L'amministrazione comunale ha svolto una conferenza stampa sul monitoraggio semestrale (giugno - dicembre 2015) della Corte dei Conti sul bilancio comunale, senza informare prima il Consiglio Comunale come previsto per legge e come indicato nella stessa delibera notificata al Sindaco e al Presidente del Consiglio qualche giorno fa.
La delibera della Corte dei Conti sostanzialmente dice che il Comune ha assolto agli obblighi derivanti dal Piano di rientro imposto.
Il problema è come ci son riusciti. Dai dati emerge che, solo grazie all'aumento delle tasse (IMU, TASI, TARI, oneri urbanistici, suolo pubblico, addizionale Irpef e addizionale bolletta elettrica) e ad un prestito dello stato di due anni fa, oltre alla rinegoziazione capestro dei mutui, il Comune ha rispettato il Piano di Rientro imposto dalla Corte dei Conti. Non c'è nulla da festeggiare quindi, se si vuol restare seri.
Dal controllo della Corte dei Conti emergono, invece, dati preoccupanti legati alla riscossione delle tasse affidata ad Equitalia che su 1 milione e 200 mila euri circa, ne ha recuperato solo 62 mila.
Preoccupa il concordato preventivo presentato da Atisale che ha sospeso i pagamenti rateali al Comune degli 800 mila euro recuperati dall'amministrazione Barisciano. Preoccupa la mancata comunicazione alla Corte dei Conti della situazione debitoria legata allo scioglimento dell'Unione dei Comuni che ammonta a più di 600 mila euro ed è stato previsto un accantonamento in bilancio di solo 35 mila euri annui. Preoccupa il continuo utilizzo dell'anticipazione di cassa per l'anno 2015 e la mancata ricostituzione dei fondi vincolati utilizzati per impieghi correnti.
Preoccupa il tentativo celato di vendere la Tribigas, utilizzata in questi anni come il bancomat del Comune per finanziare sprechi.
Si ribadisce la contrarietà ad un Piano di Rientro approvato dalla attuale maggioranza con l'unico obbiettivo di mettere le mani nelle tasche dei cittadini.
A fine mandato se l'amministrazione avesse accettato la proposta di ridurre le spese per il mantenimento dell'Ufficio staff e la riduzione delle
indennità di carica in un momento finanziario complicato forse non si
sarebbe arrivati a questi pessimi risultati per la cittadinanza.
Inoltre la mancata attuazione del Piano Anticorruzione ha permesso uno
spreco di risorse finanziarie su appalti e affidamenti di lavori pubblici
che potevano servire ad evitare il salasso di tasse in danno dei cittadini
trinitapolesi. Preoccupa da ultimo la politica sociale di questa
amministrazione che vede nella distribuzione di uova di Pasqua un modello di
ammortizzatori sociali.
Pasquale Lamacchia
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martedì 29 marzo 2016
TRINITAPOLI : Futuro nero per le casse comunali. Incubo Equitalia, per la riscossione dei tributi
lunedì 10 agosto 2015
ANDRIA : LA CITTA' STAREBBE MESSA PEGGIO DI TRANI, MA PUO’ CONTINUARE A SPRECARE
ARRIVANO LA SYRIA E IL BARBAROSSA MA NON C’ENTRANO NE’
CON L’ISIS NE’ CON L’IMPERATORE.
Il comune di Trani blocca gli impegni
di spesa fino al 30 settembre prossimo e lo stabilisce la sezione regionale di
controllo per la Puglia della Corte dei Conti con deliberazione numero
157/2015. Tutto
questo a causa dell’enorme debito accumulato dall’Ente Pubblico nel corso degli
ultimi anni. Se Trani non ride, Andria si scompiscia dalle risate e mentre
siamo ancora oggi in attesa di conoscere la verità sui conti del comune, dopo
le sfuriate, le offese e le invettive che si sono scambiati i politici locali
nelle ultime settimane, come da noi riportato sugli organi di informazione, si continua
a manipolare e a sciupare denaro pubblico per manifestazioni delle quali la
città farebbe volentieri a meno e che mai alcun beneficio reale hanno portato
se non a pochi cultori di nicchia che evidentemente vogliono divertirsi
usufruendo di spettacoli altrettanto di nicchia che potrebbero tranquillamente
pagarsi con propri denari. Quei soldi pubblici, invece, dovrebbero restare
pubblici quindi a favore e beneficio di tutta la collettività e magari essere
investiti nelle Politiche Giovanili che ad Andria sono inesistenti mentre quei
giovani sono disorientati e senza futuro, depressi e abbandonati a se stessi. La domanda viene spontanea e ci si chiede: “perché
investire denaro pubblico per eventi che sono a pagamento e comunque vengono
realizzati in luoghi talmente contenuti che mai darebbero la possibilità a
tutti i cittadini di potervi partecipare, ammesso che quei cittadini riescano
ad ottenere un prestito per godere dello spettacolare teatrino “Internazionale”?
Noi ci permettiamo di dire ai Giudici della Corte dei Conti che bisogna
intervenire mentre i soldi pubblici vengono sperperati e non già solo quando
siamo in condizione vicina, vicinissima al default. Se la prevenzione anche nei
controlli fosse più incisiva sicuramente gli spreconi sarebbero più accorti e
almeno si sarebbe anche in tempo per chiederne conto e non come ora che si sono
in molti ormai dileguati. Dove è quindi la medicina preventiva? Andria che si
vanta di fare sempre prevenzione perché non la fa sugli sprechi? Ma Andria sta
messa meglio o peggio di Trani? Quando si è parlato di “disavanzo da 49milioni
di euro e più” da parte di autorevoli nuovi voci di vicinato con le repliche di
altrettanto “autorevoli” colleghi, si parlava di matematica o di scienza
matematica? Se è vero, quindi, che si parlava di fantascienza perché non dire
chiaramente che il comune di Andria sta messo meglio di quello di Trani e che
non corre gli stessi rischi e che non correndo gli stessi rischi non ha bisogno
di aumentare le tasse e che quindi le tasse non aumenteranno e la tassa rifiuti
allora potrà essere ridotta come sempre annunciato e mai accaduto sinora? Stanchi,
stanchi siamo e pure stufi delle ciance. Risposte vogliamo e le vogliamo subito
e chiare e le vogliamo nelle piazze, nei quartieri, nelle periferie e nei
luoghi pubblici e non nei recinti di Palazzo di Città dove i politici se la
sbattono tra di loro e alla fine tutti sono lì sempre a festeggiare, specie in
questo periodo feriale. L’unico Castel che vogliamo è quello del Monte e che
qualcuno si decida, intanto, di andare a ripulire le montagne di immondizia che
lo circondano. Altro che Festivàl! I politici sappiano che purificare se stessi
con il sangue è “come uno che, entrato nel fango, volesse lavarsi col fango”
quindi basta chiacchierare e sotto con i fatti. La gente non ce la fa più e per
purificarsi bisogna lavarsi con acqua pulita.
