Se fino a qualche ora fa ad Andria
si discuteva di qualche singola multa per poche decine di euro elevata a carico
di qualche ciclista indisciplinato che “l’ha legata al palo”, oggi le
preoccupazioni, anche per i ciclisti andriesi, aumentano a dismisura ed ecco
che si rischia seriamente di vanificare gli sforzi personali e familiari che
hanno consentito un così vasto utilizzo della bicicletta in città.
Una cosa è certa: chi vuole
continuare ad utilizzare la bicicletta deve farlo conoscendo bene, molto bene,
le regole della circolazione stradale altrimenti sono sanzioni severe.
In attesa che anche chi usa la
bicicletta, quindi, impari a rispettare le regole inderogabili del Codice della
Strada, la notizia di strettissima attualità è che la Commissione Trasporti
della Camera ha detto che tutto ciò che è permesso negli altri Stati, anche
Europei, non è possibile in Italia quindi mentre andare contromano sulle due
ruote è permesso in Germania, Francia, Belgio, Svizzera e nei paesi del Nord
Europa, da noi non è possibile quindi i ciclisti sono avvertiti, soprattutto
quelli andriesi che sono molto abituati a praticare il “contromano” ma lo fanno
spesso solo andando in bicicletta perché se vai contromano nelle idee, nelle
opinioni, nelle azioni e ti dissoci dal pensiero comune allora non hai scampo.
Andando contromano “in bicicletta”, però, può essere considerata cosa
intelligente che ha sicuramente i suoi vantaggi, anche in termini di sicurezza
perché si circolerebbe nel senso opposto dei veicoli vedendo chi arriva e per
farsi meglio vedere da chi ci viene incontro, ad esempio.
Sta di fatto, invece, che, al di
la delle riflessioni intelligenti, le sanzioni rimangono elevatissime e possono
arrivare anche a 242 euro ed ecco che la bicicletta te la sei comprata due o
tre volte. Altro che utilizzare la bici per risparmiare.
Intanto anche gli andriesi
continuano a chiedersi: ma perché di fronte al positivo aumento esponenziale
dell’utilizzo delle bici private, ad Andria non si conosce ancora se esiste e
quale sia un serio progetto di piste ciclabili vere e ben tenute?
Perché non far propria
l’intelligente proposta della 4^ Consulta di cominciare a disegnare sulle
carreggiate cittadine piste ciclabili sperimentali e vedere cosa succede?
Please, answer.
Associazione ”Io Ci
Sono!” – Andria
Il Servizio del Tg3: