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News dalle Città della BAT

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mercoledì 5 luglio 2017

PUGLIA : "NON CONOSCO I FATTI? CONOSCO I DIRITTI E LI DIFENDO"

E i fatti danno torto a Padoan.
Il Ministro Padoan, da Ministro all'Economia della Repubblica Italiana ha la responsabilità della tenuta e del funzionamento del sistema bancario italiano da quasi 4 anni. Sarebbe fin troppo facile rispondergli che i fatti li conoscono tutti gli italiani visto il numero di suoi decreti predisposti sulle banche italiane in questi anni, ma non lo farò.

Gli ricordo che è nostro dovere difendere i risparmiatori utilizzando le risorse dei contribuenti italiani in modo trasparente. Io non penso che questo sia sempre avvenuto in questi anni.
Sulle Banche Venete potrei ricordargli che, oltre agli aumenti di capitale bruciati negli ultimi cinque anni, ci sono anche 2,5 miliardi del Fondo Atlante completamente evaporati. E ci sono migliaia di risparmiatori che hanno sottoscritto obbligazioni subordinate credendo nello Stato, nella vigilanza delle autorità preposte anche dopo giugno 2014 data limite fissata nel decreto per ristorare gli obbligazionisti.
Ricordo allo stesso Ministro dell'economia che il "bail in" da lui voluto è entrato in vigore a fine 2015 e non si capisce perché non si debbano ristorare gli obbligazionisti che hanno creduto nel funzionamento del sistema bancario con quelle regole.
Io fino a quando farò politica mi batterò per i diritti, rispettando le regole. Cosa diciamo ai risparmiatori che hanno perso tutto? E ai piccoli azionisti veneti vogliamo dirgli che chi ha sbagliato pagherà e che qualcuno risponderà di tutto quello che è successo? Potrei continuare su molti fronti parlando di come è stato approcciato il tema banche in questi anni, ma non voglio polemizzare oltre, mi interessa la sostanza delle cose che facciamo. Io comunque una conferenza stampa con un banchiere indicato allo Stato da JP Morgan per guidare una banca da oggi nazionalizzata con soldi dei contribuenti non l'avrei fatta, ma come è noto siamo profondamente diversi".

martedì 4 aprile 2017

BAT : Comitato Bat per Emiliano, “nonostante tutto abbiamo vinto nella Bat. Siamo pronti per sfida vera del 30 aprile”

«Il presidente Emiliano era stato chiaro: nessun magheggio in fase di tesseramento, riusciremo a superare la soglia del 5% con le nostre forze durante le convenzioni, poi ci giochiamo la partita vera nelle primarie aperte il 30 aprile. Così è stato, Emiliano ce l’ha fatta e sarà della partita». Commentano così i referenti del comitato provinciale Bat a sostegno di Emiliano segretario del PD, i risultati arrivati nella serata di ieri a seguito delle convenzioni, ossia le primarie riservate solo ai tesserati del Partito Democratico. Emiliano ha raccolto il 6,4% dei consensi a livello nazionale; il 42,8% in Puglia, battendo Renzi fermo al 40,4%; poi, in tutto, 1618 voti nella Bat, 400 voti in più rispetto a quelli ottenuti dall’ex premier (1215 per lui).
«È un risultato per cui ci sentiamo di ringraziare di cuore chiunque si sia speso ed abbia lavorato. Ed è un risultato di cui essere più che soddisfatti per diverse ragioni» fanno sapere dal comitato. «Emiliano si è conquistato il diritto a correre per la segreteria nazionale senza che la sua linea fosse radicata in grosse aree soprattutto del Nord Italia: l’annuncio della sua candidatura risale solo a un mese fa. Emiliano ha vinto poi in Puglia e nella Bat nonostante avesse contro molti rappresentanti regionali di spicco del partito, e nonostante si sia rifiutato categoricamente di ricorrere al vecchio e triste giochino del tesseramento indiscriminato. Non ci stiamo inventando niente, i casi sono ben noti e risaputi».
«Del resto per uno che vuole rinnovare il partito, e con esso l’Italia, sarebbe stato quantomeno incoerente scegliere di farsi eleggere con metodi che ricordano la peggiore Prima Repubblica» spiegano i coordinatori. «Abbiamo rischiato, certo, e soprattutto all’inizio i dati non erano incoraggianti. Ma tenendo duro, come fa chi crede in un’idea, ce l’abbiamo fatta. Adesso sappiamo che chi ha votato Emiliano lo ha fatto semplicemente perché condivide la sua mozione, e si fida dell’uomo, avendolo visto all’opera come magistrato, sindaco e presidente di regione. Questo ci da una consapevolezza ed una convinzione con cui nessun numero di tessere può competere».