Intanto arrivano la Syria e il
Barbarossa ma non c’entrano né con l’Isis né con l’Imperatore.
Andria, 6 agosto 2015
Il Presidente
Libera Associazione Civica Andriese
Santovito Vincenzo
P.S
70 anni fa Hiroshima e
Nagasaki, una bruttissima indelebile pagina per tutto il mondo. Mai
più! Noi non dimentichiamo.
venerdì 3 luglio 2015
TRANI : CONCLUSA L’AUDIZIONE PRESSO LA CORTE DEI CONTI LA DICHIARAZIONE DEL SINDACO BOTTARO
Il
sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ha partecipato nel pomeriggio all’adunanza
pubblica convocata presso la sede di Bari della sezione regionale di controllo
per la Puglia della Corte dei Conti per la valutazione della situazione
economica del Comune di Trani dopo la pronuncia 98/2015 deliberata dalla Corte
nei confronti dell’Ente.
Al
termine dell’audizione, il sindaco Bottaro ha rilasciato la seguente
dichiarazione: “Abbiamo risposto in maniera puntuale ai rilievi che ci sono
stati mossi, producendo una relazione integrativa rispetto a quella già fornita
lo scorso 23 giugno. Abbiamo evidenziato che è in corso il riaccertamento
straordinario dei residui, sia attivi che passivi, e che contiamo di definire il quadro entro 15
giorni, unitamente all’approvazione del rendiconto 2014. Ringrazio per il
lavoro svolto in questi giorni tutti gli uffici comunali ed in particolare il
settore economico e finanziario dell’Ente. Al tempo stesso rivolgo a tutta la
struttura comunale un invito a profondere un ulteriore sforzo per completare il
lavoro nei termini stabiliti”.
Sul
sito Internet del Comune di Trani (percorso: Amministrazione Trasparente >
Interventi straordinari e di emergenza) è consultabile l’integrazione
presentata dal Comune durante l’audizione odierna. Questo il link:
martedì 30 giugno 2015
TRANI : CORTE DEI CONTI, SUL SITO DEL COMUNE. UNA SEZIONE CON TUTTA LA DOCUMENTAZIONE
In
ossequio ai principi di pubblicità e di trasparenza dell’attività
amministrativa, sul sito Internet del Comune di Trani, nella sezione
“Amministrazione Trasparente” (Interventi straordinari e di emergenza) sono
state pubblicate la deliberazione della Corte dei Conti n.98/2015 adottata
dalla sezione regionale di controllo per la Puglia nell'adunanza pubblica del
19 febbraio 2015, le conseguenti delibere del commissario straordinario del
Comune di Trani, l’ordinanza della Corte dei Conti n. 49/2015 adottata dalla
sezione regionale di controllo per la Puglia in merito alle verifiche delle
misure correttive adottate dal Comune di Trani a seguito della deliberazione
n.98/2015 con contestuale convocazione per il prossimo 2 luglio (inviata al
Comune di Trani lo scorso 11 giugno) e le memorie illustrative prodotte dal
Comune di Trani e inviate alla sezione regionale di controllo della Corte dei
Conti in data 23 giugno.
Nel
corso dell’audizione del prossimo 2 luglio, l’amministrazione si propone di
definire lo stato dei debiti fuori bilancio conosciuti, di concludere le
operazioni di riaccertamento straordinario dei residui secondo il nuovo
principio contabile derivante dal decreto legislativo 118 del 2011 e successive
modifiche e integrazioni, e di addivenire definitivamente ad una
riconciliazione delle partite debitorie e creditorie con le società partecipate,
in modo da allineare una volta per tutte le scritture contabili dell’Ente con
le scritture presenti nel bilancio delle società partecipate.
sabato 23 maggio 2015
ANDRIA : Sezioni riunite della Corte dei Conti. Bocciato l’operato dell’amministrazione Giorgino.
Tanto tuonò, che piovve a dirotto. Dopo aver preso visione delle considerazioni della sezione regionale della Corte dei Conti sul bilancio comunale relativo all’esercizio 2012, siamo stati pervasi da un senso di sconforto, in parte alleviato dalla notizia, diffusa dall’Amministrazione e dai media locali, di un parziale accoglimento del ricorso presentato dal Comune di Andria avverso il provvedimento citato.
L’euforia è durata poco, poiché, nelle motivazioni delle sezioni riunite della Corte dei Conti depositate qualche giorno fa, la situazione del bilancio del Comune di Andria è riapparsa drammatica.
In sintesi, la Corte di Conti romana ha confermato il mancato rispetto del patto di stabilità interno per l’esercizio 2012 per avere l’ente impropriamente appostato nel detto bilancio circa 5.700.00 euro invece di 700.000 euro.
Francamente non si comprende come la Corte abbia promosso la gestione del Comune di Andria. Noi vediamo una sonora bocciatura, se si considera, altresì, che tutti gli altri rilievi, di non poco conto, formulati dalla Corte dei Conti pugliese, sono stati confermati.
Le conseguenze (l’Ente Locale non può impegnare spese correnti in misura superiore all'importo annuale medio dei corrispondenti impegni effettuati nell'ultimo triennio; l’Ente Locale non può ricorrere all'indebitamento per gli investimenti; l’Ente Locale non può procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo) derivanti dalla violazione del patto di stabilità, come sempre, colpiranno i cittadini, i quali, tartassati dall’imposizione fiscale, saranno vessati ulteriormente, senza avere alcuna responsabilità.
Pensiamo che i veri responsabili del disastro debbano, quanto meno, rassegnare le dimissioni e chiedere scusa alla Città.
Un cambio di rotta deciso appare non più procrastinabile e l’occasione per farlo, per fortuna, è imminente.
Fare chiarezza sulla reale situazione economico- finanziaria dell’ente, e porre in essere una decisa azione di risanamento dei conti è una delle nostre priorità.
Ora tocca a voi decidere.
F.to Avv. Savino Losappio
(Candidato Sindaco per la lista “Noi a Sinistra per la Puglia”)
martedì 10 febbraio 2015
BARLETTA : Una città intera messa alla gogna.
