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News dalle Città della BAT

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domenica 29 maggio 2016

TRINITAPOLI : Il sindaco non ha salvato il comune dal dissesto, ma solo se stesso e la giunta.


Il sindaco Di Feo non ha salvato il comune dal dissesto, ma solo se stesso e la giunta, che avrebbero dovuto dimettersi, come prevede la legge. La Corte dei Conti ancora oggi continua a ripetere che il comune deve incassare somme per alcuni milioni di euro da: Tri.Bi.GAS, Equitalia, ex GEMA, ATI Sale, etcc..
Infatti negli ultimi anni, si è fatto, ricorso permanente alle anticipazioni di tesoreria nel limite massimo consentito.
Noi, prima di spendere ci preoccuperemo di incassare le somme previste per evitare di pagare interessi notevoli alla banca.


Lillino Barisciano
Candidato Sindaco Movimento dei Cavalli

domenica 14 dicembre 2014

MARGHERITA DI SAVOIA : LA CORTE DEI CONTI PROMUOVE IL PIANO DI RIENTRO. SCONGIURATO IL DISSESTO

L’Amministrazione Marrano scongiura il dissesto del Comune di Margherita di Savoia. A certificare lo storico e importante risultato per la comunità salinara è la Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per la Puglia, con provvedimento comunicato al sindaco e al presidente del consiglio comunale, nel pomeriggio di venerdì 12 dicembre, a firma del Presidente, dottor Luca Fazio. La Corte dei Conti, al termine della Camera di Consiglio, ha accertato “la non completa sussistenza delle condizioni previste dalla legge per la dichiarazione di dissesto” e “il parziale adempimento da parte del Comune di Margherita di Savoia delle misure correttive richiesta da questa Sezione Regionale di Controllo”. Nel dispositivo emesso dalla Corte dei Conti viene disposta “l’adozione delle necessarie misure correttive, ai sensi dell’art. 6 comma 2 del D. Lgs n. 49/2011”. In sostanza il piano di rientro presentato dall’Amministrazione Marrano, lo scorso 4 dicembre e discusso nell’udienza dell’11 dicembre, alla presenza del sindaco, del segretario generale, dei responsabili dell’ufficio finanziario, è stato ritenuto idoneo per il risanamento dei conti comunali. La Corte dei Conti, nello scorso mese di novembre, aveva concesso altri venti giorni di tempo all’Amministrazione Marrano, per meglio dettagliare i contenuti del piano di rientro, presentato nella sua prima stesura il 28 giugno di quest’anno.

I contenuti del piano di rientro saranno illustrati dal sindaco, Paolo Marrano, nel corso di una conferenza stampa, in programma lunedì 15 dicembre alle 17,30 presso Palazzo di Città.

mercoledì 30 aprile 2014

ANDRIA : Perché allora non adottare la politica del pagare meno per pagare tutti?

Se la situazione finanziaria del comune di andria è veramente così grave allora la questione va approfondita e discussa con i cittadini, con tutti i cittadini. Se il comune non riesce ad incassare i crediti significa che qualcosa, più di qualcosa non funziona. Perché allora non adottare la politica del pagare meno per pagare tutti? Perchè non pensare ad una sanatoria globale per ripartire?

Abbiamo letto su tutti gli organi di stampa l’intervento tecnico/politico dei partiti di minoranza della città di Andria i quali analizzano la situazione economico/finanziaria del comune e ne traggono, a lor dire, uno scenario spettrale che richiederebbe, per la sua drammaticità e per lo sconcerto che ne deriva, un immediato dibattito pubblico, di piazza, di quartiere e di singoli condomini per capire verso dove si stia andando e se realmente le condizioni siano quelle analiticamente dettagliate nell’intervento stampa.