«Ora ci sarà da rimboccarsi le maniche perché il 30 aprile il confronto sarà con il paese reale, non con le sedi di partito» conclude la nota. «Noi siamo pronti da un pezzo e chiediamo di unirsi a noi a chiunque pensi che il primo segretario meridionale della storia del PD sia un’occasione da sfruttare per rilanciare il nostro Mezzogiorno, dunque l’Italia. Ieri sera il presidente Emiliano ci ha scritto così: “A mani nude abbiamo fermato il vento. Adesso andiamo a prenderci il PD. Siamo l’unica possibilità di questo paese meraviglioso. Michele”. Possiamo essere il perno del cambiamento per il paese che verrà, e la nostra corsa è appena cominciata».

sabato 21 maggio 2016

ANDRIA : Fondazione Bonomo gli ex dipendenti scrivono al Governatore Emiliano

Egregio Presidente Emiliano,
le scrive un gruppo di ex dipendenti e collaboratori impiegati dalla Fondazione “Bonomo” nell’omonimo Centro Ricerche di Castel del Monte (Andria) per sollecitare l’autorevole intervento del “Sindaco di Puglia” riguardo una situazione divenuta oramai insostenibile.
Non l’annoieremo con la stupefacente e assurda cronistoria dell’ex Centro Ricerche Bonomo, già di proprietà della Provincia di Bari e poi passata sotto la responsabilità della Provincia Barletta – Andria – Trani, né ci attarderemo sulle cause della paralisi dell’attività di ricerca che portarono al licenziamento del personale dipendente e alla perdita di commesse già acquisite per un valore di qualche milione di euro.
Le vogliamo, però, raccontare, in estrema sintesi, quello che è accaduto negli ultimi tre anni. Nel 2013 la Provincia Barletta – Andria – Trani istituisce la Fondazione e nell’agosto del 2014 il Centro Ricerche riprende l’attività, attraverso il reintegro – con contratti a tempo determinato – di alcuni ex dipendenti licenziati e l’assunzione di personale tecnico e ricercatori reclutato attraverso avviso pubblico. 
Una ventina di persone hanno lavorato – parte fino al 31 maggio 2015, parte fino al 30 giugno 2015 - a quattro progetti finanziati nell'ambito delle risorse comunitarie 2007/2013 con particolare attenzione alla florovivaistica, alla produzione dei cereali, dei pomodori e del frumento.
In dieci mesi, il Centro Ricerche della Fondazione Bonomo ha svolto un ruolo di prim’ordine nella sperimentazione in campo agroalimentare.
Innovazione e ricerca sono concetti ricorrenti nel libro dei buoni propositi degli amministratori pubblici a tutti i livelli. Ma quanti ci credono davvero? Se guardiamo ai numeri che si riferiscono al tristissimo e sempre più diffuso fenomeno della cosiddetta “fuga di cervelli”, la risposta più ovvia è una sola: nessuno! 
Nel nostro piccolo, possiamo testimoniarlo apertamente e con convinzione. E sa perché? Un anno fa, in piena campagna elettorale per le Amministrative e le Regionali, mentre i nostri laboratori e le nostre apparecchiature giravano a pieno regime, dal Centro Ricerche sono passati tutti i candidati a caccia di voti o di una qualche forma di consenso. Tutti premurosi, tutti preoccupati, tutti desiderosi di impegnarsi a fondo perché la saracinesca del Centro Ricerche, dal 1° luglio, restasse aperta e, quindi, i contratti fossero prolungati.
Dopo un anno, sa cosa è andato a fondo? Insieme con il Centro Ricerche della Fondazione Bonomo, la nostra dignità di persone, le nostre famiglie. Dove sono finiti quei candidati, poi rieletti e oggi nella maggioranza che sostiene il suo Governo regionale, che hanno citato la Fondazione persino nel proprio programma elettorale e oggi nemmeno rispondono a un sms? E quelli che avevano idee “strepitose” per attivare sinergie con il Parco dell’Alta Murgia e con i privati?
Con la chiusura dei progetti, il 30 giugno 2015, è calato il silenzio e nemmeno l’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Regionale all’inizio della legislatura è servito – almeno fin qui – a squarciare il muro di sostanziale indifferenza eretto intorno al Centro, alla Fondazione e ai suoi ex dipendenti e collaboratori.
L’ultima beffa? La revoca del comodato d’uso delle attrezzature e delle apparecchiature da parte del Sindaco Metropolitano di Bari. 
L’ultimo bluff? Il “tavolo tecnico” apparecchiato dall’ex presidente della Provincia Barletta – Andria – Trani dopo oltre due mesi da una nostra richiesta di incontro e solo in seguito alla nostra decisione di rendere pubblica – attraverso gli organi d’informazione – quella richiesta. Con le sue dimissioni, anche il tavolo è stato “sparecchiato”. 
Oggi come oggi, è chiaro che in molti ci hanno preso in giro e altri – come il Comune di Andria, per esempio – non hanno mai manifestato interesse concreto nei confronti del Centro e della Fondazione.
Adesso ci rimane solo Lei, egregio Presidente. Dalla massima autorità politica della nostra terra auspichiamo un intervento forte, deciso e celere per restituire al territorio e all’intera regione quello che per alcuni decenni è stato unanimemente riconosciuto come un fiore all’occhiello nel campo della ricerca in agricoltura e ai suoi attuali ex dipendenti e collaboratori la serenità necessaria per mandare avanti le proprie famiglie. 
Confidiamo nel suo sostegno e nella sua sensibilità.