La Corte dei conti ha assunto una pesantissima decisione sul
disastro finanziario del comune, obbligando a pubblicarla sul sito ufficiale,
così che chiunque da qualunque parte del mondo può controllare lo stato della
città e la eredità di questi anni della politica locale. Una grave crisi di liquidità, indotta da
violazioni di legge e entrate inesistenti
Ancora più specie fa, leggere il comunicato dei sopravvissuti
del centro destra. Parlano a vanvera di debiti fuori bilancio, di PIP e di Gas.
Ma il problema sono i debiti nel
bilancio, è la situazione di
impossibilità di funzionamento reale del comune e della città in cui ci hanno
cacciati. Vediamo i fatti che
interessano la gente, non solo il linguaggi tecnico dei “riaccertamenti” e
delle” imputazioni finanziarie” .
Da circa 4 anni un imprenditore, tra tanti altri, ha chiesto
un’area nel PIP per realizzare un teatro e centro congressi. Si, in periodi di
crisi qualcuno ci crede. Nessuna
risposta. Eppure era un bando pubblico. Il comune ha perso soldi per le aree e
la città un teatro e centro congressi.
Il comune ha chiesto conguagli illegali a chi ha
realizzato investimenti nel PIP, mentre invece ha lasciato per anni e anni le
aree non assegnate e le penalità non riscosse da chi invece non ha realizzato. La
città ha perso investimenti e lavoro, il comune ha perso soldi per le
aree. Il PIP è stato finanziato con
molti milioni della comunità europea,
quando i soldi arrivavano ad Andria. Adesso quel surplus, che doveva
finanziare altre opere pubbliche, non c’è più, mentre premono i pignoramenti
per gli espropri.
Ancora, ITALGAS non paga al comune oltre 12 Milioni di euro
per la gestione della rete. Il comune spende quei soldi mai incassati e ,
guarda guarda, dà la proroga per la gestione a ITALGS che non paga. Ancora: il sistema dei rifiuti costa una
somma enorme, il comune chiede più tasse di quante servano a ripagare rifiuti,
ma non riesce né a incassare né a diminuire il costo.
Non servono molti altri esempi per chiarire alla gente da
cosa deriva il deficit morale e finanziario della città, e la paralisi
economica. Tutto questo è contenuto nel
linguaggio tecnico e giuridico della corte dei conti, ed è sotto gli occhi di
tutti ormai. Cosa dice chi governa (si fa così per dire)?? Che farà ricorso
contro la decisione della corte dei conti, e continuerà come prima. Sembra uno scherzo, ma è la drammatica fine
di una esperienza che va rimossa al più presto.
In questi anni è mancato un progetto alternativo, una opposizione seria ed efficace, nonostante alcuni meritevoli sforzi individuali. Gli ultimi bilanci sono stati approvati con mezz’ora di consiglio comunale: tanto dà una idea della qualità e profondità della opposizione condotta.
In questi anni è mancato un progetto alternativo, una opposizione seria ed efficace, nonostante alcuni meritevoli sforzi individuali. Gli ultimi bilanci sono stati approvati con mezz’ora di consiglio comunale: tanto dà una idea della qualità e profondità della opposizione condotta.
Infatti non basta
cambiare solo il colore di una
amministrazione. Il nostro progetto è
proprio questo, e non è fato di promesse, ma di proposte concrete esistenti e
di sfide positive.
Le prime delibere del prossimo consiglio comunale per noi
saranno:
1.
Verifica dello stato della finanza comunale e
avvio delle azioni di risanamento
2.
Promuovere la azione di responsabilità verso chi
lo ha causato o consentito
3.
Rimuovere chiunque sia stato tecnicamente o
politicamente responsabile delle decisioni dannose per la città
Abbiamo scelto il campo del
centro sinistra non per continuare tutto come è, ma per cambiare radicalmente
verso a metodi e comportamenti che ci hanno condotti a questa situazione. Non sarà facile riprendere, trovare le
risorse e risanare moralmente e funzionalmente la città. Fare una coalizione per noi significa non
convenienza, ma rispondere positivamente alle proposte che pubblicamente
avanziamo. Serviranno energie, coesione,
intelligenze e sforzi di molti. Il nostro programma e la nostra voglia di
innovazione ci dice però che possiamo farlo, anzi dobbiamo farlo. E’ l’unica
strada che abbiamo di fronte, e noi vogliamo percorrerla fino in fondo,
domenica 8 febbraio 2015
ANDRIA : Centrodestra, "Rilievi Corte dei Conti su somme del passato"
“I rilievi formulati dalla Corte dei Conti sono oggetto in queste ore di attacchi strumentali delle minoranze”. Sulla questione intervengono con una nota congiunta tutti i gruppi consiliari di centrodestra: “Precisiamo subito che, francamente, da chi ha portato il Consiglio Comunale a dicembre 2014 ad approvare debiti fuori bilancio pari a 4,6 milioni di euro per il mancato pagamento delle indennità di espropriazione di aree ricomprese nella zona Pip, non accettiamo ramanzine né consigli”.
“Venendo alla questione principale al centro dei rilievi della Corte, sulle cui decisioni l’Amministrazione Comunale sta valutando gli effetti sotto tutti i punti di vista al fine di ricorrere presso gli organi competenti,il punto è tecnicamente il riaccertamento di somme relative al contenzioso con l’Italgas. Un contenzioso, anche questo rinveniente dal passato, che è stato affrontato dall’Amministrazione in modo netto per consentire alla collettività di recuperare somme ingenti sulla scorta di decisioni dell’autorità giudiziaria.
Detto ciò, il Comune non è prossimo ad alcun dissesto finanziario ed anzi, pur nelle difficoltà che tutti gli Enti hanno in questo periodo, stante le minori entrate dallo Stato centrale, sta cercando dal 2010 di provvedere ad un’opera di vero risanamento e di chiarezza su enormi debiti fuori bilancio che pesavano sulla nostra comunità a causa di sciagurate politiche compiute da chi, oggi, si permette il lusso di fare la morale. E sempre per amore di verità e di chiarezza ricordiamo che la somma prestata dalla Cassa depositi e prestiti di circa 15 milioni di euro alla città di Andria lo scorso anno – in base al fondo istituito dal governo di 47,2 miliardi di euro per reimmettere liquidità nelle casse degli enti e sbloccare i pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili maturati entro il 31 dicembre 2012 – è servita, per buona parte, a pagare debiti precedenti al 2010 in primo luogo relativi a contenziosi con la Manutencoop. Con altrettanta onestà intellettuale ricordiamo a qualche smemorato ed alla città che uno dei primi atti del Consiglio Comunale nel 2010, subito dopo l’insediamento dell’Amministrazione Giorgino, fu quello di pagare 3,5 milioni di euro per bollette non pagate negli anni precedenti. Precisiamo, inoltre, che in questi 5 anni di Amministrazione non è stato prodotto un solo debito fuori bilancio e che pendono sulla testa dei cittadini milioni di euro derivanti dal passato dagli espropri del Pru di San Valentino.