La questione relativa ai mancati incassi di quote pregresse dovute dai cittadini per servizi e altri oneri comunali è un elemento di profonda analisi che deve interessare la politica e deve significare assumere provvedimenti non più rinviabili ma che siano in sintonia con lo stato reale dell’economica cittadina e non con quello virtuale vissuto nelle stanze chiuse e buie da politici navigati o da dirigenti pluridecorati e premiati che forse poco conoscono la realtà del territorio vivendola a sprazzi o con discontinuità o forse addirittura per nulla.

Senza voler continuare a polemizzare su aspetti politici che non riguardano, almeno dal punto di vista partitico, né la nostra associazione né il nostro modo di pensare, vogliamo, invece, essere propositivi e riflessivi ed è per questo che ci chiediamo: se è vero che il comune non è riuscito ad incassare tutti quei milioni di euro, a cominciare dai crediti vantati per tributi Tarsu relativi ad anni precedenti per oltre 12.000.000 che sarebbero addirittura di dubbia esigibilità, nonostante l’affidamento ad Equitalia della riscossione e di crediti Ici per oltre 7.800.000 euro mai riscossi e di dubbia esigibilità, nonostante Equitalia oltre a tutto il resto, non è forse giunto il momento di dichiarare anche l’inutilità dell’aver fatto ricorso al mostro Equitalia che con i suoi metodi minacciosi e con i suoi mezzi ormai non riesce più neanche ad avere autorevolezza e credibilità necessarie per la riscossione, visto che non riscuote, anche perché non conosce i metodi dell’umanità e del rapporto umano?
Non sarebbe forse invece il caso, mi rivolgo indifferentemente alla maggioranza e all’opposizione, di pensare ad una sanatoria globale per ripartire con nuovi strumenti, con nuovi mezzi, con nuovi sentimenti e soprattutto con una nuova buona politica, anche fiscale? Non sarebbe forse questo il modo per creare, contemporaneamente, una nuova mentalità e incassare denaro che non sia poi sperperato o depauperato per eventi, concertini e altro oppio di cui il popolo, tranne pochissimi adepti, non sente affatto necessità?
Non è forse vero che il principio del pagare meno per pagare tutti rimanga quello più serio e più efficace? Perché non adottarlo anche ad Andria?
Perché continuare a pensare che l’aver assolto agli obblighi contabili e formali sia sufficiente per sentirsi con la coscienza a posto dimenticando che i tartassati realmente ormai sono in condizione di non poter più pagare? Ma la gente che stenta a trovare il modo per sopravvivere l’avete mai conosciuta? State aspettando di ritrovarvela tutta dietro le vostre porte? Cosa direte loro? Cosa offrirete loro? Qualche altra sarà la prossima promessa? State aspettando di vederci tutti sotto il comune con il piattino e cappellino in mano a chiedere l’elemosina? Anche allora ci sarà vietato di manifestare sotto il comune? Verremo allontanati di forza con i carri armati e tutti denunciati o peggio arrestati per aver disturbato la supina e quiete amministrativa?
Come si può pensare di avere fiducia e di ottenere consenso da parte di chi, commerciante o famiglie, si vede aumentare spropositatamente e continuamente i tributi locali senza ottenere in cambio adeguati servizi? Come pensare che il cittadino possa pagare di più senza ottenere beneficio per i suoi sforzi civici come quello della raccolta differenziata che si è rivelata la vera beffa e bufala la cui storia è appena, purtroppo, cominciata?

Mentre le televisioni pubbliche, le nostre televisioni pubbliche, quelle pagate con i nostri soldi, continuano a fare salotto con i soliti politici e con il nuovo paladino del buon governo pubblicizzando i decantati 80 euro che non tutti vedranno la situazione reale del Paese è ormai allo sbando totale e quegli 80 euro, anche per chi arriveranno se arriveranno sono già stati ampiamente assorbiti dai succhiatori di sangue dei comuni.

Io presidente della L.A.C. sono stato più volte attaccato, anche pubblicamente, per aver difeso anche chi non ha pagato non potendolo realmente fare, a differenza invece di chi solo apparentemente mostra condizione di disagio usufruendo dei servizi sociali e comunali pagati da tutti e anche di qualche comodo e bel tetto.