Cordialmente,
GLI EX DIPENDENTI DELLA FONDAZIONE BONOMO

venerdì 6 maggio 2016

PUGLIA: FERMI 9 MILIARDI 2014-2020. INGIUSTIFICABILE IL NO ALLA FIRMA DEL PATTO

"Sapete quanto voglio bene a Michele (ndr Emiliano), ma questo no alla firma del Patto per il Sud è francamente incomprensibile e ingiustificabile". Così Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera, sui fondi europei oggetto del braccio di ferro tra la Regione Puglia e Palazzo Chigi che ha, di fatto, rinviato sine die la firma del patto per il sud.
"Sul 2014-2020 c'è un Por Fesr pari a 7,12 miliardi" sottolinea il Presidente della Commissione Bilancio che proprio nell'ultima Stabilità inserì una norma che obbligava il Governo a riferire al Parlamento entro il 30 Aprile, "la Puglia è l'unica regione che ha ricevuto con la Basilicata il cofinanziamento nazionale intero al 50% mentre Campania, Sicilia e Calabria, a causa delle loro performance, hanno ottenuto solo il 25%. Questo perché è stata riconosciuta alla Puglia governata da Vendola e dal Pd fino al 2015 una buona performance nel settennio 2007-2013”.
“La legge di stabilità 2015 – aggiunge Boccia - ha previsto che il Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2014-2020 non fosse programmato su base regionale ma per piani operativi con obiettivi nazionali. In questo quadro la Puglia ha a disposizione altri 2 miliardi che, sommati ai 7 del Por, fanno 9. Cosa aspettiamo a firmare e a far partire gli investimenti? Tra l'altro ho avuto modo di guardare la lista delle spese e degli investimenti inviata dalla Puglia a Roma e l'ho trovata un pugno in faccia alle regole più elementari della programmazione. 115 progetti e micro interventi significa frammentare tutto e dare soldi a pioggia".
"Avrei capito la necessità di un chiarimento dopo la legge di stabilità 2015", ha poi sottolineato Boccia, "quando attraverso la proposta Delrio partì una ricognizione delle risorse non ancora sottoposte a impegni giuridicamente vincolati, quindi non spese e impegnate, che portò a uno spostamento verso la decontribuzione sul lavoro per 3,5 miliardi".
"Io per primo chiesi conto di quella scelta, ma i presidenti delle Regioni furono compatti nel dire Si al Governo. L'unico taglio subito dalla Puglia in quel momento è stato di quasi 229 milioni a fronte della dotazione iniziale di 941. Un taglio del 24% a fronte del taglio del 43% per la Campania, 37% per la Sicilia e 35% per la Calabria. Ma quelle risorse sono tornate, per la Puglia integralmente con la decontribuzione. Si può quindi discutere se sia stato opportuno o meno, ma non firmare perché non ci sono risorse è oggettivamente sbagliato oltre che non vero. Allora di cosa parliamo?
Oggi le imprese, le uniche in grado di stimolare investimenti privati e quindi capaci di fare occupazione, ci chiedono trasparenza e celerità.  9 miliardi andavano spesi in sette anni. Sono già passati due anni e mezzo. Penso – conclude il presidente della commissione Bilancio - sia opportuno firmare chiedendo magari al Governo e al Parlamento ancora più celerità. Invece siamo finiti in una diatriba incomprensibile e, a questo punto, ingiustificabile".

