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martedì 21 ottobre 2014

TRANI : STATO DI SALUTE DEL MARE, VALORI PIU’ CHE RASSICURANTI DELL’ACQUA

Ulteriori notizie rassicuranti per quanto concerne lo “stato di salute” del mare di Trani. Nel periodo estivo (agosto compreso) sono stati effettuati dei campionamenti alle acque del litorale ed in particolare nel tratto prospiciente il lungomare, all’altezza della spiaggia adiacente il ristorante Cristoforo Colombo.

Dal verbale redatto dall’Arpa si evince come i valori riscontrati siano assolutamente al di sotto del livello di guardia. I campionamenti erano stati effettuati da personale del comando di Polizia locale, dell’ufficio locale marittimo e della Asl in seguito ad alcune segnalazioni di bagnanti circa la presenza di schiuma densa di colore biancastro. Ed esattamente in quel punto è stato prelevato il campione di acqua sottoposto ad analisi biologiche e tossicologiche che ha escluso qualsiasi tipo di inquinamento.


Nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione ai temi ambientali ed in riferimento al decreto legislativo numero 152 del 3 aprile 2006 (e successive modifiche) ed al regolamento regionale numero 26 del 9 dicembre 2013,  il Comune di Trani informa che, i cittadini possessori di abitazioni o di immobili di qualsiasi tipo o titolari di opifici e di attività commerciali non serviti da fogna bianca,  sono tenuti a richiedere all’autorità competente (in questo caso la Provincia Bat) apposita autorizzazione al trattamento delle acque meteoriche entro il prossimo dicembre. Chi non  ottempererà alle disposizioni previste dal regolamento regionale può incorrere in sanzioni amministrative, con multe che vanno dai 1.500 ai 15.000 euro. Maggiori informazioni sono acquisibili presso l’ufficio ambiente della Provincia, sito a Trani in via Tasselgardo 3/5.       

martedì 9 settembre 2014

BARLETTA : Emergenza mare le risposte sono inefficaci perché parziali

Intervento del consigliere regionale Franco Pastore su emergenza mare Barletta e convocazione audizione V Commissione consiliare