Siamo orgogliosi, allora, che Andria ha una tra le tassazioni più basse d’Italia tra i capoluoghi di provincia con la Tasi all’1 per mille e l’Imu al minimo e che, nonostante tagli e criticità pregresse, abbiamo oggettivamente ammodernato e cambiato la città in questi 5 anni.
Restiamo, quindi, fiduciosi che tecnicamente i funzionari del Comune sappiano rispondere ai rilievi della Corte dei Conti, così da fugare ogni dubbio, fermo restando che le questioni avanzate non sono propedeutiche a forme di dissesto dell’Ente e che lo sforamento del famigerato patto di stabilità, definito dal premier Renzi qualche mese fa come il “patto di stupidità”, è spesso per i Comuni un qualcosa di ineludibile e frequente. Tanto è vero che, se non ricordiamo male, l’ultimo non rispetto del patto di stabilità interno ad Andria è addebitabile alla precedente amministrazione di centro-sinistra nel triennio 2005-2007″, concludono.
Restiamo, quindi, fiduciosi che tecnicamente i funzionari del Comune sappiano rispondere ai rilievi della Corte dei Conti, così da fugare ogni dubbio, fermo restando che le questioni avanzate non sono propedeutiche a forme di dissesto dell’Ente e che lo sforamento del famigerato patto di stabilità, definito dal premier Renzi qualche mese fa come il “patto di stupidità”, è spesso per i Comuni un qualcosa di ineludibile e frequente. Tanto è vero che, se non ricordiamo male, l’ultimo non rispetto del patto di stabilità interno ad Andria è addebitabile alla precedente amministrazione di centro-sinistra nel triennio 2005-2007″, concludono.
domenica 14 dicembre 2014
MARGHERITA DI SAVOIA : LA CORTE DEI CONTI PROMUOVE IL PIANO DI RIENTRO. SCONGIURATO IL DISSESTO
L’Amministrazione Marrano scongiura il dissesto del
Comune di Margherita di Savoia. A certificare lo storico e importante risultato
per la comunità salinara è la Corte dei Conti, sezione regionale di controllo
per la Puglia, con provvedimento comunicato al sindaco e al presidente del
consiglio comunale, nel pomeriggio di venerdì 12 dicembre, a firma del
Presidente, dottor Luca Fazio. La Corte dei Conti, al termine della Camera di Consiglio,
ha accertato “la non completa sussistenza delle condizioni previste dalla legge
per la dichiarazione di dissesto” e “il parziale adempimento da parte del
Comune di Margherita di Savoia delle misure correttive richiesta da questa
Sezione Regionale di Controllo”. Nel dispositivo emesso dalla Corte dei Conti
viene disposta “l’adozione delle necessarie misure correttive, ai sensi
dell’art. 6 comma 2 del D. Lgs n. 49/2011”. In sostanza il piano di rientro
presentato dall’Amministrazione Marrano, lo scorso 4 dicembre e discusso
nell’udienza dell’11 dicembre, alla presenza del sindaco, del segretario
generale, dei responsabili dell’ufficio finanziario, è stato ritenuto idoneo
per il risanamento dei conti comunali. La Corte dei Conti, nello scorso mese di
novembre, aveva concesso altri venti giorni di tempo all’Amministrazione
Marrano, per meglio dettagliare i contenuti del piano di rientro, presentato
nella sua prima stesura il 28 giugno di quest’anno.
I contenuti del piano di rientro saranno illustrati
dal sindaco, Paolo Marrano, nel corso di una conferenza stampa, in programma lunedì 15 dicembre alle 17,30 presso
Palazzo di Città.
venerdì 21 novembre 2014
MARGHERITA DI SAVOIA : “La Corte dei Conti boccia sonoramente il piano di rientro presentato dall’Amministrazione”
Lo “Staff comunicazione Comune di Margherita di Savoia”, uno staff ben pagato, invia il 18 novembre un comunicato al Corriere dell’Ofanto, anch’esso ben pagato, intitolato “Piano di rientro: la Corte dei Conti concede un’ulteriore proroga all’Amministrazione” (si legga qui:http://www.corriereofanto.it/…/pol…/1036-proroga-corte-conti). Quello stesso comunicato avrebbe dovuto intitolarsi: “La Corte dei Conti boccia sonoramente il piano di rientro presentato dall’Amministrazione”.
Va detto, comunque ed ad onor del vero, che subito dopo lo stesso Corriere dell’Ofanto pubblica un articolo di segno opposto (si legga qui:http://www.corriereofanto.it/…/1039-margherita-dissesto-gui…).
Veniamo a quello che dice la Corte dei Conti (qui il documento completo:http://www.scribd.com/doc/247016785/Corte-Conti ).
Se è vero, come dice il comunicato dello Staff comunicazione del Comune, che la Corte sottolinea come la pesante situazione finanziaria del Comune sia derivante “da gestioni passate e dalla totale assenza di correttivi idonei a ripristinare gli equilibri di bilancio secondo i principi di una sana gestione finanziaria”, è altresì vero che “la grave situazione finanziaria in cui versa il Comune di Margherita di Savoia, ha comunque subito un netto peggioramento nel corso del 2013 e nell’esercizio in corso”.
Se è vero, inoltre, che “appaiono degne di apprezzamento le misure e gli interventi che l’attuale Amministrazione ha adottato dal suo insediamento” riferendosi alla razionalizzazione degli uffici tecnico e tributi ed alla riduzione delle spese di rappresentanza (e ci mancherebbe in tale disastrosa situazione finanziaria!), è altresì vero che la Corte riscontra “una certa qual superficialità, se non una vera e propria imperizia nella predisposizione del piano” ed ancora fa notare che “le nuove e maggiori entrate individuate nel piano per finanziarie la cospicua debitoria (€ 9.233.307,65) sono state non solo sovrastimate, ma soprattutto indicate e computate in maniera del tutto superficiale, errata, contraddittoria, confusionaria, così conducendo ad una valutazione di assoluta inattendibilità delle stesse”.
In sostanza l’Amministrazione si trincera dietro le poche parole di apprezzamento che la Corte pronuncia per nascondere le 34 pagine in cui il piano di rientro viene definito più volte come inadeguato, superficiale, inconsistente, inattendibile. Si tratta, come dicevamo, di una bocciatura sonora.