lunedì 4 aprile 2016

PUGLIA : Emiliano , "Renzi ricalca pedissequamente le idee delle aziende petrolifere e non tiene conto degli interessi dei cittadini"

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, al termine della Direzione nazionale del PD dichiara:

"Ho votato no alla relazione del segretario Matteo Renzi perché le sue argomentazioni sul referendum e sull’emendamento Tempa Rossa ricalcano pedissequamente quelle delle aziende petrolifere e non tengono invece conto degli interessi dei cittadini e dei territori.

In particolare non è riuscito a dare alcuna giustificazione dello scippo che l’emendamento Guidi ha determinato in danno della Puglia autorizzando l’oleodotto Tempa Rossa senza consentire alla Regione di trattare con i petrolieri le compensazioni ambientali per la città di Taranto e, dunque, consentendo a questi ultimi di risparmiare decine di milioni di euro.

Sul Referendum dicono a me di studiare senza sapere che l’ho fatto, e anche molto accuratamente, diversamente da loro: se dovesse vincere il SI al Referendum, tornerebbe in vigore la Legge 9/1991, che non ha mai messo a rischio i posti di lavoro o il pieno sfruttamento del giacimento (vedi nota a margine *) come vogliono far credere approfittando della complessità delle norme.

De Vincenti dice che non può tornare la vecchia norma, perché abrogata. Non è vero, perché l'emendamento oggetto di Referendum non è abrogativo della precedente normativa, in quantocostituisce solo una deroga alla disciplina ordinaria di cui alla legge 9/1991. L'emendamento ha natura di legge-provvedimento che, in deroga alla normativa di cui alla legge del '91, proroga “sine die” la durata delle concessioni già rilasciate. Eliminato l'emendamento con il Referendum ritornerebbe la piena applicabilità della legge del 91.

Sono a disposizione dell’economista De Vincenti e ovviamente del segretario Matteo Renzi per spiegare loro come funziona l’ordinamento giuridico italiano.

Piuttosto, entrambi, evitano accuratamente di dire che con la loro Legge di stabilità un altro regalo è stato fatto ai petrolieri: concessioni highlander per le piattaforme, senza termine, eliminando i controlli pubblici per ottenere le proroghe. Senza peraltro che vi sia alcuna esigenza strategica. Il tutto in contrasto con la normativa europea e la direttiva offshore.

La campagna per il Si continua, in difesa del nostro mare, del nostro turismo, della nostra salute. E soprattutto per ripristinare l’interesse di tutti contro i vantaggi economici per pochi".

mercoledì 24 febbraio 2016

BARLETTA : Il Presidente Michele Emiliano prende in mano l'emergenza discarica Grottelline