Io, presidente della L.A.C. continuerò a difendere chi non ha voce e continuerò a far sentire la mia voce come quando da quella voce in tempi non sospetti, pronunciai la frase dei sorci rossi e chiesi un pubblico dibattito proprio sulle tasse ad Andria.
Da allora sono passati alcuni anni, le tasse sono aumentate e i tentativi di cucirmi la bocca sono stati innumerevoli ma tutti rigettati ai mittenti.

                                                                   Il Presidente: Vincenzo Santovito

mercoledì 12 marzo 2014

MARGHERITA DI SAVOIA :“IL MIO IMPEGNO PER IL RISANAMENTO SCONGIURA IL DISSESTO DEL COMUNE”

Si è svolta il 5 marzo scorso l'udienza presso la Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per la Puglia, alla quale era stato convocato il sindaco per rispondere alle osservazioni in merito al rendiconto finanziario del 2011. Marrano, accompagnato dal responsabile dei servizi finanziari, dottor Michele Manca, in apertura ha consegnato le controdeduzioni alle osservazioni del magistrato istruttore, per poi illustrare la situazione dell'Ente comunale. “Ho voluto chiarire immediatamente che né il sottoscritto, né i componenti dell'attuale amministrazione comunale, abbiamo memoria storica sulla situazione finanziaria che abbiamo ereditato. Ho ricordato al presidente della Corte che Margherita di Savoia si è lasciata alle spalle tre gestioni commissariali e che deve fare i conti, nel funzionamento della macchina amministrativa, con alcune criticità: il personale non è aggiornato per i ruoli ricoperti, la pianta organica è fortemente carente e ferma a metà degli anni Novanta; da allora non è stata fatta nessuna assunzione, l'informatizzazione degli uffici è appena sufficiente e questo crea difficoltà anche nella interrelazione tra gli uffici stessi”. A ciò si aggiungano, ha evidenziato il sindaco nel suo intervento, “la difficoltà in materia di riscossione dei tributi e l'abusivismo dilagante”. Un quadro drammatico, quello tracciato da Marrano, ma necessario per spiegare come mai il Comune di Margherita di Savoia si trovi con una cospicua massa debitoria, come ha evidenziato la Corte dei Conti nella sua relazione. Una situazione delicata per risolvere la quale l'Amministrazione Marrano ha già avviato una serie di correttivi: “contenimento delle spese, ottimizzazione delle risorse finanziarie, patrimoniali ed umane”. Per sanare i conti, però, serviranno interventi finanziari massicci: “Ho assunto l'impegno, davanti alla Corte dei Conti, che nel più breve tempo possibile sarà formalizzata l’istruttoria per l’alienazione dell'ex mercato comunale e l'edificio dell'ex scuola media. Inoltre si provvederà  alla transazione con Atisale perché venga pagata, al Comune, l'Ici per gli anni dal 2008 al 2010, mentre sarà più stringente l'azione per il recupero di quanto dovuto alle casse comunali per l'occupazione del suolo pubblico e gli oneri di urbanizzazione”. Impegni che vanno ad aggiungersi all'attività già svolta da questa Amministrazione e che fanno ritenere, a giudizio del sindaco, “scongiurato il pericolo di un dissesto per il Comune di Margherita di Savoia”.