Ci permettiamo di suggerire all’Amministrazione Marrano di dimettersi con dignità ammettendo di non essere riuscita a risolvere una situazione assai complicata. Ci permettiamo anche di suggerire alla stessa Amministrazione di rispedire al mittente le feroci critiche che da larga parte dell’agone politico si levano avverso di loro: coloro che criticano, spesso, sono gli stessi che hanno contribuito a produrre questo disastro finanziario.
Che dissesto sia.
P.S.: Qui per chi volesse conoscere le puntate precedenti del carteggio Amministrazione-Corte dei conti: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=718340971580614&set=pb.100002141545705.-2207520000.1416500244.&type=3&theater.
Fonte : Artemia Salina
Va detto, comunque ed ad onor del vero, che subito dopo lo stesso Corriere dell’Ofanto pubblica un articolo di segno opposto (si legga qui:http://www.corriereofanto.it/…/1039-margherita-dissesto-gui…).
Veniamo a quello che dice la Corte dei Conti (qui il documento completo:http://www.scribd.com/doc/247016785/Corte-Conti ).
Se è vero, come dice il comunicato dello Staff comunicazione del Comune, che la Corte sottolinea come la pesante situazione finanziaria del Comune sia derivante “da gestioni passate e dalla totale assenza di correttivi idonei a ripristinare gli equilibri di bilancio secondo i principi di una sana gestione finanziaria”, è altresì vero che “la grave situazione finanziaria in cui versa il Comune di Margherita di Savoia, ha comunque subito un netto peggioramento nel corso del 2013 e nell’esercizio in corso”.
Se è vero, inoltre, che “appaiono degne di apprezzamento le misure e gli interventi che l’attuale Amministrazione ha adottato dal suo insediamento” riferendosi alla razionalizzazione degli uffici tecnico e tributi ed alla riduzione delle spese di rappresentanza (e ci mancherebbe in tale disastrosa situazione finanziaria!), è altresì vero che la Corte riscontra “una certa qual superficialità, se non una vera e propria imperizia nella predisposizione del piano” ed ancora fa notare che “le nuove e maggiori entrate individuate nel piano per finanziarie la cospicua debitoria (€ 9.233.307,65) sono state non solo sovrastimate, ma soprattutto indicate e computate in maniera del tutto superficiale, errata, contraddittoria, confusionaria, così conducendo ad una valutazione di assoluta inattendibilità delle stesse”.
In sostanza l’Amministrazione si trincera dietro le poche parole di apprezzamento che la Corte pronuncia per nascondere le 34 pagine in cui il piano di rientro viene definito più volte come inadeguato, superficiale, inconsistente, inattendibile. Si tratta, come dicevamo, di una bocciatura sonora.
Ci permettiamo di suggerire all’Amministrazione Marrano di dimettersi con dignità ammettendo di non essere riuscita a risolvere una situazione assai complicata. Ci permettiamo anche di suggerire alla stessa Amministrazione di rispedire al mittente le feroci critiche che da larga parte dell’agone politico si levano avverso di loro: coloro che criticano, spesso, sono gli stessi che hanno contribuito a produrre questo disastro finanziario.
Che dissesto sia.
P.S.: Qui per chi volesse conoscere le puntate precedenti del carteggio Amministrazione-Corte dei conti: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=718340971580614&set=pb.100002141545705.-2207520000.1416500244.&type=3&theater.
Fonte : Artemia Salina
mercoledì 19 novembre 2014
MARGHERITA DI SAVOIA : PIANO DI RIENTRO. LA CORTE DEI CONTI CONCEDE ULTERIORE PROROGA ALL'AMMINISTRAZIONE
La
sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ha concesso una ulteriore
proroga di venti giorni all'Amministrazione comunale per chiarire alcuni
passaggi del piano di rientro approvato nello scorso mese di giugno. Decisione
che, di fatto, non boccia il lavoro svolto dall'Amministrazione Marrano, anche
se non elimina, in maniera definitiva, il rischio di dissesto finanziario per
il Comune di Margherita di Savoia. Sono tre i punti principali sui quali
chiedere ulteriori chiarimenti la Corte dei Conti: la ricostituzione dei fondi
vincolati (per i quali l'attuale Amministrazione ha già raggiunto dei risultati
come nel caso dei fondi per la bonifica della ex Saibi), il rientro
dell'anticipazione di cassa e l'eliminazione della cospicua massa debitoria.
Ma, nella sua relazione accompagnatoria alla richiesta di chiarimenti, la Corte
dei Conti ha anche sottolineato come “appaiono degne di apprezzamento le misure
e gli interventi che l'attuale Amministrazione ha adottato dal suo
insediamento” con chiaro riferimento alla razionalizzazione degli uffici
tecnico e tributi, alla riduzione delle spese di rappresentanza e di quelle
legate alle consulenze esterne. Apprezzamento per l'Amministrazione Marrano, sollevata
dalle responsabilità nelle parole della Corte dei Conti che sottolinea come la
pesante situazione finanziaria del Comune sia derivante “da gestioni passate e
dalla totale assenza di correttivi idonei a ripristinare gli equilibri di
bilancio secondo i principi di una sana gestione finanziaria”. E' netto il
giudizio della Corte dei Conti in merito alla gestione economica finanziaria
del 2011: “Preme sottolineare – si legge nel dispositivo – che la situazione
finanziaria del Comune appare notevolmente compromessa nel 2011 e che i
tentativi di ripianare il bilancio non hanno, evidentemente, sortito, in
concreto, gli aspetti migliorativi auspicati”. Il piano di rientro approntato
dall'amministrazione Marrano è giudicato non congruo dalla Corte dei Conti che,
però, ha valutato positivamente “l'operato dell'attuale Amministrazione che ha
consentito, tra l'altro, di fare chiarezza sulla vetusta e caotica situazione
debitoria dell'Ente”. Adesso l'amministrazione comunale avrà 20 giorni di tempo
per fornire ulteriori chiarimenti o decidere, attraverso il voto del consiglio
comunale, di accedere allo strumento amministrativo del “riequilibrio
finanziario pluriennale” che permetterebbe, attraverso un dissesto pilotato, di
realizzare il piano di rientro in dieci anni.