Il Presidente della regione Puglia Michele Emiliano prende atto con sorpresa e disappunto che la struttura tecnica dell'assessorato all'Ambiente ha provveduto a rimettere alla presidenza del consiglio la questione relativa alla conclusione della nuova conferenza dei servizi relativa alla discarica di Grottelline. E questo  nonostante il governo regionale  avesse espresso chiaramente l'intenzione di procedere ad un ulteriore approfondimento della questione in sede tecnico/politica.
Nonostante la remissione, il presidente ha chiesto all'assessore all'Ambiente  di convocare con la massima urgenza un tavolo tecnico con la presenza di tutti i soggetti istituzionali coinvolti nel l'iter autorizzativo per definire un percorso condiviso che tenga conto delle legittime aspettative delle popolazioni coinvolte e che porti o alla delocalizzazione della discarica ovvero alla sua cancellazione dalla mappa delle discariche regionali. Il presidente Emiliano ha inoltre dato incarico  all'assessore Santorsola di comunicare al governo nazionale l'intenzione del governo regionale rispetto alla discarica di Grottelline, e conseguentemente di soprassedere all'assunzione di qualsivoglia decisione in merito alla conclusione dell'iter autorizzativo delle opere idrauliche accessorie oggetto della conferenza dei servizi oggetto di remissione. Infine il Presidente ha dato mandato all'assessore di porre in essere ogni atto necessario alla revoca in autotutela del provvedimento di remissione.


sabato 5 dicembre 2015

PUGLIA : Progetto pugliese vince premio nazionale innovazione." Siamo orgogliosi"

È un progetto pugliese altamente innovativo ad aggiudicarsi l’edizione 2015 del Premio Nazionale per l’Innovazione, svoltosi questa mattina a Rende (CS). New Gluten World, che vince il Primo Premio assoluto della più grande business plan competition italiana affermandosi tra i 16 progetti finalisti, è una spin-off dell’Università di Foggia, nella cui compagine societaria è entrato la Molino Casillo Spa di Corato, leader dell’industria molitoria.
New Gluten World, già vincitore della Start Cup Puglia 2015, nella categoria Agrofood-Cleantech, sviluppa una nuova terapia dietetica: si tratta di un’innovazione radicale per chi soffre di celiachia, in quanto non si basa sull’eliminazione del glutine dalla farina, bensì su un processo che la detossifica, consentendo la produzione di pane, pasta e prodotti da forno che sul piano sensoriale, nutrizionale ed economico sono identici a quelli che il soggetto celiaco assumeva prima dello sviluppo della malattia, ma che non risultano più immunogenici e immunotossici.
“Gli scienziati e i ricercatori sono gli eroi del nostro tempo – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – La storia di chi, intrecciando le antiche sapienze agronomiche della nostra terra con le più avanzate tecnologie, è una storia della migliore gente pugliese. Quella che testardamente non molla mai e che riesce a trovare la strada per il successo e per il progresso nonostante le difficoltà. Siamo orgogliosi di loro e con la Regione non li lasceremo soli, continuando ad appoggiare e a promuovere i loro studi e l’applicazione industriale delle loro invenzioni”.
“È un giorno felice per la Puglia e per la scienza”, ha detto l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. “Non solo la valutazione di Start Cup Puglia è confermata a livello nazionale con il primo posto, ma conquista la giusta visibilità un’innovazione che può rivoluzionare l’alimentazione dei celiaci e renderla nettamente migliore, non eliminando il glutine ma togliendone solo la tossicità. Così la Puglia regala al mondo una scoperta importante e si conferma, nell'anno dell’Expo, regione apripista per l’innovazione agroalimentare mondiale. La Regione continuerà a valorizzare con le iniziative come Start Cup e i suoi strumenti di agevolazione la ricerca industriale e l’innovazione made in Puglia, perché la vita dei cittadini possa trarne un giovamento concreto e reale”.
“La meritatissima vittoria di New Gluten World si inserisce nel percorso di sostegno alla valorizzazione della ricerca che l’ARTI ha attivato negli ultimi anni”, dichiara la presidente dell’ARTI Eva Milella.
“Il vincitore aveva in passato usufruito di un voucher per l’estensione all'estero della tutela della proprietà intellettuale offerto da ARTI e Regione Puglia, attraverso il progetto ILO, grazie al quale aveva potuto valorizzare economicamente la propria innovazione con l’intervento dell’investitore industriale. Anche la sua vittoria della Start Cup Puglia, decretata una giuria composta da imprenditori è un tassello del percorso che oggi la porta al PNI: ulteriore dimostrazione di come una filiera di interventi coordinati e coerenti riesca a raggiungere obiettivi di rilievo”.
Ma i premi alla Puglia non finiscono qui: la pugliese Piezoskin, vincitrice assoluta di Start Cup Puglia 2015, si aggiudica il Premio Speciale Franci@Innovazione, messo in palio dall’Ambasciata di Francia. Il premio consisterà in un soggiorno in Francia presso un incubatore tecnologico di Tolosa, per esplorare le possibilità d’internazionalizzazione del progetto. Piezoskin è un dispositivo, dalla forma di un tappeto flessibile di micro foglioline piezoelettriche, che produce energia elettrica, sfruttando sia la forza di correnti d’aria di ambienti finora mai sfruttati, sia dei fluidi. Si conferma quindi anche quest’anno il grande successo delle start-up innovative pugliesi al PNI: nel 2014, infatti, un altro progetto, Diptera, già vincitore della Start Cup Puglia si era aggiudicato il premio nazionale di categoria e il premio speciale Franci@Innovazione.

