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News dalle Città della BAT

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sabato 7 marzo 2015

CANOSA DI PUGLIA : 8 straniere si prostituivano in case in affitto, favoreggiamento per il proprietario

Ancora un blitz della Polizia di Stato a Canosa di Puglia, dove sono stati eseguiti dei controlli mirati al contrasto della prostituzione, unitamente a personale dell’Arma dei Carabinieri e Polizia Municipale.
Nel corso del controllo sono state identificate otto cittadine rumene accusate di essere dedite all’attività di meretricio. Le donne sono state accompagnate presso gli uffici di polizia per i rilievi foto dattiloscopici al fine di accertarne l’identità e la regolarità sul territorio nazionale. Gli accertamenti esperiti avrebbero consentito di verificare che tutte le cittadine rumene dimoravano nel territorio canosino da oltre tre mesi, senza regolarizzare la loro posizione come previsto dalla legge. L’Ufficio Immigrazione sta quindi curando le procedure relative per il successivo allontanamento dal territorio.
Nel contesto investigativo si accertava che le donne avevano preso in locazione alcune abitazioni senza la prescritta registrazione del contratto di locazione,  ed anche il proprietario dei locali aveva omesso di denunciare all’autorità competente la comunicazione di cessione di immobili.
A seguito degli accertamenti eseguiti, la Polizia di Stato ha denunciato a piede libero l’uomo per il reato di favoreggiamento della prostituzione e furto di energia elettrica: come accertato dal personale dell’Enel intervenuto su richiesta della polizia,  i locali affittati avevano degli allacci abusivi alla rete elettrica.

venerdì 25 luglio 2014

BISCEGLIE : Cessione e/o affitto di tutto o di parte del complesso aziendale Divina Provvidenza (in Amministrazione Straordinaria)

Il Commissario Straordinario, avv. Bartolomeo Cozzoli, comunica che, in data 25.7.2014, è stato pubblicato un invito a manifestare interesse per la cessione e/o l’affitto di tutto o di parte del complesso aziendale e delle attività dell’Ente ecclesiastico Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza (in Amministrazione Straordinaria).
Nelle more della definizione del Programma di ristrutturazione (previsto dalle leggi “Prodi-bis” e “Marzano”), che andrà presentato al Ministero dello Sviluppo Economico entro il 18 settembre 2014, il Commissario Straordinario intende così procedere ad una prima valutazione dei soggetti interessati all’acquisto e/o alla locazione di tutto o parte del complesso aziendale e delle attività organizzate della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza.
Tutti i soggetti interessati a presentare manifestazioni di interesse per il complesso aziendale o parte di esso dovranno indirizzare comunicazione scritta al Commissario Straordinario secondo le modalità, i termini e  le condizioni di seguito indicati. La manifestazione di interesse può essere formulata da persone fisiche o giuridiche, italiane o estere che, secondo la legislazione del paese di rispettiva appartenenza, siano in possesso dei seguenti requisiti, ove applicabili: (1) non si trovino in stato di liquidazione; (2) non siano sottoposte, in conformità alla legislazione del paese di appartenenza, a procedure concorsuali o a qualunque altra procedura che denoti lo stato di insolvenza, lo stato di crisi o la cessazione dell’attività o a gestione coattiva; (3) non siano state assoggettate a sanzioni che comportino il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione in base alla legislazione dei rispettivi Stati di appartenenza.
L’avviso è stato pubblicato su quotidiani nazionali ed internazionali. 
Sul sito www.donuvainamministazionestaordinaria.it sarà, inoltre, disponibile l’avviso integrale, riportante ulteriori informazioni in merito.


mercoledì 16 ottobre 2013

ANDRIA : I COMMERCIANTI RIPRENDONO FIDUCIA MENTRE IN VIA REGINA MARGHERITA CONTINUA LA MORIA DEI NEGOZI.

INCONTRO PUBBLICO SULLA TRASFORMAZIONE DELLA ZONA PEDONALE IN ZONA A TRAFFICO LIMITATO IN VIA REGINA MARGHERITA AD ANDRIA, CONFORTANTI LE PAROLE DEI POLITICI. I COMMERCIANTI RIPRENDONO FIDUCIA MENTRE IN VIA REGINA MARGHERITA CONTINUA LA MORIA DEI NEGOZI.