lunedì 30 giugno 2014
MARGHERITA DI SAVOIA : ILPIANO DI RIENTRO PASSA L’ESAME DEL CONSIGLIO COMUNALE
E’ stato approvato a maggioranza (11 voti favorevoli e 6 contrari) nell’ultima seduta di consiglio comunale, il piano di rientro, predisposto dall’Amministrazione Marrano per rispondere ai rilievi della Corte dei Conti sulla pesante situazione debitoria dell’Ente. Il documento adesso passa all’attenzione della magistratura contabile che dovrà decidere se le misure introdotte dall’Amministrazione comunale sono incisive per rimettere in ordine i conti del Comune. Il via libera al piano di rientro è arrivato al termine di un dibattito durato più di tre ore, aperto dalla relazione del sindaco, Paolo Marrano. “Questo è un evento straordinario – ha dichiarato – perché non so se mai era capitata una situazione di questo genere a Margherita di Savoia”. Il piano di rientro dovrà servire per fronteggiare una debitoria di poco inferiore ai nove milioni di euro. Anche per questo, come ha ricordato Marrano, “è stato elaborato con tanta fatica. La situazione è abbastanza difficile da gestire” ha ammonito ancora il sindaco; “è inutile discutere chi siano i responsabili di questa situazione, perché saranno gli organi preposti, come la Procura della Corte dei Conti, ad intervenire. Bisogna, invece, correre ai ripari e aiutare il nostro paese a risorgere”. Il piano di rientro, come ha evidenziato il sindaco, si muove su due direttrici principali: la riduzione delle spese e il recupero delle somme per colmare la debitoria. Nel primo caso saranno rimodulati e rideterminati i costi del servizio di trasporto e mensa scolastica e saranno esternalizzati i servizi cimiteriali ed i servizi dell'area mercatale, a costo zero per il Comune; nel secondo caso verrà introdotta la tassa di soggiorno, si darà corso al recupero delle somme rivenienti dal contenzioso con la società Atisale e si procederà al secondo tentativo per la vendita degli immobili di proprietà (ex mercato coperto ed ex scuola media, oltre all’edificio dell’ex scuola Di Staso). Il piano di rientro è stato approvato a maggioranza con i voti, anche, dei consiglieri Domenico Lodispoto e Francesco Galante i quali, ancora una volta, hanno dimostrato grande senso di responsabilità, non disgiunto da un forte attaccamento alla comunità salinaria. Hanno dichiarato voti contrario i consiglieri d'opposizione Antonella Cusmai e Ruggiero Piccolo nonché i quattro consiglieri del Movimento Schittulli. “Con riferimento a quest'ultimo Movimento e tenuto conto dei comportamenti politici fin qui riscontrati è di tutta evidenza che i quattro consiglieri non fanno più parte dell'attuale maggioranza” chiosa il sindaco. I lavori del consiglio comunale sono proseguiti con l’approvazione all’unanimità di altre due punti all’ordine del giorno: l’adesione di Margherita di Savoia alla gestione associata con Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia dell’ufficio del Giudice di pace e l’uscita del Comune dall’Unione dei Comuni del Tavoliere Meridionale. E’ stata infine bocciata, a maggioranza, la proposta di delibera, presentata dal Movimento Schittulli, per la liberalizzazione delle acque termali.
martedì 3 giugno 2014
BISCEGLIE : :”Il Comune recepisca subito l'innovativo orientamento della Corte dei Conti”
La Corte dei Conti, nell'espletamento della sua funzione di
collaborazione istituzionale, ha
espresso alcune riflessioni e raccomandazioni suggerendo, soprattutto dal punto
di vista tecnico, alcune
prescrizioni per la gestione della contabilità finanziaria che risultano
assolutamente innovative.
La funzione di controllo collaborativo è stata espletata in relazione al conto consuntivo del 2011, riguardante quindi il periodo a cavallo tra La fine della prima amministrazione Spina e l'inizio della seconda amministrazione Spina. Si ricorda che parecchie delle questioni sollevate dalla Corte dei Conti per il 2011 sono state già risolte dall'amministrazione “Spina Ter” (eliminazione consulenze, istituzione dell’ avvocatura comunale per ridurre le spese legali e nuove procedure per le somme urgenze). In ogni caso, essenzialmente, si tratta di orientamenti che modificano le linee di gestione della contabilità che il comune di Bisceglie e il suo dirigente adottano dal 2000 ad oggi. "Dopo circa vent'anni ritengo apprezzabile e condivisibile lo sforzo collaborativo della Corte dei Conti proteso arrendere ancora migliore in senso di efficienza e trasparenza la già straordinaria performance del comune di Bisceglie in termini di gestione del bilancio. - Ha dichiarato il sindaco Spina - Bisceglie è l'unico comune in Puglia ad aver adottato e mantenuto nel tempo (dopo ben tre anni) il cosiddetto “bilancio sperimentale”. Condivido lo sforzo perfezionativo della Corte dei Conti che non si è pronunciata in sede giudiziaria, è bene precisarlo, ma nell'espletamento di una funzione di collaborazione istituzionale con gli enti pubblici. Le raccomandazioni e i suggerimenti che la Corte dei Conti rivolge alla politica e alla burocrazia che governano il comune di Bisceglie vanno applicate immediatamente nella adozione dei futuri atti di programmazione e gestione del bilancio comunale. Ho chiesto immediatamente la convocazione di un consiglio comunale in coincidenza dell'approvazione del conto consuntivo del 2013 che avverrà entro pochi giorni e che registra anche per il 2013 un cospicuo avanzo di amministrazione che la dice lunga sulla solidità economico- finanziaria del comune di Bisceglie. Sono lontani gli anni in cui gli enti pubblici sprecavano risorse e al comune di Bisceglie la gestione del bilancio vedeva proposte del settore Programmazione e Bilancio che prevedevano il ripiano d debiti fuori bilancio per 8 milioni di euro attraverso la contrazione di mutui alla Cassa Depositi e Prestiti e sui quali nessun ente istituzionale in sede collaborativa o giudiziaria esprimeva perplessità. Bisceglie ha dirigenti del settore apprezzati a livello nazionale, nei cui confronti continua a riporre fiducia incondizionata, per cui, nel suo tradizionale spirito di umile e responsabile collaborazione istituzionale accetta di buon grado i consigli perfezionativi della Corte dei Conti. In Consiglio Comunale delibereremo per recepire immediatamente l'orientamento della Corte dei Conti che dopo vent'anni di diversa interpretazione costituisce un fatto estremamente innovativo e per questo apprezzabile sul piano tecnico e sul piano politico”.
