Sul caso dei volantini distribuiti in città riguardanti presunti pagamenti a carico dei proprietari di immobili ubicati nella nuova zona 167, derivanti dalla definizione di controversie giudiziarie su espropri, interviene, dopo il sindaco Francesco Soina che nei giorni scorsi ha presentato un esposto alle Forze dell’Ordine, anche il coordinatore cittadino di Scelta Civica, Vincenzo Valente.
“Verifico purtroppo che le scorie post elettorali non sono state ancora smaltite. Ricordiamo ancora oggi volantini equivoci, con informazioni false, spesso non firmati o sottoscritti che hanno animato (o meglio infastidito) la comunità biscegliese durante le scorse elezioni. Sulla “Zona 167” da circa sei anni pendono giudizi e contenziosi (Tribunale di Trani, Corte d’Appello di Bari, TAR Puglia, Consiglio di Stato e ora anche Corte di Cassazione) i cui esiti saranno assolutamente determinanti per la chiusura definitiva della questione, ma che, come tutte le vicende processuali italiane, dureranno ancora parecchi anni.
Il sindaco di Bisceglie ha sempre dimostrato una grande attenzione verso tali vicende e proprio nei giorni scorsi ha nominato l’avv. Giorgio Costantino, professore ordinario di Procedura Civile, per seguire un ricorso in Cassazione assai importante, il cui giudizio durerà tuttavia ancora qualche anno. Il sindaco ha inoltre incontrato ufficialmente una delegazione dei residenti nella “167” guidata dal presidente del SUNIA Angelo Garofoli e ha rappresentato agli stessi la disponibilità ad un nuovo incontro, se richiesto, con altri residenti. La città apprende in queste ore che è già in funzione un misterioso comitato che fa stampare e affiggere volantini anonimi che recano notizie false e fuor devianti. Se non si conoscono ancora le sentenze definitive e passate in giudicato perché si diffondono cifre e dati che non hanno alcuna veridicità e concretezza?
Personalmente vorrei partecipare a un incontro pubblico sulla questione, ma non certo a una riunione “carbonara” che risulta organizzata in una pubblica piazza da un anonimo promotore senza rispettare le leggi sulla pubblica sicurezza che impongono almeno una comunicazione ai Carabinieri, al Sindaco e alla PM. Pertanto invito i poco coraggiosi promotori dell’iniziativa a non operare in un clima di illegalità ma nel rispetto delle leggi, alla luce del sole e invitando formalmente le istituzioni, Sindaco, Regione, Dirigenti e Tecnici in una pubblica riunione fatta con carte alla mano e con dati tecnici e giuridici concreti. Come fa un rappresentante istituzionale a partecipare a una riunione illegale senza conoscere chi la promuove? E se fosse una iniziativa per carpire somme ai poveri soci delle cooperative?
Per questa ragione invito pubblicamente i misteriosi autori del volantino oggetto di accertamento giudiziario a dichiarare, senza trincerarsi dietro l’anonimato, il loro nome e cognome per poter continuare un confronto con tutte le parti della 167 che il Sindaco e il Comune di Bisceglie non hanno mai rifiutato.Sono certo che concordando una pubblica riunione con le istituzioni, i promotori dimostreranno correttezza istituzionale, rispetto dei soci delle cooperative e assenza di intenzioni truffaldine nei confronti degli stessi.
In un momento in cui c’è gente che dopo aver ricevuto cartelle esattoriali fa gesti estremi, non si giochi sulla pelle della povera gente ma si dimostri di voler risolvere i problemi dei cittadini con responsabilità ed equilibrio. Se i promotori fossero gli stessi fiancheggiatori politici che in queste ore dichiarano con poco senso della legge e delle istituzioni di voler partecipare ad un assemblea pubblica non comunicata, nè autorizzata dalle autorità di P.S. dichiarino con chiarezza cosa hanno in testa e dove vogliono arrivare. Noi la rotta la abbiamo ben chiara: è quella che con il sindaco Spina ci ha portato a garantire lo sblocco e l’attuazione di un piano 167 che oggi si dimostra assolutamente vitale come dimostra la continua realizzazione di opere pubbliche in atto.