"Il presidente della V commissione consiliare, il collega Filippo Caracciolo, ha convocato per domani mattina, mercoledì 10 settembre, gli assessori regionali all’Ambiente, Territorio, Demanio, Protezione Civile, Infrastrutture e i rispettivi dirigenti per affrontare il tema dello “Stato delle acque dei Comuni costieri della provincia BAT e relativi impianti di depurazione”. Nel corso della riunione della commissione e delle audizioni si parlerà anche degli “Scarichi a mare nel Comune di Barletta (Presenza di canali di scolo lungo la litoranea di Ponente - Canale H e Canale M) – Applicazione normative vigenti in materia di divieto di balneazione su tutto il litorale pugliese”.
E’ l’ennesimo incontro, audizione e confronto che teniamo su questi temi e non lo dico con tono né polemico né dispregiativo dell’iniziativa che, al contrario, ritengo importante e significativa.
Questo tipo di “controffensiva”, però, rispetto alla portata e alla complessità del problema mare, che riguarda le criticità della costa, la qualità delle acque, l’assetto idrogeologico del territorio e anche l’urbanistica, è e continuerà a essere inefficace perché parziale.
Più volte mi sono speso su questo argomento e lo farò ancora, nonostante lo sport cittadino più popolare, praticato su alcuni portali di informazione (sarebbe meglio definirli di “diffamazione”), sia l’insulto gratuito e becero. Ma non mi scalfisce, arrivando, fra l’altro da ignoti quanto codardi mittenti, che omettono la propria identità e sono capaci di aprir bocca solo celati da nickname. Di loro non mi curo, ma ai cittadini voglio rivolgermi e alla amministrazione comunale.
Per parlare di litoranee, di mare fruibile e di cambiamento della vocazione della città di Barletta, da industriale a turistico-culturale, si deve avere la forza, la volontà e il coraggio, per un tempo congruo, un certo numero di anni, di concentrare tutte le risorse e le politiche su quello; tutto il denaro pubblico, per intercettare progetti e finanziamenti europei, sapendo, però, di dover stringere la cinghia altrove.
Siamo disposti a farlo?
Questo, si badi, per quanto concerne le opere e gli interventi sovrastrutturali che dipendono strettamente dalla gestione e dalle competenze comunali. Poi, però, bisogna considerare quanto non di prerogativa né del comune di Barletta né della regione Puglia.
Prendiamo le criticità legate al fiume Ofanto. Per risolverle bisognerebbe coinvolgere altre regioni e altri enti. Prendiamo il depuratore “colabrodo” che ci ritroviamo, o l’impianto di affinamento delle acque, completato, collaudato e inutilizzato. Su questi due impianti ci sono almeno sette enti da mettere d’accordo.
Restando sulle criticità che compromettono la qualità delle acque e la loro balneabilità, c’è il Ciappetta Camaggio. Anche in questo caso è a monte, sulla Murgia e ad Andria, che bisogna andare a sanare la situazione.
Restando a casa nostra, invece, ci sono i canali di acque meteoriche che finiscono a mare. In comune esistono i progetti, depositati, per realizzare un’unica canalizzazione, a partire dal sollevamento degli impianti a monte. La pulizia dello specchio d’acqua del molo di Levante, che si intorpidisce fra le convenzioni fra comune, Barsa, e ditte specializzate. Un altro fattore che ci aiuterebbe a mantenere le acque pulite potrebbe essere la posidonia. Ma questo entra in conflitto con l’attività dei vongolari. La loro pesca a strascico non fa altro che sradicare le praterie di posidonia, utili a trattenere impurità e fanghi. E con l’Ofanto che porta in mare i suoi detriti non ci si può certo permettere il lusso di privarci di questo, sia pur labile, filtro. Certo l’amministrazione comunale si dovrebbe fare carico di compensare, in qualche modo, i vongolari.
Il comune, la città, noi barlettani siamo disposti ad accollarci questo carico di lavoro e responsabilità?
Io sono uno di quei barlettani che al mare ci va, al mare e in spiaggia. Lo faccio da sempre, a Levante, a Ponente, al braccio. Con le condizioni ottimali potremmo avere, asseconda dei giorni e delle correnti, un mare magari non sempre limpidissimo, ma balneabile, sicuro, non inquinato.
Possiamo e dovremmo aspirare a che ciò accada. Dovremmo insistere e creare una viabilità sostenibile, perché quella attuale fa convivere schizofrenicamente il porto commerciale con le litoranee;
dovremmo poter capire cosa fare degli arenili lungo la litoranea, magari cominciando a far luce sulle proprietà e sulle destinazioni, per creare percorsi naturalistici e dividere i pedoni, dai ciclisti, con altrettante piste;
Ora si da tutto per scontato, ma vorrei ricordare che i primi bagni chimici o la pulizia della sabbia non sono sempre stati un fatto ordinario (a dire il vero i bagni chimici scarseggiano ancora) e posso vantarmi di essere stato colui che ha inaugurato e avviato la pulizia della spiaggia.
Quello che voglio dire è che partendo dagli incontri e dalle audizioni come quello che terremo in V commissione, bisogna presentarsi agli interlocutori con le idee chiare e una volontà ferrea: Barletta vuole investire sulla sua costa e sul suo mare, ad ogni costo e sopportandone i costi?
Siamo disposti a farlo, a mettercela tutta per due, tre mandati amministrativi, a prescindere dal colore politico di chi amministrerà la città? Siamo disposti a porre questo vincolo per investire sul futuro, forse l’unico possibile, per Barletta?
Senza questo coraggio, qualunque azione e progettualità, dal water front a chissà cosa altro ci si possa inventare, sarà sempre vana, perché parziale.
Mi piacerebbe che su questo punto, in città, si aprisse un confronto, un dibattito aperto e trasparente". 