lunedì 1 giugno 2015

BAT : Elezioni Regionali Puglia 2015, risultati nella provincia


Scrutinate alle ore 11:30 402 sezioni su 404 nella provincia di Barletta-Andria-Trani. Dato ufficiale quindi quasi definitivo (fonte sito Regione Puglia https://www.elezioni.regione.puglia.it/index_prov.jsp?prov=bat) quello relativo alla elezione del Presidente della Regione Puglia e ai voti per le singole liste.





In dettaglio:
EMILIANO MICHELE: 78.731 (47,25%)
LARICCHIA ANTONELLA 33.315 (19,99%)
POLI BORTONE ADRIANA 26.879 (16,13%)
SCHITTULLI FRANCESCO 25.032 (15,02%)
ROSSI RICCARDO 991 (0,59%)
RIZZI MICHELE 885 (0,53%)
MARIGGIO’ GREGORIO 799 (0,48%)
LISTE
Movimento 5 Stelle: 16,37%
Forza Italia: 10,75%
Partito Democratico: 18,85%
Oltre con Fitto: 9,36%
Emiliano Sindaco di Puglia: 9,17%
Noi a Sinistra per la Puglia: 6,51%
Noi con Salvini: 2,31%
BARLETTA
Partito Democratico 33,64%: Caracciolo Filippo 6.412; Mennea Ruggiero 3.002
Movimento 5 Stelle 20,30%: Chiariello Savio 2.440; Di Bari Grazia 1.079
Forza Italia 15,19%: Alfarano Giovanni 2.515; Piazzolla Rossella 1.733
Emiliano Sindaco di Puglia 8,51%: Pastore Franco 1.302
Noi a Sinistra per la Puglia 8,17%: Corcella Franco 1.661; Lodispoto Bernardo 707
Oltre con Fitto 6,97%: Ventola Francesco 1.125; Tupputi Rosa 1.039
ANDRIA
Partito Democratico 9,92%: Caracciolo Filippo 1.004; Mennea Ruggiero 301
Movimento 5 Stelle 24,23%: Di Bari Grazia 3.062
Forza Italia 21,47%: Marmo Nicola 4.667; Piazzolla Rossella 725; Alfarano Giovanni 174
Emiliano Sindaco di Puglia 23,38%: Zinni Sabino 7.349; Papagna Luciano Pio 2.216
Noi a Sinistra per la Puglia 2,02%: Santorsola Domenico 299; Lomuscio Valentina 283
Oltre con Fitto 8,39%: Fucci Benedetto 2.009; Ventola Francesco 819
TRANI
Partito Democratico: Ciliento Debora 1.987; Mennea Ruggiero 436; Caracciolo Filippo 424
Movimento 5 Stelle: Nugnes Paolo 679; Di Bari Grazia 102
Forza Italia: Marmo Nicola 178; Alfarano Giovanni 96; Piazzolla Rossella 81
Emiliano Sindaco di Puglia: Papagna Luciano Pio 577; Barresi Anna Maria 264; Zinni Sabino 180; Pastore Franco 97
Noi a Sinistra per la Puglia: Santorsola Domenico 3.276; Lodispoto Bernardo 77; Corcella Franco 29
Oltre con Fitto: Uva Rosa 1.067; Ventola Francesco 325