La funzione di controllo collaborativo è stata espletata in relazione al conto consuntivo del 2011, riguardante quindi il periodo a cavallo tra La fine della prima amministrazione Spina e l'inizio della seconda amministrazione Spina. Si ricorda che parecchie delle questioni sollevate dalla Corte dei Conti per il 2011 sono state già risolte dall'amministrazione “Spina Ter” (eliminazione consulenze, istituzione dell’ avvocatura comunale per ridurre le spese legali e nuove procedure per le somme urgenze). In ogni caso, essenzialmente, si tratta di orientamenti che modificano le linee di gestione della contabilità che il comune di Bisceglie e il suo dirigente adottano dal 2000 ad oggi. "Dopo circa vent'anni ritengo apprezzabile e condivisibile lo sforzo collaborativo della Corte dei Conti proteso arrendere ancora migliore in senso di efficienza e trasparenza la già straordinaria performance del comune di Bisceglie in termini di gestione del bilancio. - Ha dichiarato il sindaco Spina - Bisceglie è l'unico comune in Puglia ad aver adottato e mantenuto nel tempo (dopo ben tre anni) il cosiddetto “bilancio sperimentale”. Condivido lo sforzo perfezionativo della Corte dei Conti che non si è pronunciata in sede giudiziaria, è bene precisarlo, ma nell'espletamento di una funzione di collaborazione istituzionale con gli enti pubblici. Le raccomandazioni e i suggerimenti che la Corte dei Conti rivolge alla politica e alla burocrazia che governano il comune di Bisceglie vanno applicate immediatamente nella adozione dei futuri atti di programmazione e gestione del bilancio comunale. Ho chiesto immediatamente la convocazione di un consiglio comunale in coincidenza dell'approvazione del conto consuntivo del 2013 che avverrà entro pochi giorni e che registra anche per il 2013 un cospicuo avanzo di amministrazione che la dice lunga sulla solidità economico- finanziaria del comune di Bisceglie. Sono lontani gli anni in cui gli enti pubblici sprecavano risorse e al comune di Bisceglie la gestione del bilancio vedeva proposte del settore Programmazione e Bilancio che prevedevano il ripiano d debiti fuori bilancio per 8 milioni di euro attraverso la contrazione di mutui alla Cassa Depositi e Prestiti e sui quali nessun ente istituzionale in sede collaborativa o giudiziaria esprimeva perplessità. Bisceglie ha dirigenti del settore apprezzati a livello nazionale, nei cui confronti continua a riporre fiducia incondizionata, per cui, nel suo tradizionale spirito di umile e responsabile collaborazione istituzionale accetta di buon grado i consigli perfezionativi della Corte dei Conti. In Consiglio Comunale delibereremo per recepire immediatamente l'orientamento della Corte dei Conti che dopo vent'anni di diversa interpretazione costituisce un fatto estremamente innovativo e per questo apprezzabile sul piano tecnico e sul piano politico”.
mercoledì 12 marzo 2014
MARGHERITA DI SAVOIA :“IL MIO IMPEGNO PER IL RISANAMENTO SCONGIURA IL DISSESTO DEL COMUNE”
Si è svolta il 5 marzo scorso l'udienza presso la
Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per la Puglia, alla quale era
stato convocato il sindaco per rispondere alle osservazioni in merito al
rendiconto finanziario del 2011. Marrano, accompagnato dal responsabile dei
servizi finanziari, dottor Michele Manca, in apertura ha consegnato le
controdeduzioni alle osservazioni del magistrato istruttore, per poi illustrare
la situazione dell'Ente comunale. “Ho voluto chiarire immediatamente che né il
sottoscritto, né i componenti dell'attuale amministrazione comunale, abbiamo
memoria storica sulla situazione finanziaria che abbiamo ereditato. Ho
ricordato al presidente della Corte che Margherita di Savoia si è lasciata alle
spalle tre gestioni commissariali e che deve fare i conti, nel funzionamento
della macchina amministrativa, con alcune criticità: il personale non è
aggiornato per i ruoli ricoperti, la pianta organica è fortemente carente e
ferma a metà degli anni Novanta; da allora non è stata fatta nessuna
assunzione, l'informatizzazione degli uffici è appena sufficiente e questo crea
difficoltà anche nella interrelazione tra gli uffici stessi”. A ciò si
aggiungano, ha evidenziato il sindaco nel suo intervento, “la difficoltà in
materia di riscossione dei tributi e l'abusivismo dilagante”. Un quadro
drammatico, quello tracciato da Marrano, ma necessario per spiegare come mai il
Comune di Margherita di Savoia si trovi con una cospicua massa debitoria, come ha evidenziato la Corte dei Conti nella
sua relazione. Una situazione delicata per risolvere la quale
l'Amministrazione Marrano ha già avviato una serie di correttivi: “contenimento
delle spese, ottimizzazione delle risorse finanziarie, patrimoniali ed umane”.
Per sanare i conti, però, serviranno interventi finanziari massicci: “Ho
assunto l'impegno, davanti alla Corte dei Conti, che nel più breve tempo
possibile sarà formalizzata l’istruttoria per l’alienazione dell'ex mercato
comunale e l'edificio dell'ex scuola media. Inoltre si provvederà alla transazione con Atisale perché venga
pagata, al Comune, l'Ici per gli anni dal 2008 al 2010, mentre sarà più
stringente l'azione per il recupero di quanto dovuto alle casse comunali per
l'occupazione del suolo pubblico e gli oneri di urbanizzazione”. Impegni che
vanno ad aggiungersi all'attività già svolta da questa Amministrazione e che
fanno ritenere, a giudizio del sindaco, “scongiurato il pericolo di un dissesto
per il Comune di Margherita di Savoia”.
sabato 25 gennaio 2014
TRINITAPOLI : La Corte dei Conti commissaria l’Amministrazione di Feo
Un commissariamento
dell'amministrazione comunale. Questa, in sostanza, la decisione della Corte
dei Conti che ha sottoposto a continuo monitoraggio fino al 31 dicembre 2015 le
proposte dell'amministrazione comunale di Trinitapoli contenute nel piano di
risanamento. In altre parole, la Corte dei Conti verificherà e terrà sotto
controllo il comportamento contabile e finanziario di questa amministrazione
fino alla fine del mandato. E di ciò rivolgiamo il nostro più gradito
ringraziamento alla sezione regionale della Corte dei Conti perchè in tal modo
si evita che questa amministrazione di destra compia ulteriori disastri. La
mancata piena approvazione del piano presentato trova la sua spiegazione nei
rilievi che la Corte esplicita, in particolare richiamando l'amministrazione
per aver effettuato tagli irrisori alle spese per le indennità percepite dal
sindaco e dagli assessori (appena 15 mila euro, per giunta grazie ad un nostro
emendamento al bilancio 2013, su un totale di circa 125 mila euro da essi
percepito) quando invece tutta la manovra finanziaria è stata fatta portando le
tasse dei cittadini al massimo storico di tutti i tempi. Di fatto, da adesso e
per i prossimi due anni, il nostro Comune sarà commissariato dalla Corte dei
Conti, con l’Amministrazione vincolata alle misure del piano di rientro da
rispettare e da cui non si potrà discostare e le indicazioni dell’organo di
controllo e del revisore dei conti che non concederanno deroghe, pronti ad
intervenire in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi. Non emerge,
purtroppo, un governo della città capace
di invertire la rotta perché quella che abbiamo davanti è un’Amministrazione
chiusa e a difesa solo di piccoli o grandi interessi, incapace di affrontare e
risolvere, dopo più di metà mandato, problematiche che sono sotto gli occhi di
tutti.