martedì 28 gennaio 2014

TRINITAPOLI : La città vive un “dissesto di fatto”. Responsabile la maggioranza

“L’euforia con cui il sindaco e gli assessori hanno accolto la pronuncia della Corte dei Conti non è giustificata. E’ come festeggiare mentre la nave affonda”. A dichiararlo è  Pasquale Lamacchia, consigliere comunale di “Vie nuove”, il quale sottolinea che “la Corte dei conti ha accettato  la proposta di piano di rientro, (circa 5 milioni di euro in 2 anni) presentato dalla maggioranza ma ha anche rilevato la sussistenza di passività potenziali e l’oggettiva mancanza di un significativo taglio delle spese inutili. E, non a caso, ha disposto un monitoraggio assiduo dei conti fino a dicembre 2015, costringendo il nostro Ente ad un “dissesto di fatto”. “A portare il Comune di Trinitapoli in questa situazione – prosegue il consigliere di opposizione – sono state le scelte   operate dall’amministrazione Di Feo negli ultimi due esercizi finanziari, come stigmatizzato nella relazione del magistrato contabile, Rossana De Corato, nel corso dell’adunanza del 19 dicembre 2013, presso la Corte dei Conti a Bari. Inoltre, la Corte dei conti ha rilevato la sussistenza di passività potenziali e l’oggettiva mancanza di un significativo taglio delle spese inutili. Per cui non serve agli esponenti della maggioranza, ad eccezione di Filannino, Marzucco e Di Benedetto, affannarsi, con comunicati stampa non rispondenti alla verità, a cercare di nascondere le proprie responsabilità e tentare di far ricadere la colpa della situazione gravissima sul passato”. “La verifica straordinaria della Corte dei Conti parte sì dal 2010, ma se allora era ancora possibile evitare il default finanziario, l’amministrazione Di Feo – afferma Lamacchia -  ha fatto precipitare la situazione con l’inserimento nel bilancio di un’entrata “fittizia” nel 2011, di 800 mila euro, riveniente dal recupero dell’Ici da Atisale, non incassata; la stessa situazione si è ripresentata nel 2012 ma il Comune, ad oggi, non ha ancora incassato quella somma (è ancora in corso un contenzioso). A ciò si aggiungono il massiccio uso dell’anticipazione di cassa e  dei fondi vincolati e la mancata ricognizione dei crediti attivi e cioè di quelle somme che il Comune avrebbe dovuto incassare e che ancora non incassa da anni”. “Pertanto – continua -  l’amministrazione Di Feo è stata costretta ad aumentare al massimo tutte le tasse e i tributi ai cittadini onesti che già pagano regolarmente.  “E non è finita - avverte  Lamacchia: oltre al danno dell’aumento della Tares 2013, i cittadini subiranno la beffa di un’ulteriore aumento per il 2014. In più la Regione Puglia ha stabilito che la nuova ecotassa per il nostro Comune sarà aumentata al massimo, e cioè  25,82 euro per tonnellata di rifiuti conferiti in discarica (7.000 nel nostro caso) per la bassa percentuale di raccolta differenziata. “Pertanto l’unico rimedio – conclude Lamacchia - sono le dimissioni: e per l’anno 2014 si risparmierebbero subito circa 200 mila euro di indennità e staff e  400 mila euro sul servizio di raccolta e smaltimento rifiuti”.    

                                                                                                          Gaetano Samele


giovedì 23 gennaio 2014

TRINITAPOLI : Non ci sarà il dissesto del comune. "Ora si lavori per l'occupazione" !