giovedì 21 agosto 2014

BARLETTA : BALNEABILITÀ ACQUE MARINE. I RISULTATI DEL CAMPIONAMENTO ESEGUITO IL 18 AGOSTO

Sono stati resi noti i risultati delle analisi delle acque marine del tratto costiero di Barletta interessato dal divieto temporaneo di balneazione, precauzionalmente disposto dall’Amministrazione comunale, sulla base dell’ordinanza sindacale del 17 luglio 2014, in seguito alle abbondanti precipitazioni meteoriche di sabato scorso.
Dal certificato di analisi dei campioni effettuati il 18 agosto 2014 si evince che i valori superano i limiti normativi per quanto riguarda il punto di scarico del canale "D" e del collettore "E".
L’Amministrazione comunale, attraverso gli uffici competenti, ha già adeguato la cartellonistica, rimuovendo quella indicante il divieto di balneazione dove non più necessaria, ad eccezione delle zone degli scarichi innanzi citati: 200 metri per ciascun lato del canale "D" (in prossimità del porto), 500 metri per ciascun lato del collettore "E" (dopo l’ultimo stabilimento balneare della litoranea di Levante), come da indicazioni contenute nell’ordinanza sindacale del 17 luglio scorso che applica il regolamento regionale n. 26 del 2013.

Oggi sono stati compiuti ulteriori campionamenti. 

giovedì 8 maggio 2014

MARGHERITA DI SAVOIA : l’Arpa conferma “eccellente” la balneabilità del mare

spiaggia margheritaIl mare di Margherita di Savoia promosso a pieni voti. A certificare la qualità della balneabilità delle acque della costa salinara è l’Arpa Puglia che ha classificato 14 dei quindici punti di rilevamento, con una valutazione “eccellente”.

 Da sud a nord di Margherita di Savoia, il dato emerso dai campionamenti delle acque, nei punti di monitoraggio individuati dai tecnici dell’Arpa Puglia, assegna alla qualità del mare per la balneazione il giudizio di eccellente. Un risultato che viene salutato con soddisfazione da parte dell’Amministrazione comunale e viene letto come un buon auspicio in vista dell’ormai imminente stagione turistica.
Con i suoi 78 stabilimenti attrezzati, del resto, la costa di Margherita di Savoia è una delle perle della Puglia e dell’Adriatico, penalizzata nelle ultime stagioni da allarmismi in merito alla qualità delle acque di balneazione, come per altre località della provincia Bat. I risultati dell’Arpa, di fatto, restituiscono al mare di Margherita di Savoia il valore che gli compete e che attende ulteriori riconoscimenti anche in ambito nazionale.
E ci sarà anche il Comune salinaro, rappresentato dal sindaco, Paolo Marrano, alla cerimonia di consegna delle bandiere blu, in programma martedì 13 maggio prossimo a Roma nella sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “L’auspicio è quello di veder riconosciuta anche al nostro mare e, di conseguenza, a tutta la nostra comunità, la bandiera blu” commenta il sindaco. “Sarebbe un’occasione di sviluppo del turismo da cogliere a piene mani, visto che i dati parlano di un incremento del 40 per cento di presenze nelle località che, negli ultimi anni, si sono fregiate del riconoscimento della bandiera blu”. Intanto c’è soddisfazione per i risultati dell’Arpa, pubblicati con la delibera n. 18 della Giunta regionale: “Non avevo dubbi sulla qualità delle acque del nostro mare – aggiunge Marrano – ma il voto eccellente dell’Agenzia regionale per l’Ambiente ci permette di affrontare, con tutte le categorie interessate, una stagione estiva che auspichiamo possa riportare il nostro paese ai fasti che le competono”.
Fonte: comunicato stampa