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News dalle Città della BAT

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venerdì 15 giugno 2018

BARLETTA : Incontro sindaco – delegazione lavoratori Timac

E’ stato un incontro interlocutorio, quello fra il neo sindaco di Barletta, Mino Cannito, e una ristretta delegazione di lavoratori della Timac Agro, l’azienda produttrice di fertilizzanti chimici del gruppo francese Roullier, che ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per i suoi 51 dipendenti, all’indomani della revoca della facoltà d’uso dello stabilimento, sotto sequestro per presunto inquinamento ambientale.
“E’ mio dovere incontrare le parti in causa di questa vicenda a cominciare dai lavoratori, la maggior parte dei quali sta vivendo sulla propria pelle il dramma di ritrovarsi senza lavoro, lontani dall’età pensionabile e senza ammortizzatori sociali”, ha detto il sindaco.
“E’ mia intenzione ascoltare anche l’azienda e partecipare al prossimo incontro in regione – ha aggiunto Cannito - per capire quali sono le intenzioni e le possibilità reali per la bonifica del sito prima e per la continuità produttiva poi”.
“Nulla è perduto – ha concluso il sindaco – ma bisognerà impegnarsi e da parte mia posso ribadire che su quel suolo non sarà consentita nessuna speculazione e nessuna lottizzazione”.

venerdì 4 maggio 2018

BARLETTA : Timac, i sindacati alzano la voce e chiedono l’intervento del Prefetto


Dopo l’incontro con Cascella Cgil, Cisl e Uil si attivano presso la Prefettura e la Regione. “Dall’azienda vogliamo certezze per i lavoratori”


Garanzie sui livelli occupazionali, continuità nel pagamento degli stipendi nonostante lo stop e predisposizione di un piano aziendale per conoscere il futuro produttivo dell’azienda. Queste le tre richieste che, in sintesi, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, avanzano alla Timac Agro di Barletta all’indomani del blocco dell’attività dello stabilimento che produce fertilizzanti fermo perché il Tribunale di Trani ha respinto la richiesta di proroga della facoltà d’uso fatta dai legali dell’azienda per mettere in sicurezza e bonificare del sito.

“Stigmatizziamo l’atteggiamento della Timac che non ci ha ancora convocati per farci capire come stanno le cose, ciò di cui siamo a conoscenza l’abbiamo appreso nelle scorse ore in un incontro con il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella”, spiega Pietro Fiorella, segretario generale Filctem Cgil Bat/Foggia. “Dai vertici dell’azienda, mentre i lavorati protestano insieme alle Rsu davanti ai cancelli dello stabilimento, non abbiamo avuto alcun tipo di informativa. Ciò che ci preoccupa sono, naturalmente, le sorti dei dipendenti per i quali chiediamo certezze sul futuro occupazionale e continuità nel pagamento degli stipendi, visto che sappiamo bene come in casi simili non siano previsti ammortizzatori sociali di nessun tipo. È necessario anche che la società ci illustri il proprio piano aziendale, se ce n’è uno, per la continuità della produzione. Per tutte queste ragioni, insieme ai colleghi di Femca Cisl, Giuseppe Anaclerio, e Uiltec Uil, Filippo Lupelli, ci stiamo attivando su più fronti per sederci subito attorno ad un tavolo con i vertici della Timac e con i rappresentanti delle istituzioni. Abbiamo chiesto al Prefetto della Bat di intervenire con urgenza ed avviato il percorso per l’attivazione della Task Forze regionale. Intanto, oltre al sit-in già organizzato dalle nostre Rsu, andremo avanti con altre iniziative di lotta e mobilitazione”, chiarisce Fiorella.

“Visto che il provvedimento di sequestro risale al 2016 nell’ambito di un’indagine su un presunto inquinamento ambientale (al 2015 risale invece l’ordinanza della Provincia per la bonifica), ci piacerebbe sapere fino ad oggi cosa sia stato fatto per evitare questa drammatica situazione che mette in contrapposizione salute e lavoro ed una contro l’altra le esigente dettate dalla produzione e quelle della salubrità dello spazio in cui viviamo. Dalla stampa apprendiamo che il Tribunale non ha concesso la nuova proroga perché il piano per la messa in sicurezza presentato dall’azienda sarebbe insufficiente, è impensabile che le organizzazioni sindacali vengano tenute all’oscuro da queste questioni che riguardano da vicino i lavoratori e che hanno conseguenze sulla loro pelle. Siamo convinti che sia necessario individuare immediatamente tutte le soluzioni possibili atte a salvaguardare e coniugare lavoro, livelli produttivi e ambiente. Ci auguriamo che in questa vertenza non ci sia il muro contro muro come sta avvenendo ancora, purtroppo, con l’Ilva di Taranto”, conclude Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat.


Michela Alicino
Ufficio stampa Cgil Bat

martedì 12 settembre 2017

BARLETTA : TIMAC Agro Via Misericordia acque straripanti dal muro divisore.

Pochi giorni fa Timac Agro ha fatto il punto sugli interventi effettuati

A causa delle forti precipitazioni che hanno colpito Barletta nelle scorse ore si è verificato uno straripamento delle acque piovane che presumibilmente si erano raccolte nei piazzali della nota industria chimica Timac. Proprio oggi alle ore 10.30 circa, una fiumana d'acqua giunge in strada superando il muretto di divisione con conseguente preoccupazione di alcuni cittadini che segnalano l'evento con un video pubblicato su Facebook.

È proprio di qualche giorno fa il comunicato dei vertici della Timac Agro, che evidenziavano di aver adempiuto alla esecuzione dei lavori prescritti dagli Enti preposti, al costo di un milione di euro circa, per la impermeabilizzazione dei piazzali di stoccaggio dell'opificio di Barletta. Il tutto ben raccontato proprio da Timac che spiega la natura degli interventi sui piazzali facendo il punto in un video che integriamo, a seguito del sequestro preventivo e conoscitivo da parte della Procura della Repubblica di Trani risalente al 14 giugno 2016.

L'impeto di queste acque, che potrebbero aver corso lungo via Misericordia a poca distanza dagli stabilimenti balneari del lungomare di Levante, avrebbe comunque creato disagi ad automobilisti e pedoni circolanti sul lungo viale e fanno ricordare un evento analogo, ma più distruttivo, avvenuto la scorsa estate. Attendiamo dunque rassicurazioni dalla Timac - solitamente attenta alla comunicazione con l'intera cittadinanza e alla massima trasparenza - in merito all'assoluta assenza di fattori inquinanti della falda acquifera, della fogna bianca e del mare di Barletta.

Stefano Inchingolo