Dopo mesi di estenuante attesa , la Corte dei Conti ha emanato la sentenza con cui in pratica si evita il dissesto del comune.
Dopo una manovra di bilancio, più volte definita "lacrime e sangue" sia dalla maggioranza che dall'opposizione; la Corte dei Conti con cautela ha definito credibile il piano di rientro presentato da questa maggioranza di centro-destra capeggiata dal sindaco De Feo.
Rimane naturalmente il fiato sul collo da parte degli organi di controllo, che a cadenza semestrale controlleranno l'attuazione del piano di rientro.
Tirano un sospiro di sollievo anche le aziende che vantano da tempo crediti dal comune di Trinitapoli, i cittadini ovviamente prendono la notizia con pacatezza, visto che i veri contribuenti al piano di rientro, che ha consentito di evitare il dissesto sono stati loro , con l'aumento di tutte le tasse possibili da parte dell'amministrazione.
Il sindaco afferma :  "Sono soddisfatto dalla sentenza , ma senza trionfalismi, restiamo concentrati e continuiamo a lavorare". Sullo stesso piano le dichiarazioni dell'assessore Ortix, che esprimendo moderato ottimismo, spera di poter operare al meglio fino a scadenza mandato.
Dal canto delle opposizioni, ci si attende ora che finalmente si proceda , ai tagli dei costi della politica : eliminando lo staff e dimezzando gli assessori. 
Tutto questo per rimediare somme utili da investire nel piano del lavoro presentato oramai da un anno dalla CGIL in collaborazione con il Laboratorio di Idee.
Infatti arrivano pronte le dichiarazioni del Laboratorio di Idee che tramite i suoi portavoce dichiara : " Si spera che con questa sentenza l'amministrazione possa lavorare con più tranquillità ed efficacia , senza avere sempre il fiato sul collo degli organismi di controllo. Speriamo sopratutto che si intraprenda la strada delle azioni concrete, senza populismi e propagande demagogiche. La città chiede interventi sul lavoro è noi del Laboratorio di Idee abbiamo già presentato importanti progettualità da finanziare coi tagli alla politica. Infatti eliminando lo staff e dimezzando gli assessori lasciando solo due assessori, ma ridistribuendo le deleghe ai consiglieri che potrebbero operare senza riscuotere l'indennità , si raccoglierebbero almeno 100 000 € da destinare subito per incentivi all'agricoltura e alla commercializzazione dei prodotti.
L'economia locale è oramai dissestata, le attività commerciali chiudono a ripetizione e la politica ha l'obbligo di intervenire tagliando i propri costi. L'agricoltura e tutto il settore primario sono l'unica speranza per invertire la rotta del fallimento di un intera comunità. Dopo aver salvato i conti , ora salviamo i cittadini dalla povertà !"
  

giovedì 28 novembre 2013

TRINITAPOLI : Bilancio approvato, il sindaco afferma : “Io resto qui , fino all’estremo sacrificio”. Ma sarebbe utile ?


Ieri a Trinitapoli si è tenuta una seduta importantissima del consiglio comunale, infatti si è approvato il bilancio di previsione 2013 che sostanzialmente decreterà la sorte del nostro comune, oramai totalmente, nelle mani della Corte dei Conti.
Aldilà del rischio, molto più che reale, di un dissesto finanziario, ieri si è provato a discutere di responsabilità politiche.
Questo argomento dal maggio 2011, è stato il cavallo di battaglia, delle due opposizioni e della maggioranza.
Ieri il sindaco in una dichiarazione accorata si è preso tutte le responsabilità politiche dei propri atti amministrativi, ed inoltre si dichiara pronto “all’estremo sacrificio”, pur di mantenere fede al mandato datogli dagli elettori. Infatti il sindaco faceva notare che con il dissesto , egli rischia in prima persona l’incandidabilità per 10 anni e l’interdizione dai pubblici uffici. Questo per un Avvocato di successo come lui, sarebbe un colpo mortale ,dal punto di vista professionale.
L’unico rammarico suo e condiviso da tutta la sua maggioranza è il fatto di non aver trasmesso le carte alla procura, il giorno dopo essersi insediati.
L’opposizione invece la pensa diversamente e addebita il rischio del dissesto, prevalentemente alla cattiva gestione degli ultimi due anni e mezzo.
La verità amministrativa è un po’ complessa da riassumere in poche righe, certo la sentenza della Corte dei Conti parla di responsabilità accertate che vengono dal 2009, come anche le cause degli espropri che dissanguano  il bilancio comunale vengono dagli anni 80 e 90. Come altrettanto accertato è che difficilmente , una sola carta verrà inviata alla procura. Nonostante i proclami.
Infatti il presidente di Forza Italia è il padre del sindaco . Il quale è stato vice sindaco di Barisciano,  Di Gennaro e anche assessore del sindaco Silvestro Miccoli correva l’anno 1988. Per non parlare dell’Attuale super assessore Tedesco , anche lui in giunta con Di Gennaro e Barisciano. Ma questa francamente è una storia già raccontata tante volte.