Avevamo indicato altre strade che
si potevano intraprendere senza gravare sulle spalle dei cittadini in un momento
di grave crisi economica che coinvolge tante famiglie, ma hanno preferito non
impegnarsi in un lavoro che richiedeva fatica e competenze specifiche, tanto,
alla fine, paga Pantalone! Il risultato ora è il decadimento della qualità
della vita nella nostra Città, economica, sociale, culturale e politica. È
vero, questi signori, di "decadenza" sono esperti.
Coordinamento Circolo Partito
Democratico Trinitapoli
mercoledì 20 novembre 2013
TRINITAPOLI : La Corte dei Conti convoca l'amministrazione. "Il piano di rientro non risponde alle richieste di questa Sezione "
Dopo una lunga attesa la Corte dei Conti ha risposto al piano di rientro presentato dal comune di Trinitapoli il 4 Luglio 2013, in cui si cercava di spiegare al tribunale, come si voleva rientrare da una massa debitoria di quasi 5 000 000 €.
Ricordiamo che secondo la sentenza della Corte dei Conti, il periodo storico contestato è sopratutto quello che va dal 2009 al 2012 e naturalmente fino ad oggi.
Ricordiamo che nella sentenza precedente la Corte dei Conti a Marzo 2013 aveva ordinato al nostro comune di redigere un piano di rientro per far fronte : allo scompenso di cassa corrente, alla eliminazione di crediti antecedenti a 5 anni (e quindi di difficile riscossione) ed il ripristino di somme vincolate distratte per far fronte a spese correnti. Tutte queste cause e non solo , facevano emergere la presenza di squilibri economico finanziari in grado di provocare il dissesto finanziario dell'ente.
A questa sentenza il 4 Luglio 2013 la maggioranza , con il voto contrario dell'opposizione, presentò un piano di rientro basato principalmente su questi punti :
Vendita di immobili con cui ripianare i debiti, aumento delle tasse a livello massimo quali IMU e ICI , rinegoziazione di mutui o eventualmente estinzione, riscossione dalle partecipate tipo BiTriGAS di somme dovute, affidamento ad Equitalia s.p.a di crediti da riscuotere, congelamento delle spese correnti per gli anni a venire ed altro ancora.
Tutto questo esaminato dal magistrato istruttore risulta non sufficiente per evitare il dissesto ed affrontare le spese correnti. Il punto nevralgico della convocazione della Corte dei Conti , programmata per il 19 Dicembre 2013 è che : il piano di rientro presenta delle previsioni di entrate aleatorie, e non certe. Tutto questo, non consente nessuna programmazione per l'ente.
Infatti nessuno sa quanto si riscuoterà dalle multe non pagate del 2012 o precedenti. Nessuno sa quanto si realizzerà dalla vendita degli immobili,come nessuno sa se gli avvocati che chiedono più di 500 000 € per parcelle dovute , accetteranno di essere pagati in tre anni. Ma sopratutto anche se accettassero, nessuno potrebbe garantirgli in maniera certa se riscuoteranno nei termini previsti.
In conclusione , resta solo da prendere atto, che la situazione è grave !
Per i cittadini in realtà cambia poco e niente !
Infatti tutte le tasse sono state elevate al massimo.
Per gli amministratori invece ci sarebbe da riflettere , su cosa possa cambiare da oggi fino al 19 Dicembre.
E' difficile prevedere cosa il sindaco andrà a riferire alla sezione regionale della Corte dei Conti, e sopratutto quali provvedimenti, relativi alle osservazioni del magistrato, verranno presi per convincere la Corte dei Conti, della attuabilità del piano di rientro presentato.
Ricordiamo che secondo la sentenza della Corte dei Conti, il periodo storico contestato è sopratutto quello che va dal 2009 al 2012 e naturalmente fino ad oggi.
Ricordiamo che nella sentenza precedente la Corte dei Conti a Marzo 2013 aveva ordinato al nostro comune di redigere un piano di rientro per far fronte : allo scompenso di cassa corrente, alla eliminazione di crediti antecedenti a 5 anni (e quindi di difficile riscossione) ed il ripristino di somme vincolate distratte per far fronte a spese correnti. Tutte queste cause e non solo , facevano emergere la presenza di squilibri economico finanziari in grado di provocare il dissesto finanziario dell'ente.
A questa sentenza il 4 Luglio 2013 la maggioranza , con il voto contrario dell'opposizione, presentò un piano di rientro basato principalmente su questi punti :
Vendita di immobili con cui ripianare i debiti, aumento delle tasse a livello massimo quali IMU e ICI , rinegoziazione di mutui o eventualmente estinzione, riscossione dalle partecipate tipo BiTriGAS di somme dovute, affidamento ad Equitalia s.p.a di crediti da riscuotere, congelamento delle spese correnti per gli anni a venire ed altro ancora.
Tutto questo esaminato dal magistrato istruttore risulta non sufficiente per evitare il dissesto ed affrontare le spese correnti. Il punto nevralgico della convocazione della Corte dei Conti , programmata per il 19 Dicembre 2013 è che : il piano di rientro presenta delle previsioni di entrate aleatorie, e non certe. Tutto questo, non consente nessuna programmazione per l'ente.
Infatti nessuno sa quanto si riscuoterà dalle multe non pagate del 2012 o precedenti. Nessuno sa quanto si realizzerà dalla vendita degli immobili,come nessuno sa se gli avvocati che chiedono più di 500 000 € per parcelle dovute , accetteranno di essere pagati in tre anni. Ma sopratutto anche se accettassero, nessuno potrebbe garantirgli in maniera certa se riscuoteranno nei termini previsti.
In conclusione , resta solo da prendere atto, che la situazione è grave !
Per i cittadini in realtà cambia poco e niente !
Infatti tutte le tasse sono state elevate al massimo.
Per gli amministratori invece ci sarebbe da riflettere , su cosa possa cambiare da oggi fino al 19 Dicembre.
E' difficile prevedere cosa il sindaco andrà a riferire alla sezione regionale della Corte dei Conti, e sopratutto quali provvedimenti, relativi alle osservazioni del magistrato, verranno presi per convincere la Corte dei Conti, della attuabilità del piano di rientro presentato.
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