Questa mattina, come prevedibile, via Regina Margherita ad Andria si è trasformata in "via della discussione". I commercianti, infatti, si sono raggruppati in varie aree della strada più conosciuta di Andria per discutere ancora dell’interessante incontro promosso dalla 3^ Consulta e svoltosi nel Chiostro San Francesco.
L’argomento, sempre lo stesso, la trasformazione della Zona Pedonale in Zona a Traffico Limitato, come richiesto dalla ormai stragrande maggioranza dei commercianti, anche di quelli che prima avevano dato il consenso per la Zona Pedonale e prima ancora per la Zona a Traffico Limitato.
Nel corso della riunione erano emerse chiare le valide motivazioni alla base della richiesta di trasformazione in Z.T.L. e gli interventi finali degli assessori e dei consiglieri presenti all’incontro hanno tenuto conto di tali riflessioni.
L’intervento del Vice-Sindaco avv. Pierpaolo Matera, ad esempio, è stato sicuramente quello più rassicurante e le sue parole hanno più di tutte le altre alimentato la speranza di ripensamento da parte dell’Amministrazione Comunale.
Il Vice-Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici, infatti, ha chiaramente affermato di non avere pregiudizi rispetto alla scelta definitiva che può anche essere diversa dall’attuale Zona Pedonale tanto è vero che la stessa Amministrazione Comunale, anche nell’elaborazione delle opere che si stanno eseguendo, su quella strada non ha finalizzato le medesime a tale uso. Inoltre ha detto che proprio perché erano in fase di avvio i lavori pubblici si è pensato di sperimentare la Zona Pedonale quale momento migliore per farlo in quanto si è ritenuto impossibile ipotizzare una Zona a Traffico Limitato che fosse compatibile con gli interventi che si stanno facendo. Il rappresentante dell’Amministrazione Comunale ha concluso affermando che di fronte a non condivisioni e a problemi di varia natura esiste la concreta e reale possibilità che si possa ritornare all’idea originaria della Z.T.L..
Intanto, purtroppo, anche la speranza per molti è già qualcosa che appartiene al passato perché sono numerose le attività morte in via Regina Margherita così come sono altrettante quelle in procinto di chiudere i battenti a breve.
A volte è vero, nemmeno la speranza viene garantita a tutti.

venerdì 11 ottobre 2013

BARLETTA : Scoppia il caso Villa Bonelli. Altro che affitto, il Comune la mette in vendita

Villa bonelli 001“La compro io paesa’, quanto costa la fontana?” chiedeva un ingenuo turista italo-americano a Totò, che rispondeva “con 10 milioni te la cavi”. Affare fatto, e fontana di Trevi veniva venduta come fosse un comune bene di mercato e non un capolavoro del patrimonio collettivo. Qualcosa di analogo sembra stia per accadere a Barletta, ma stavolta non si tratta della boutade di un film: con delibera di Giunta n. 47 dello scorso 26 settembre si include Villa Bonelli tra gli immobili da alienare, alla stregua di un appartamento in via Libertà e un box auto in via Ofanto.

Notizia shock in primis per il “Comitato pro Villa Bonelli“, il cui presidente, dottor Angelo Maldari, denuncia: “Dalla delibera di giunta n°47 del 26/09/2013 pubblicata sull’albo pretorio informatico si evince che la palazzina storica della Villa Bonelli è in vendita.  Incredibile ma vero.
Analizzando la deliberazione riguardante le valorizzazioni (cessione o locazione a terzi per 50 anni della proprietà, questi si accollano le spese di ristrutturazione ottenendo cosi, il cambio della destinazione d’uso della stessa) ed alienazioni (vendita a privati) degli immobili di proprietà comunale, si può notare che l’edificio storico della villa in un primo momento è stato inserito nel piano delle valorizzazioni ma andando a leggere in dettaglio il piano delle alienazioni ecco spuntare: Palazzina interna Villa Bonelli risalente alla seconda metà del XIX secolo, sottoposta a vincolo da parte del Ministero dei Beni Culturali. Valore base da definire”.
Il giallo infatti nasce proprio da questa incongruenza: nella prima parte della delibera la prestigiosa, anche se ormai da troppo tempo abbandonata alla peggiore incuria, palazzina di Villa Bonelli è inclusa tra gli immobili da “valorizzare a mezzo di concessione o locazione a soggetti pubblici o privati”, ma scorrendo anche la seconda parte del documento, ecco spuntare l’edificio nell’elenco degli “immobili da alienare”. Evidente l’ambiguità del provvedimento.
Cioè il Comune ha realmente intenzione di vendere a privati la palazzina storica? Ed ha anche ottenuto l’autorizzazione da parte del Ministero competente?”, si chiede il dottor Maldari.
“Questa notizia ha dell’assurdo. Villa Bonelli possiede valenze storiche, monumentali, artistiche e botaniche che la rendono un bene culturale di straordinario interesse e dalle grandi potenzialità turistiche. Acquistata dal Comune di Barletta il 10/12/1976 per diventare un centro culturale di rilievo per la città, si parlava di conservatorio comunale o biblioteca comunale, è stata dapprima occupata dagli sfrattati poi abbandonata a se stessa fino ai giorni nostri. Solo il giardino è stato in parte salvato.
All’interno dell’edificio sono presenti ancora oggi affreschi ed ornamenti pompeiani di grande pregio oltre che la cappella dei Bonelli con tutto il suo altare. La Villa è sottoposta a Vincolo dei Beni Culturali e del Paesaggio da maggio 2004.
Il comitato spontaneo “Pro Villa Bonelli”, si augura che il Comune non abbia questa seria intenzione, anzi suggeriamo di impegnarsi, non potendolo fare con riserve proprie di bilancio, ad individuare canali regionali, statali o europei per reperire finanziamenti al fine di ristrutturare un bene storico della nostra città e restituirlo alla fruizione di tutti i cittadini.  Non vogliamo ci sia una nuova ex-distilleria”.