Quello che vogliamo provare a spiegarvi è dal nostro punto di vista, l’inutilità del gesto estremo del sindaco.
Infatti , questa crisi di bilancio , non può essere risolta solo con manovre tecniche. Il vero problema è soprattutto politico.
La nostra comunità, non a caso, riponeva molte speranze nell’attuale maggioranza.
L’intera campagna elettorale era basata sulla rinascita, questa rinascita secondo noi,  non poteva esserci a prescindere dai conti. Oggi giorno è provato che l’incremento della ricchezza procapite non coincide con la percezione del benessere dei cittadini, anzi e inversamente proporzionale. In poche parole , più guadagniamo e più insoddisfatti ci sentiamo. L’azione politica della lista Rinascita Trinitapolese era basata su fondamenti politici completamente fallimentari in partenza. Infatti si parlava di famiglia cristiana, la quale è in forte crisi in tutto l’occidente, un terzo dei matrimoni fallisce, per non parlare delle violenze domestiche. Si parlava di legge e sicurezza, infatti solo ieri si è riusciti a far rispettare la legge al parlamento italiano, facendo decadere Berlusconi.
Si parlava di fare impresa, attirando nuovi investitori : L’occidente è l’unica zona del mondo in recessione e Trinitapoli è in Europa. La crescita e il benessere si sta spostando inesorabilmente altrove. Si ostentava ricchezza e benessere, quando nessuno era in grado di poterla garantire agli altri e forse nel lungo tempo neanche a se stessi. Si parlava insomma di una società basata sulla fede in Dio, quando la nostra società in realtà è basata sul denaro e il mercato. Noi riteniamo che il sindaco non debba sacrificarsi, perché è semplicemente inutile. Qualsiasi decisione della Corte dei Conti non cambia nulla, il fallimento della sua gestione aldilà dei conti è politico. Per politica noi ed il sindaco dovremmo intendere,  un mezzo per far star meglio la gente. Ma la gente non crede ai valori che il sindaco ostenta e proclama. La gente crede solo al benessere ed al potere, che il Dio denaro ha di procurarlo.
 Infatti, non a caso, due imprenditori hanno raccolto 1200 voti, cioè un terzo dei voti complessivi della sua lista. Questo ci porta a concludere che : Se una politica è fallimentare nelle sue fondamenta ideologiche , anche la sua applicazione pratica lo dovrà essere. Forse si farebbe molto meglio a dire alla gente semplicemente che siamo in recessione da 5 anni , che la crisi non è passeggera, ma sistemica e che tutti se ne devono fare una ragione.
E’ vero signor Sindaco Francesco Di Feo che lei ha vinto le elezioni, ma i suoi avversari affermavano nel 2011, e cito la seconda classificata Anna Maria Tarantino : “ Non prometto nulla, speriamo di garantire i servizi essenziali”.  Questo a nostro parere l’ha penalizzata elettoralmente, ma lasciamo alla maggioranza, l'arduo compito, di essere d’accordo con "la poco amata" Tarantino nel 2013. 
Giustamente non sappiamo quanto paga, ai fini pratici elettorali, questa posizione politico-programmatica della Tarantino, ma certo può essere un punto di partenza per la gestione presente del bilancio.

"Che facciamo lo staff del sindaco, lo togliamo ?

In conclusione, aldilà dei conti comunali , nei prossimi anni i cittadini ed il comune potrà vivere per il necessario, non per accumulare soldi e beni. Quindi anche se sconfitti nettamente nelle urne, le opposizioni hanno vinto politicamente e moralmente ?

E Forse, vivere con meno, porterà maggior felicità ?

 Visto che, con più soldi si vive infelici e insoddisfatti !