeggeri che usufruiranno della linea che potranno contribuire ad abbassare notevolmente tale soglia presa in carico dalle due Regioni.
Non sappiamo se il nostro territorio si trovi ancora in Puglia oppure no visto che della decantata regione questa parte di territorio sembra che nelle statistiche positive non risulti proprio ma speriamo soltanto che il biondo ministro Delrio la prossima volta che viene ad Andria non sia solo per versare lacrime sulle bare delle povere vittime della strage del 12 luglio in un tratto che solo ora si vorrebbe mettere in sicurezza ma anche per portare qualche buona notizia accorgendosi finalmente che anche questo fazzoletto di terra martoriata, emarginata, esclusa e affidata in mani matrigne possa avere qualche motivo di orgoglio da “vendere” a qualche imprenditore di buona volontà che venga ad investire in un territorio dove la disoccupazione ha ormai superato abbondantemente il 40% e quella giovanile sfiora il 60%.
Questi dati, durante la visita ai morti del ministro Delrio ad Andria, i nostri politici non glieli hanno forniti.


*Presidente UNIBAT

venerdì 29 luglio 2016

BARLETTA : Il Frecciarossa che non ferma in città. E' un insulto per una intera provincia

“Un insulto ed una sfida nei confronti di una intera provincia e dei suoi 350mila cittadini”: così il segretario generale della Uil Puglia e Bari/Bat, Aldo Pugliese, commenta la conferma da parte di Trenitalia, e di conseguenza del governo, di non far fermare il Frecciarossa diretto a Bari e Milano nella stazione di Barletta.
“Le motivazioni addotte da Trenitalia – dice Pugliese – che sono sostanzialmente di carattere commerciale, potrebbero anche essere giustificate in un’ottica tutta aziendale, ma in questo caso stiamo parlando di un servizio pubblico ed il servizio pubblico dovrebbe elevarsi un gradino più in alto della mera parte economica. Anche perché, e questo deve essere ben chiaro, si sta tagliando fuori di fatto una intera provincia”.
Secondo il segretario Uil si tratta di una scelta purtroppo perfettamente in linea con le costanti penalizzazioni che il Sud patisce nel settore dei trasporti: “Del resto – spiega – basta vedere la storia recente e passata: anche gli ultimi stanziamenti deliberati da Roma riguardano per lo più linee che interessano soprattutto il Nord del Paese. E non è un caso che dalle nostre parti se si fa qualcosa in questo settore, lo si fa con i fondi comunitari, che invece dovrebbero essere aggiuntivi ai fondi ordinari. La verità, fatti alla mano, è che anche per questo governo il Sud è soltanto una semplice indicazione geografica”.

venerdì 4 settembre 2015

BARLETTA : Frecciarossa in Puglia, Filt e Cgil Bat. “In città per pochi minuti per sentirne solo l’odore all’inaugurazione”

Venerdì 11 settembre partirà da Bari il nuovo treno superveloce Frecciarossa dedicato a Pietro Mennea per raggiungere la stazione di Barletta dove si svolgerà la cerimonia inaugurale.


La nuova coppia di treni Frecciarossa Milano-Bari e viceversa, inserita nella prossima offerta commerciale di Trenitalia ha riaperto la discussione sui collegamenti ferroviari da e per la Puglia. “Non si comprendono le motivazioni per cui tale treno debba fermarsi a Bari e non proseguire naturalmente la propria corsa verso il Salento”, commentano Ruggero Dinoia, segretario generale Filt Cgil Foggia-Bat e Luigi Antonucci, segretario generale Cgil Bat. Non si comprende per quale motivo, considerata la sosta di due ore a fine corsa a Bari per poi ritornare a Milano, il treno non fermi nella stazione di Barletta con il suo bacino di riferimento di oltre mezzo milione di cittadini. Le valutazioni tecnico/economiche della società di trasporto non possono bastare e prevalere sul diritto alla mobilità dei cittadini, sullo sviluppo economico di un territorio”.

“Con l’introduzione dei nuovi treni ETR 1000, i precedenti treni ETR vengono spostati su altre tratte. Lasciando stare le polemiche sul fatto che non vedremo circolare questi mezzi sulle nostre linee ferroviarie, è necessario istituire subito un’altra coppia veloce da Lecce/Taranto verso Milano e due coppie veloci verso Roma. Non vi sono ‘motivi tecnici’ che impediscono queste percorrenze con gli stessi treni, basta programmarli diversamente. Gli attuali collegamenti ferroviari con la capitale penalizzano fortemente la Puglia sia come quantità sia come orari. Occhio, se si restituisce alla Puglia qualche treno su Roma ricordiamoci che gli stessi devono fermare in tutti i capoluoghi di provincia e non devono transitare sul nuovo baffo ferroviario per saltare la stazione di Foggia. Il recupero di pochi minuti di percorrenza non giustifica per niente tale eventualità”.

“Dulcis in fundo – concludono Dinoia ed Antonucci – venerdì 11 settembre parte di pomeriggio da Bari il nuovo treno superveloce Frecciarossa ETR 1000 dedicato a Pietro Mennea per la cerimonia inaugurale che si svolgerà nella stazione di Barletta. Pochi minuti per sentirne solo l’odore, poi ci resterà solo la Barletta-Spinazzola... Se resta”.

Ufficio stampa Cgil Bat

Michela Alicino