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News dalle Città della BAT

mercoledì 9 ottobre 2013

BARLETTA : Manifestazione studentesca 11 Ottobre contro le prospettive cupe ed inconcludenti per il futuro dei giovani

La situazione politica ed economica del nostro Paese continua a consegnarci prospettive cupe ed inconcludenti per il futuro dei giovani e delle nostre famiglie; la spirale della crisi si stringe sempre più sul mondo del lavoro e dell’occupazione, facendo venir meno la possibilità per i nostri padri e le nostre madri di un tenore di vita dignitoso.
In un panorama di tale e diffuso disagio, assistiamo giorno dopo giorno ad uno scenario politico di ingovernabilità continua, dove le priorità restano le vicende personali e giuridiche di Berlusconi e non si ha la capacità di dar voce alle istanze di cambiamento provenienti dalla popolazione.

In una così forte tensione economica, istituzionale e sociale la risposta data dalla politica è stata assolutamente insufficiente: quello che pretendiamo noi giovani e noi studenti è tornare ad essere protagonisti del dibattito pubblico e del rilancio di questo Paese.

Il mondo dell’istruzione pubblica riceve, nel DL del 9 settembre, finanziamenti per qualche milione di Euro a fronte dei 12 miliardi di tagli effettuati dal 2008, a conferma di come la scuola, dopotutto, venga ancora considerata una “spesa” e non un investimento, un bacino da cui risucchiare risorse, ignorando la sua funzione primaria.

Noi della Rete degli Studenti Medi di Barletta, da anni impegnati al fianco degli studenti della nostra città, abbiamo ben chiaro cosa significa “diritto allo studio” e quali sono i provvedimenti necessari perché questo venga messo in atto, cominciando da riforme strutturali a livello nazionale, sino ad arrivare alle necessità locali e primarie dello studente.

Forte è sempre stato il nostro impegno nel formulare la proposta del Reddito di Formazione, misura di welfare  indispensabile per quegli studenti che hanno alle spalle una situazione economica familiare particolarmente critica, dando così la possibilità di sganciarsi da essa, vivere una vita normale e adeguata alla propria età, potendo continuare il proprio percorso di studi. Il Comune di Barletta è stato il primo in tutta Italia a mettere in atto questo provvedimento nel 2012, in via sperimentale, ma la mancata informazione tra i cittadini,  i forti ritardi nella compilazione delle graduatorie e la successiva cancellazione del provvedimento stesso, fanno pensare come probabilmente si trattasse solo di una vana promessa elettorale e non di un reale intento di arginare la piaga del disagio sociale e dell’abbandono scolastico.

Con la scorsa amministrazione si era anche avviato un percorso per la costruzione di una carta servizi per gli studenti; il ministero fornisce la carta “io studio”, del tutto inutile nella nostra città e per questo chiediamo alla nuova giunta comunale di riprendere in mano quel percorso di condivisione per dar vita ad una rete di possibilità e servizi che agevolino l’accesso alla cultura degli studenti, ad esempio, nei musei, teatri, cinema, mostre dell’hinterland barlettano e non solo.

Da tempo denunciamo anche le catastrofiche condizioni e funzionalità del servizio di trasporto pubblico locale. Al costante aumento del costo dell’abbonamento per gli studenti, il quale si verifica quasi ad ogni inizio d’anno scolastico, non corrisponde in alcun modo un miglioramento del viaggio. Avere autobus sovraffollati solo negli orari di ingresso e uscita delle scuole e liberi durante tutto il resto della giornata, significa, in primo luogo, che c’è un’evidente necessità di incrementare il numero dei veicoli a disposizione in corrispondenza di quegli orari, e in secondo luogo, che non è radicato in alcun modo nella coscienza dei cittadini barlettani l’utilizzo dei mezzi pubblici (con tutti i vantaggi che derivano dalla riduzione dell’inquinamento nella nostra città), a causa di un servizio scadente e del suo costo ingiustificatamente elevato. Per queste ragioni invitiamo il Comune a vigilare e regolare questo servizio fondamentale per la vita non solo degli studenti, ma di tutti i cittadini di Barletta, non sottovalutando l’importanza di tale tema.

Altra questione è rappresentata dell’edilizia scolastica, che in Italia necessita di un finanziamento di 20 miliardi, utili solo a rimettere a norma gli edifici,  per garantire la sicurezza nei luoghi dello studio. I soldi stanziati dal decreto del 9 settembre non sono, anche in questo caso, neanche lontanamente sufficienti.  Apprendiamo con estrema soddisfazione l’apertura del cantiere dei lavori per l’auditorium del Liceo Scientifico Cafiero (augurandoci, ovviamente, che vengano svolti nel minor tempo possibile, per evitare il prolungarsi dell’occupazione dei locali della chiesa del Crocifisso e dei doppi turni di lezione per docenti e alunni) , ma sappiamo che nella nostra città le scuole superiori versano in condizioni pessime e quindi invitiamo il sindaco a fare pressioni sulle autorità competenti, affinché tutti i 7 istituti siano a norma e sicuri per le centinaia di studenti del nostro territorio.

La risposta che in questi anni gli studenti hanno ricevuto è stata sempre la stessa: non ci sono le risorse per la copertura dei provvedimenti che vengono richiesti. Pur essendo consapevoli del momento di difficoltà che attraversa l’economia del nostro Paese, siamo altrettanto consapevoli che investire nel rilancio della scuola, della ricerca e dell’università dopo anni di rinunce e operazioni di smantellamento del sistema dell’istruzione, sia l’unica via d’uscita dalla crisi con un valido progetto a lungo termine; per tale ragione chiediamo un incontro di tutte le parti sociali del mondo della scuola con il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, affinché si possano discutere ed ampliare queste e altre proposte, dando un segnale forte di rinascita della città ripartendo proprio dalla cultura.

È arrivato il momento di ascoltare, dopo anni in cui si sono ignorate o sfruttate a piacimento dalle parti politiche, le idee e le proposte degli studenti per una scuola aperta, inclusiva, laica, che rispetti pienamente le indicazioni della nostra Carta Costituzionale; per questo scenderemo tra le strade della nostra città, insieme agli studenti di tutta Italia, l’11 Ottobre per riscrivere insieme la nostra scuola e il nostro futuro.

 


 

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